capitolo diciotto

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Il campanello mi svegliò all'improvviso. Guardai l'ora ed erano le quattro del mattino. Chi poteva mai essere alle quattro di mattina? Dalla camera di Lucy si levavano dei "Summer vai ad aprire!" "Muovi il culo Sum" e "Cazzo Summer se non scendi a far smettere quell'idiota vengo di la e ti spacco il culo"! Perché non si poteva alzare lei? Sbuffai e mi misi la mia vestaglia blu, soffice e calda. Era tantissimo che non la indossavo, me l'aveva regalata mio padre per il mio dodicesimo compleanno, ma mi era enorme. L'ultima volta che l'avevo indossato era due anni fa, e ora era alquanto strano.
Scesi le scale velocemente mentre avevano preso a suonare più velocemente. Aprii la porta e rimasi scioccata da quello che vidi: mio fratello.

"Ciao sorellina" Mi sorrise e io mi portai le mani davanti alla bocca. Ero scioccata, cosa ci faceva qui? Gli saltai addosso e lui mi strinse fra le sue braccia forti.
"Kevin, che fai qui?" chiesi una volta sciolto l'abbraccio.
"Sono venuto a trovarti, non mi vuoi?"
"Oh si eccome! Non me l'aspettavo proprio però."
"Meglio così, so che ami le sorprese" Mi fece l'occhiolino guardando all'interno della casa.
"Beh vedo che ti sei sistemata bene qui" Sussurra sorridendomi felice. Si l'avevo fatto. Ero fiera di come avevo sistemato quella casa.. La prima volta che ci entrai con Lucy era ridotta davvero male.

~Flashback

Aprii la porta lentamente entrando, seguita da Lucy. Per terra c'erano pezzi di soffitto e qualche bottiglia vuota. Probabilmente dei barboni e dei tossici avevano trovato questo posto invitante. Era proprio vicino a Starbucks e al centro. Era un posto perfetto, la casa era perfetta. Un po' ridotta male, ma perfetta. Avrei solo dovuto metterla apposto.

"Che schifo qualcuno ha fatto pipì in questa stanza" Andai verso la voce di Lucy e mi guardai intorno. Era una stanza bella grande e probabilmente sarebbe stata perfetta come cucina.
"È perfetto" sussurrai guardandomi intorno quasi incantata. Mi immaginavo quella casa tutta messa a nuovo, tutto secondo il mio stile.
"Perfetto che abbiano fatto pipì? Se vuoi puoi andare sotto un ponte a vivere, li si che sarà perfetto" Risi.
"No intendo la casa. È perfetta. Voglio comprare questa." Lucy mi guardò come se fossi rincretinita.
"Stai scherzando spero"
"Assolutamente no!" Dissi convinta. Ero davvero sicura che quella sarebbe stata la casa perfetta.
"Ti prego, vieni via con me. Almeno staremo insieme!" La guardai negli occhi. Non volevo andare via, non potevo. I miei genitori non avrebbero voluto questo.
"No" sussurrai "non posso. Questo è il mio posto" Lei annuì silenziosamente.

Scattai qualche foto, firmai il contratto e chiusi la porta dietro di me. La guardai un ultima volta da davanti. Fra qualche mese avrei abitato qui e non vedevo l'ora.

~Fine Flashback

"Hei Summ, ci sei?" Kevin mi sventolava una mano davanti al viso.
"Ehm si, mi sono solo persa nei miei pensieri" Accennai una risata guardandolo.
"Come al solito insomma" rise anche lui e poi torno serio.
"Sum, devo presentarti una persona.." Lo guardai perplessa e poi sbadigliai. Dopo tutto erano ancora le quattro del mattino.
"Lei è Keyla, la mia ragazza." Rimasi spiazzata. Da quando aveva una ragazza?
"Oh, ehm, piacere Summer" Le porsi la mano sforzando un sorriso.
Lei prese la mia mano e sorrise. La odiavo già.
"Beh possiamo entrare?" Mio fratello mi guardò sperando che la mia risposta fosse positiva.
"Certo" Li feci accomodare. "Io andrei a letto, domani devo andare a scuola" dissi quasi imbarazzata.
"Si e noi ci lasci qui così?"
"Beh qui c'è la stanza degli ospiti" Aprii una porta e una camera con letto matrimoniale si parò davanti a loro.
"Grazie sorellina" Mi diede un bacio sulla guancia e successivamente corsi su per le scale velocemente. Perché si è presentato con la sua ragazza? Qualcosa non mi tornava ma decisi di pensarci più tardi, perché avevo un disperato bisogno di dormire.

--

Mi risvegliai verso le sette e mezza e mi diressi verso il bagno. Una volta lavata e vestita andai in camera di Lucy. Era ancora in pigiama e probabilmente aveva appena aperto gli occhi.
Mi sedetti sul suo letto mentre lei mi guardava.

"Che è successo?"
"Beh hai presente l'idiota che suonava stanotte? È mio fratello" Lucy sorrise istintivamente. Ha sempre avuto una cotta colossale per mio fratello. Alzai gli occhi al cielo e poi continuai "Si è presentato qui con la sua ragazza." Feci una smorfia ripensando a quella strega dai capelli biondi. Com'è che si chiamava? Bene non me lo ricordavo già più. Il sorriso di Lucy le morì sulle labbra.
"Lucy non essere triste"
"Non lo sono.. cioè.. io.." Mi misi a ridere.
"Forza scendiamo. Facciamo colazione da sturbucks ?"
"Yep baby" Mi sorrise e prendendo la nostre cose scendemmo giù.

Arrivate in soggiorno vidi la ragazza di mio fratello bella spaparanzata sul divano. Incredibile, come se fosse casa sua questa pft.
"Ehm ciao..." non riusciva a venirmi in mente il suo stramaledetto nome.
"Oh buongiorno" Appena ci sentì saltò in piedi.
"Lei è Lucy, la mia migliore amica" La indicai sorridendo sforzatamente.
"Ciao Lucy, io sono Keyla" Sorride dolcemente. L'avrei strozzata.
"Beh noi andiamo, ci vediamo dopo" Spinsi fuori dalla porte Lucy che le sarebbe saltata al collo da un momento all'altro.

--

"Tuo fratello mi ha davvero delusa.. pensavo avesse dei gusti migliori, invece si è trovato una stupida barbie. Bionda, culo perfetto, tutte enormi, fisico incredibile ma ovviamente senza cervello.." Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Era tutto il giorno che Lucy non parlava altro che di mio fratello e la sua ragazza. Mi era persino passata la fame.
"Lucy smettila, non la conosci nemmeno. Poi non capisco perché ti interessi tanto.. sei fidanzata!"
"Che c'entra? Ci tengo a tuo fratello, è come se fosse il mio."
"mmh secondo me sei gelosa."
"Io gelosa? pft. Ho il ragazzo come mi hai appena ricordato tu" Risi.
"Vado a lezione che è meglio" Le lasciai un bacio sulla guancia e mi diressi al mio armadietto.

Non vedevo Justin da quando Lucy e Chaz erano entrati mentre eravamo sul divano. Chissà se stava bene. Presi il telefono e composi un messaggio.

A: Justin

**sei ancora vivo?**

Ero indecisa se inviarlo oppure no. Non ebbi il tempo di pensarci più di tanto che qualcuno mi venne addosso facendomi cadere il telefono. Cazzo. Lo raccolsi subito e con mia fortuna lo schermo era ancora intatto. Questi stupidi iPhone mi fanno prendere un colpo ogni volta, e ne ho già rotti tre.

"Oddio scusami, mi dispiace davvero tantissimo." Mi girai incazzata ma mi sciolsi quando vidi quegli occhioni marroni scuro.
"Oh no non ti preoccupare, non è successo nulla."
Il ragazzo mi sorrise, un sorriso mozzafiato.
"Oh ehm, io sono Evan Peters" Mi porse la mano mentre con l'altra si sistemava i suoi capelli biondi.
"Io sono Summer Clarck, piacere" Sorrisi imbarazzata stringendogli debolmente la mano. "Sei nuovo?"
Lui annuii. "Mi sono trasferito qui da poco. Anzi mi faresti un'enorme piacere se mi potessi indicare dove sta la classe 2D"
"Oh anche io devo andare li, prendo i libri e ti accompagno." Lui sfoderò quello che immagino fosse il suo sorriso migliore, anche perché mi fece sciogliere. Era bellissimo.
Presi i libri andammo verso la classe di trigonometria. Parlammo del più e del meno. Era davvero molto simpatico.

--

Appena aperta la porta di casa, mi ritrovai davanti una scena terrificante. Mio fratello che palpava le tette a Keyla.
"Dio ma che schifo" Loro si girarono sentendo la mia affermazione di disgusto. Keyla si rimise subito la maglietta mentre io avevo una mano davanti alla faccia.
"Vi ho dato una camera, non potete farle li certe cose?" Chiesi disgustata. Mio fratello rise.
"Si hai ragione sorellina, scusa." Alzai gli occhi al cielo e mi diressi verso camera mia.

"Summer vieni qui" Mi urlò mio fratello dal soggiorno. Sbuffai e scesi a vedere cosa volesse.
"Che c'è?" Chiesi scocciata.
"Ti va di fare un giro con me Keyla? Lei non è mai stata qui a Miami quindi voleva fare un giro." Oh che gioia non vedo l'ora, come se mi interessasse cosa vuole fare lei.
"ehm dovrei studiare in realtà.." abbozzai una scusa alla bella e meglio, sperando che non se ne accorgesse.
"Oh andiamo Summer, per favore." Fanculo.
Sbuffai. "Va bene, mi cambio e arrivo."
Misi una canotta con un teschio, dei leggins e le mie amate vans rosse. Scesi il più lentamente possibile sperando che avessero cambiato idea, ma ovviamente non era così.
"Certo che ce ne hai messo di tempo" Sbuffò mio fratello. Uscimmo di casa e mi misi affianco a loro. Bella giornata di merda.

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