Capitolo 2

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Pov's Bellatrix

"Bella, ho bisogno che tu mi ascolti. Ti supplico." La voce di Narcissa alle mie spalle mi fa girare lentamente, infastidita. Nelle ultime settimane, quella sciocca, ha messo a dura prova la mia poca pazienza facendomi arrivare più volte al punto di desiderare ardentemente di lanciarle qualche maledizione senza perdono. In quel modo, per lo meno, avrebbe pianto e gridato per una buona ragione. Quando lentamente mi volto a guardarla, la sua figura esile e in queste settimane deteriorata mi fa arricciare le labbra, accrescendo ulteriormente il mio astio.

"Non ho altro tempo da perdere, Cissy. So già cosa vuoi dirmi e ne abbiamo già parlato. Vai a piagnucolare altrove o giuro che a breve ti maledirò." La minaccio, sentendo la rabbia premere nel mio petto per uscire. Di fronte alla mia risposta cinica vedo i suoi occhi inumidirsi e intuisco che presto inizierà a piangere. Odio sentir le persone frignare. È uno dei tanti motivi per il quale non ho voluto sfornare piccoli mostriciattoli urlanti da allevare.

"Sono tua sorella, Bella! Come puoi non provare nemmeno un briciolo di empatia, comprensione e pietà nei miei confronti? Non hai nemmeno provato a comprendere i miei sentimenti. La mia paura, il mio dolore, la mia disperazione. Vedi e accetti solamente ciò che ti interessa...Anche a costo di sacrificare una sorella." Mi accusa con voce stridula. La fisso in silenzio, sentendo nuovamente la collera crescere in me come un serpente, silenzioso e letale. Ho sempre avuto qualche problema a gestire la mia ira, preferendo sfogarla nel modo più opportuno, solitamente uccidendo o torturando, piuttosto che imparare a gestirla. Avendo però Narcissa davanti sto facendo un grosso sforzo fisico e mentale. Ma è una stupida ingrata e odio profondamente il suo piangersi addosso inutilmente.

"Hai detto bene. Vedo e accetto solamente ciò che reputo importante, Narcissa. E i tuoi piagnistei, che ti piaccia oppure no, li reputo stupidi ed immotivati. Ti stai comportando da ingrata, quando dovresti inchinarti per essere ancora viva dopo quello che ha combinato il pidocchioso di tuo marito." Le rispondo furiosa e maligna, allontanandomi da lei, dalla sua debolezza che mi sta nauseando e dai suoi piagnistei che mi stanno facendo impazzire più di quanto non ci abbiano già pensato i miei quattordici anni di prigionia ad Azkaban.

"Viva, Bella? Ho il mio unico figlio praticamente condannato a morte certa, usato come carne da macello per gli errori degli adulti. Tu non hai figli Bella, non puoi capire a pieno il mio dolore, ma dovresti almeno provarci...È anche tuo nipote. Lucius sta già pagando ma Draco...Per favore Bella, ti imploro.Tu sei la sua preferita, ti ascolta.Fallo per me, parlagli, cerca di convincerlo a cambiare idea, a trovare un altro piano." Continua ad implorarmi con le lacrime agli occhi. Le sue parole mi adulano, facendomi sorridere compiaciuta. Il mio Signore non è solito fare complimenti, ma so per certo di essere sempre stata la sua favorita. La sua serva più fedele. Colei che per lui ha affrontato le peggiori sofferenze, torture e penitenze inflitte ad Azkban per quattordici interminabili anni. Ma l'ho fatto per lui, non l'ho mai tradito e non c'è cosa che mi faccia sentire più onorata e fiera di me stessa e il mio signore, questo lo sa. E' per questo che mi ha salvata impedendo a quei pidocchi del ministero di catturarmi nuovamente. Ma al tempo stesso sento una punta acuta di rancore e gelosia nascermi nel petto come un fiume in piena.

"Tu hai anche solamente la minima idea dell'onore che l'oscuro signore ha concesso a Lucius? A quel viscido invertebrato che non ha esitato un secondo a voltargli le spalle quando il nostro Signore si è trovato in difficoltà, mentendo come un vigliacco per scamparsi l'ergastolo ad azkaban?! Quel viscido codardo se ne è lavato le mani, rinnegando la sua fedeltà, i suoi valori e i soprattutto i suoi doveri. Ha pensato a costruirsi la sua famigliola felice ed è rimasto con il sederino al caldo nella sua bella villa, circondato dal lusso e dallo sfarzo, con un bel lavoro al ministero, facendo la bella vita alle spalle di chi invece ha avuto il coraggio di affrontare Azkaban pur di non tradire il proprio maestro. Lucius è soltanto un burattino che si è limitato ad infarcire il vostro mocciosetto con stupide frasette costruite, senza però addestrarlo a diventare un uomo e difatti, si vedono i risultati. Eppure, nonostante questo, il nostro Signore gli ha concesso l'immenso onore di metterlo a carico di una delle missioni più importanti alle quali ogni fedele mangiamorte vorrebbe ambire. E lui che ha ricevuto questo onore, l'ha mandata a monte Cissy. Si è fatto fregare da sei mocciosi e ha aspettato che arrivasse l'ordine della Fenice. Era una missione semplice, doveva recuperare ciò che il Signore oscuro desiderava sfruttando Potter che, sciocco e impulsivo marmocchio, aveva abboccato al piano. E invece non solo ha mandato tutto a monte, ma ha pure fatto distruggere irreparabilmente ciò che il nostro Signore desiderava così ardentemente. Ti rendi conto della gravità di questo? Secondo te non ha una buona ragione per essere furioso? È già tanto che non vi abbia ammazzati e quando prende una decisione nessuno può osare controbatterlo a meno che non desideri fare una fine molto brutta. Di conseguenza non c'è niente che io possa fare per te, quindi finiscila." Sibilo furiosa, girandole intorno come una belva famelica.

Il pianto della feniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora