Dark Memories - CARTACEO

CAPITOLO QUARANTASEI - Pain.

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Buona lettura! 🌸

Canzone del capitolo: 'Hunger' di Ross Copperman.
Buona lettura! 🌸

Nate mi scruta da capo a piedi ed io faccio lo stesso con lui, con la differenza che alzo gli occhi al cielo ed esco in cerca di Matt. Oltrepasso il ragazzo qui presente senza nemmeno guardarlo in faccia e mi catapulto quasi correndo fuori dall'edificio.
La mia macchina è sparita e mi sta venendo voglia di uccidere Matt. Sento la fragranza di Nate invadermi la narici e quando mi volto me lo trovo davanti come uno stoccafisso.
Che vuole adesso? Non gli basta vedermi in questo stato?

"Come stai Sky?"
Non rispondo perché se lo faccio gli mollo uno schiaffo, gli volto le spalle sbuffando e incrocio le braccia al petto mentre alzo gli occhi al cielo. Mi prende per le spalle e mi volta di scatto. Siamo faccia a faccia, occhi negli occhi, siamo così vicini che i nostri nasi si sfiorano quasi.
Sento il cuore fare una capriola e perdere un battito, così però non mi aiuta.
Faccio un passo indietro e distolgo lo sguardo puntandolo nel vuoto alle sue spalle.

"Rispondimi."

Resto persa nel vuoto, sperando di poter diventare parte di esso e di farmi inghiottire dal caos di quel misero puntino su cui il mio sguardo si è posato, ma la voce di Nate mi costringe a tornare alla realtà e a tornare a fissarlo. Quella domanda mi sembra così banale ma allo stesso tempo innocente. Vorrei urlargli che sto una verga merda, che voglio che mi abbracci e non mi lasci più, che mi sento come se fossi stata succhiata in un enorme buco nero senza fondo, ma non lo faccio e mi tengo questi pensieri per me.
Scuoto la testa e mi stringo nelle spalle. "Non sento più niente." dico quasi in un sussurro.

"Cosa vuol dire che non senti più nulla?" Domanda osservandomi piegando la testa di lato.

"Che non sento emozioni, solo il vuoto. Sono stata così male in questi giorni Nate.. Non dormo da una settimana e più, non mangio, non parlo con nessuno da stamattina, l'unica con cui ho parlato è stata la psicologa cinque minuti fa e tu ora. Voglio solo essere inghiottita dal vuoto e diventare parte di esso. È come se nel mio cuore ci fosse un interruttore, ed io lo avessi spento nel momento in cui ci siamo lasciati. Ed ora niente ha più senso, c'è solo il nulla. Un grande, immenso e costante vuoto." Spiego con le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso in un punto indefinito.

"Non dirlo nemmeno per scherzo." Scatta il ragazzo davanti a me.

La sua affermazione mi porta a puntare gli occhi su di lui e scuotere il capo silenziosamente. "Ho esaurito le lacrime dopo che te ne sei andato ieri sera, e iniziato a non sentire più niente. Solo il vuoto che si impossessa di me. Niente mi scalfisce, solo la rabbia."

"Sei arrabbiata con me?" Mi guarda con gli occhi di chi spera di non ricevere un altro pugno nello stomaco. Vorrei davvero crollare fra le sua braccia e sciogliermi, ma la mia mente è così priva di sensazioni che mi fa quasi paura e non riesco a muovere un solo passo verso di lui per averlo più vicino. Sono incatenata al suolo, incatenata dalla mia mente in un luogo dal quale non riesco più a uscire.

"Forse, anzi si. Perché mi hai lasciata da sola ad affrontare tutto questo." Sbotto alzando le braccia al cielo.

"Sono qui." Si avvicina di un passo e fa per poggiarmi le mani sulle spalle ma scatto indietro e volto la testa dall'altra parte, per sfuggire ai suoi occhi ed ai miei sentimenti.