COMPLETA ~ Mi piacerebbe dimenticare tutto ciò che mi hanno fatto, ma non posso.
La rabbia e il rancore mi stanno consumando, pian piano ogni mio pezzo di umanità sta andando via.
E a me va bene così, perché per diventare una cacciatrice devi essere...
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Diciotto anni dopo...
"Juan, ridammi subito la piastra!"
"Fammici pensare... No!"
Sbatto la testa ripetutamente al muro, sono un caso perso! Ho dei figli che sono un caso perso!
Per non parlare delle crisi di Rebecca, che è nel momento: odio tutto e tutti, lasciatemi in pace.
Ha sempre preferito il padre quell'ingrata! Quarantotto ore di travaglio nelle quali Storm urlava più di me, e lei se ne frega.
Guardo i capelli rossi di mia figlia, svolazzare mentre gesticola come un'indemoniata. I suoi occhi diventano gialli, mentre quelli di Juan rispondono con il rosso sangue.
Svogliatamente, mi alzo dalla panchina per mettermi in mezzo a questa situazione. Fin da quando Juan è diventato grande, sono in continua competizione.
"Calmatevi ora! Possibile che ogni santa volta che siete nella stessa stanza è per litigare?!"
Sono sempre stata una madre poco paziente, anche se molto dolce con i miei figli. Darei la vita per loro. Quando ho visto per la prima volta Rebecca, sono scoppiata a piangere e ho quasi staccato la testa all'ostetrica, che la voleva portare via.
I miei figli non mi assomigliano per niente, molto spesso le persone pensano che io sia la loro sorellina.
E come dargli torto? Sono tutti e due più alti di me, e il mio viso dell'età di vent'anni non è più cambiato.
Solo che a vent'anni ne dimostravo al massimo sedici, quindi la situazione non è cambiata molto. L'unica cosa che mi accomuna con mia figlia sono i capelli rossi. Mentre con mio figlio ciò che ci accomuna è il carattere, siamo sempre complici in tutto.
Hanno tutti e due gli occhi castani, ma Juan ha i capelli neri, mentre Rebecca rossi, come i miei, se non di più.
"Mamma io oggi devo uscire con Robert e questo... coso non mi vuole dare la piastra!"
"Chi è Robert?!"
La voce di mio marito si sente per tutta la villa, io e Juan ridacchiamo, mentre Rebecca ha uno sguardo impaurito.
Vado a prendere le patatine e mi siedo, con mio figlio, a godermi la scena. Diciamo che non sono una madre perfetta, nessuna madre lo è. Ma sono alternativa.
"Papà... ti posso spiegare!"
Storm sbatte il piede al pavimento, segno che è molto nervoso. Intanto io e Juan ci diamo il cinque.
Qualcuno bussa alla porta, distraendo Storm e dando il tempo di scappare a Rebecca.
