Non ebbe neanche il tempo di girarsi verso la fonte del rumore che una freccia gli si conficcò sulla spalla sinistra.
"Porca troia"
La freccia era ancora nella sua spalla e faceva un male cane.
Raccolse tutte le forze e il suo coraggio, afferrò il corpo centrale in legno nero della freccia con la mano destra e tirò.
La punta era insanguinata e lasciò una macchia di sangue nel punto in cui Liam l'appoggiò.'Dilettanti. Se sveste voluto farmi del male avreste dovuto usare una freccia in argento'
La freccia aveva procurato un buco sulla maglia di Theo, dal quale si intravedeva la ferita che stava iniziando a guarire e che lasciò una chiazza di sangue che rese il tessuto nero ancora più scuro.
Nonostante fosse indebolito, i suoi sensi da lupo funzionavano alla perfezione.
Riuscì a schivare un sasso che era appena stato lanciato attraverso il buco sulla finestra.
Ma fu per puro caso.
Per quanto si sforzasse non sentiva passi, rumori o battiti cardiaci.
Ma era pronto a combattere contro chiunque di cosí silenzioso si nascondesse fuori da casa sua.
Tirò fuori zanne e artigli, facendo diventare gialli gli occhi.
Sentí la ferita guarire piú rapidamente, fino a rimarginarsi del tutto, pizzicandogli leggermente
Uscí di casa, lasciando la porta aperta.
Fuori non c'era anima viva. Nessuna traccia del suo aggressore. Nessuna scia di odori. Niente di niente.
Rientró osservando il casino che c'era in cucina.
Vetri rotti, sangue e perfino il cibo che stava per mangiare costellavano il pavimento nero.
Si tolse la maglietta e pulí il sangue che dalla ferita era colato sul suo petto, fino ai fianchi.
Non aveva mai fatto le faccende di casa, non li riteneva utile per un maschio, ma chiamare sua sorella era fuori discussione. Avrebbe dovuto raccontargli la verità, tutta la verità.
Cercò di ricordarsi di sua mamma quando abitava ancora con i genitori e, con un panno bagnato tolse il sangue dal pavimento e dai mobili della cucina ai quali si era appoggiato.
Raccolse i verri rotti e sigillò la finestra con uno scatolone che aveva trovato in cantina.
Stava per ributtare il sasso dove sarebbe dovuto sempre essere, ovvero in giardino, quando un post-it giallo attirò la sua attenzione.
"Una vita per una vita. Unisciti a noi e il tuo ragazzo vivrà. Lunedì a mezzanotte precisa nel bosco"
Una volta tornato in camera nascose il post it nel libro di chimica e si distese affianco al suo ragazzo.
Theo dormiva pacifico, per la prima volta dopo tanto tempo.
I vestiti erano ancora sparsi sul pavimento incorno al letto.
Ripensò a quello che avevano fatto solo qualche decina di minuti prima e a loro.
Sarebbe stato felice di sacrificarsi per lui, non avrebbe mai permesso che Theo morisse, ma avevano ancora tanto da vivere insieme.
Nessuno dei due sarebbe morto.
Anche se il biglietto non esplicitava ciò che sarebbe successo una volta unitosi a loro, sapeva bene che per lui sarebbe stata la fine.
Avrebbe trovato una soluzione, con Mason e Cory e, se fosse stato necessario anche con Scott e gli altri.
"Staremo insieme ancora per tanto tempo, te lo prometto Theo"
E si addormentò aggrappato al braccio muscoloso della Chimera.
Nelle ultime notti il suo sonno era diventato piuttosto leggero. Sentiva ogni movimento proveniente dalla sua destra.
E così quando Theo iniziò a tossire e a dimenarsi sul letto, si svegliò preoccupato.
Cercò l'interruttore della lampada e, una volta accesa, la luce gialla che invase la stanza gli fece chiudere gli occhi. Doveva abituarsi il prima possibile alla luminosità della stanza.
Theo stava ancora dormendo, ma gli attacchi di tosse erano sempre più frequenti e accentuati.
Non era più rosso il sangue ai lati della sua bocca, ma nero e viscido.
Deaton aveva ragione. Mancava davvero poco alla fine. Forse non avrebbe avuto il tempo di trovare una soluzione che non prevedesse la morte di uno dei due, nè tantomeno di trovare il druido.
"Theo... Theo svegliati. Apri gli occhi ti prego."
Il volto di Liam era rigato dalle lacrime.
Theo lentamente aprì gli occhi, ma quello che Liam vide fu... destabilizzante.
Gli occhi della Chimera non erano più azzurri come il mare nè di quel grigio perla che li aveva caratterizzati negli ultimi giorni.
Bianchi. Totalmente bianchi. Le iridi si intravedevano appena sotto il velo bianco steso sui suoi occhi.
"Liam? Liam dove sei? Non vedo più nulla. Ho paura Liam"
"Sono qui -disse il Beta accarezzandogli la guancia- sarò qui per sempre."
Mentirgli gli faceva male, ma purtroppo non aveva scelta.
Theo non sarebbe morto.
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Odi et Amo -Thiam-
FanficLiam, un giovane Beta che dopo la partenza del suo Alpha si sente perso. Theo, traditore, stronzo e bastardo, il suo nome lo precede. Tra i due scorre odio fin dal loro primo incontro. Il ritorno di Theo non può causare che casini nella...