Chapter 15

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Alzò la testa.
"Ancora tu troia?! Credevo fossi morta"

Isterica. Ecco come era quella risata che risuonava nel bosco come le campane in un giorno di festa.

"Sciocco di un Beta. Morta io? Sono solo fuggita!"

Lei era lì, mentre lo costringeva a guardarla tenendogli il mento sollevato con le sue unghie lunghe, mentre rideva come se non avesse mai torto un capello a nessuno, come se non portasse dietro di sé odore di morte, di tutti gli innocenti che aveva ucciso.

"Gerard sarà anche morto, ma io no. E nemmeno i nostri ideali sono morti."

Liam non vedeva nessuno nel bosco. Solo quella megera.

Non vedeva armi, strumenti di tortura o qualsiasi altra cosa avesse usato soltanto un anno prima.

'Reagisci Liam, reagisci'

Nonostante sapesse che l'avrebbe battuta in poche mosse, Liam non riusciva a muoversi.

Non era la vista della donna a immobilizzarlo, ma il pensiero di Theo.

Se avesse fatto qualsiasi cosa contro di lei, Theo sarebbe morto. Se l'avesse assecondata avrebbe trovato il modo di spezzare la maledizione e magari salvarsi entrambi. O alla peggio sarebbe morto solo lui.

"Cosa vuoi?"

"Cosa voglio?" scoppiò a ridere come se Liam le avesse chiesto il Sole.

"Non è ovvio?"

Lo fece alzare strattonandolo per un braccio. Gli artigli gli si conficcarono nei palmi delle mani.

'Pensa a Theo. Pensa a Theo Liam. Stai facendo questo per lui'

Vide Theo prendergli le mani e accarezzargli le ferite, e per un momento pensò quasi che fosse lì con lui, a confortarlo. Ma sapeva che il suo ragazzo era a casa, al sicuro. O almeno lo sperava.

La donna lo portò davanti al tronco.

Vide una ragazzina di più o meno 15 anni seduta sul legno, con le gambe a penzoloni che lo guardava con uno sguardo dispiaciuto, come se tutto quello che stava succedendo fosse colpa sua.

"Liam, ti presento Isabelle."

'E che me ne frega di chi è questa poveretta. Se devi uccidermi, uccidimi e basta.'

"Lei è un druido. Anzi per la precisione è lei che sta causando tutto questo. Non è vero Izzy? Digli cosa hai fatto"

La ragazzina scosse la testa facendo sventolare i lunghi capelli biondi.

"Credevi che io mi fossi arresa, vero Liam? Ma dovresti sapere che gli ideali di giustizia sono duri a morire. Anzi non muoiono. Mai. Era a te che piaceva la storia, giusto? Se ti piace come dici allora dovresti sapere che le guerre vengono combattute per gli stessi motivi. Così anche questa. Ebbene sì, Liam, la guerra contro il soprannaturale non è mai finita e non finirà finché tutta la feccia come te non sarà morta. Voglio finire quello che Gerard non ha avuto il tempo di finire. Voglio uccidere Scott McCall e beh, per farlo mi servi tu. E qui entra in gioco lei."

Si voltarono verso la ragazzina. Stava tramando. Aveva solo una maglietta e dei leggeri pantaloni neri.

"Sapevo che eri testardo e che non ti saresti mai consegnato a me. E sapevo che il tuo Theo è ciò di cui ti importa di più. Così ho trovato questa piccina. E beh il resto della storia la sai. Ora, Bisogna solo completare la fase 2 del magnifico piano che ho elaborato durante quest'anno."

I due si guardarono. Liam sapeva che sarebbe stato inutile reagire, così chiuse gli occhi e aspettò il suo destino.


Theo e Mason avevano chiamato Corey.

I ragazzi erano nella macchina blu elettrico di Mason e si stavano dirigendo verso l'entrata del bosco, infrangendo buona parte delle regole della strada.

"Possiamo fidarci di te, Nolan?"

Ebbene si, avevano chiesto aiuto all'ex cacciatore. Era l'unico in città che possedesse un'arma capace di fermare qualsiasi creatura soprannaturale li stesse minacciando.

Liam si fidava di Nolan dopo che li aveva aiutati a fermare i cacciatori all'ospedale, perché loro non avrebbero dovuto?

Era vero, Nolan non era nel branco, ma sarebbe potuto essergli utile.

Scesero dalla macchina e si addentrarono nel bosco.

Mason e Corey aiutavano Theo a camminare senza cadere, mentre lui cercava di seguire l'odore di Liam.

"La pista è debole. Deve essere passato di qui ore fa"

Man mano ch andavano avanti la pista si faceva sempre più intensa.

Quando la Chimera sentì la presenza del suo ragazzo particolarmente vicina, Corey fece stringere tutti vicino a sè, diventando invisibili.

Si avvicinarono alla radura.

"È qui vero?"

Mason sussurrò un timido 'sì'

La donna tirò fuori la pistola dalla cintura e la puntò contrò la bambina.

"Il tuo lavoro qui è finito. Mi stavo quasi abituando ad averti intorno."

Per un attimo ci fu silenzio e poi lo sparo.

"Non ha sparato a lui vero?"

Liam si alzò dal tronco e afferrò la bambina prima che cadesse a terra.

"Isabelle....Isabelle...resta con me...non permetterò che tu muoia.."

"Non...non fa niente...s..scappa...il..il tuo r..ragazzo starà..b..bene"

Liam provò a prendere il dolore, ma nulla, le sue vene non diventavano nere e non sentiva la sensazione di un pugno nel petto.

"Perché non riesco a prendere il dolore?"

"Non..non provo dolore"

"Isabelle no! Resta sveglia!"

"È..tutto ok...somigli così...così tanto a Scott.."

La mano di Liam era rossa di sangue.

La ragazza, mentre un rigoletto di sangue usciva dall'angolo della sua bocca, esalò l'ultimo respiro.

"Cosa hai fatto?"

"Mason! Ma quella... è davvero lei?"

"Si Theo si"

"Maddai, non la conoscevi neppure...Tocca a te ora Liam."

Nessuno disse nulla. Liam e la donna si guardarono negli occhi.

Poi il secondo sparo.

"È finita Monroe"

Nolan caricò il fucile e fece fuoco, centrando la donna al centro del petto.

Theo si staccò da Mason e corse a soccorrere Liam.

"LIAM!"

Lo prese tra le braccia, intrecciando le loro dita.

"Liam amore mio, sono qui. Questa è la fine. La Monroe è morta. Ti rego resisti."

Liam sorrise dolcemente.

"Theo i tuoi occhi!"

Odi et Amo -Thiam-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora