Capitolo 2

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Ricordo come se fosse ieri quel giorno. Ogni strofa, ogni frase, ogni singola parola è scritta nella mia mente ma sopratutto nel mio cuore. Scoppio a piangere non appena sento quella melodia nella mia testa.
"Sometimes i fell like
I don't have a partner
Sometimes I fell like
My only friend
Is the city I live in, the city of angel
Lonely as I am, together web cry"
Ogni suono arriva al cuore come una pugnalata, una dopo l'altra, sempre più forti e dolenti, fino a farmi accasciare a terra. Le lacrime scorrono veloci sulle mie guancie e cadono come gocce di rugiada sul pavimento. Mi alzo di scatto non appena sento lo sbattere della porta. Mi asciugo in fretta le lacrime e torno in cucina.
Io:"ehy" dico cercando di essere tranquilla.
In risposta non ricevo altro che uno sbattere di valigetta sul tavolo e il suo sguardo furioso su di me. Alzo la testa e vedo i suoi occhi color ghiaccio, che spiccano dalla sua carnagione scura, irritati e pieni di rabbia, la sua mascella è serrata e i le sue mani chiuse in due pugni da farmi paura. Infatti ne ho, e anche tanta.
Io:"è andata male oggi?" dico sussurrando. Ho paura della sua reazione. Si avvicina lentamente a me. Sono spaventata. E adesso? Cosa mi farà? Chiudo gli occhi e
"oggi si esce, preparati" dice serio.
Io:"okay" dico sicura.
Io:"andiamo allo chalet?" dico speranzosa.
Lui si gira e mi risponde con un "no" secco.
Io:"perché? Non mi ci porti mai" dico delusa.
Will:"ti prometto che ci andremo presto" dice prendendomi il viso tra le mani.
Io:"lo stai dicendo da tre mesi" dico andandomene in camera piangendo. Ho bisogno di andarci. Ho bisogno di sapere come sta.
Nelfrattempo mi cambio per uscire con Willow, non so dove andremo, però non ce la faccio più a restare chiusa in casa. Una volta finito, esco dalla stanza e frettolosamente scendo le scale, dove trovo mio marito già pronto.
Will:"andiamo" dice prendendomi per mano.
Entriamo in macchina ed andiamo in un piccolo ristorante, molto carino, moderno ma allo stesso tempo elegante, tutto sui toni del nero e bianco. Ci sediamo a tavola e incominciamo a mangiare non appena il cameriere non porta i nostri deliziosi pasti.
Will:"Jenny"
Io:"si"
Will:"dopodomani devo partire per lavoro"
Io:"ah, e dove vai?"
Will:"New York"
Io:"okay, e quanto tempo resterai?" dico tagliando la fettina di carne nel piatto che, dall'aspetto sembra davvero buona.
Will:"due settimane"
Io:"ah, vabbene, se è per lavoro..."
Will:"si, però avrai una sorpresa"
Io:"davvero?"
Will:"si" dice sorridendo e io a sua volta. Sono davvero curiosa.
Paghiamo ed usciamo dal locale per ritornare a casa.
Una volta arrivati, mi butto sul letto stanchissima, prima di cadere nelle braccia di Morfeo.

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