Si avvicina sempre di più tant'è che che Naomi si accorge della mia strana espressione.
Naomi:"hey Jenny, stai bene?"
Io:"si, è solo che io devo andare, ci vediamo dopo"
Senza nemmeno sentire la sua risposta mi dirigo quasi correndo verso l'uscita del parco, sbattendo il passeggino da una parte all'altra, tant'è che Nadir rideva come una pazza. Una volta arrivata a casa, cerco velocemente le chiavi. Lui ormai è quasi vicino a me. Apro il portone, entro immediatamente in casa e, non appena sto per chiudere, un piede si mette tra lo stupide e riapre la porta.
Io indietreggio sempre di più, mentre lui avanza verso di me. Il suo sguardo è fisso sul mio viso, mi guarda con furia e deluso. Con la schiena tocco il muro. Ormai è troppo vicino a me, così, mi butto per terra e scoppio a piangere. Pensavo che mi tirasse uno schiaffo o che mi insultasse, e invece, si inginocchia accanto a me e mi abbraccia, cominciando a piangere anche lui.
Anthony:"mi dispiace, mi dispiace tanto Jenny" dice portando il mio viso sul sulla sua spalla. Affondo la testa nell'incidente del sonno e respiro il suo buonissimo profumo.
Una volta calmata.
Io:"scusami Anthony, non dovevo andarmene, ho fatto la mia più grande cavolata, perdonami" dico esasperata.
Anthony:"non sono mai stato arrabbiato con te, non preoccuparti, ora però devi dirmi tutto, okay?" dice asciugandomi le lacrime.
Io annuisco.
Mi aiuta ad alzarmi da terra ed andiamo a sederci sul divano. Prendo Nadir in braccio e la faccio sedere tra di noi.
Anthony:"è tua figlia?" mi chiede guardando prima me e poi mia figlia.
Io:"si"
Anthony:"è bellissima" dice accarezzando una sua guamciotte talmente piano che credo l'abbia sfiorata.
Io:"guarda che non è di cristallo" dico ridendo.
Io:"puoi prenderla"
Anthony:"davvero?"
Io:"certo, è tua nipote" dico per poi prendere la piccola e piazzarlo tra le braccia di mio fratello. Lui la guarda innamorato, mentre Nadir ride e mantiene lo sguardo su Anthony.
Io:"Anthony"
Anthony:"devi raccontarmi che ti ha fatto Willow" dice tornando serio.
Io:"si...."
Anthony:"dai, raccontami, ti devi sfogare pur con qualcuno" dice mettendo Nadir sul tappeto e incomincia a giocare con il suo pupazzetto.
Io:"allora....."
E cosi incomincio a raccontarle tutto dalla A alla Z.
Anthony:"COSA?! Come non vuoi denunciarlo" urla
Io:"non mi pare il momento adatto..."
Anthony:"e allora quando sarebbe il momento adatto?"
Io:"non so, dovrei parlarci e..."
Anthony:"parlarci? Con un soggetto del genere?"
Io:"ti prego Anthony, non complicare di più le cose, per me è già un rischio avere te qui, figuriamoci denunciarlo"
Anthony:"okay, vabbene, però tu non puoi restare per sempre vittima di lui"
Io:"tu prego, devi darmi soltanto tempo". Sospira per poi annuire.
Io:"dimmi piuttosto come avete fatto a trovarmi" dico cambiando argomento.
Anthony:"dopo la tua scomparsa, sei anni fa, ci siamo rivolti ad un detective e abbiamo cercato in tutti i modi di rintracciarti, abbiamo passato il tuo nome con la tua foto presso tutte le centrali di polizia degli Stati Uniti, così, una settimana fa, ci chiamano e dicono di averti rintracciato, e cosi siamo venuti qui a Chicago"
Io:"ah, capito"
Anthony:"non sai quanto ci hai fatto preoccupare"
Io:"mi dispiace tanto, ma ero come ipotizzata da Will, scusatemi" dico sul punto di piangere.
Anthony:"però l'importante è che adesso ti abbiamo trovata e che stai bene, oddio, bene è una parola un po' grossa, però che sei viva" dice accarezzandomi i capelli.
E così, passiamo tutto il pomeriggio a vedere vecchie foto e raccontarci tutto ciò successo nei sei anni di distanza.
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Sick Love
Mystery / ThrillerJennifer, chiamata da tutti Jenny è una ragazza di ventidue anni, con un passato molto difficile, ma quello che sta vivendo in questi anni è molto peggio, cosa accadrà? Riuscirà ad uscire da il guaio in cui si è messa?