Capitolo 18

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Un profumino di dolce appena sfornato invade le mie narici e mi costringe ad alzarmi. Infilo le pantofole ai piedi e scendo piano piano le scale per non farmi sentire. Mi affaccio alla finestra e vedo la scena più bella che una mamma possa vedere. Papà è figlia che cucinano assieme. Mi spunta un sorriso sulle labbra dalla felicità. Vedo la piccola Nadir impegnata ad impastare nella ciotola. Will non appena i nota, viene verso di me e mi bacia, sussurandomi un "tanti auguri amore, ti amo"
Nadir:"tanti auguri mammina" dice correndogli incontro e abbracciandomi.
Io:"grazie amore" dico dando n bacino sul suo nasino.
Nadir:"vieni, guarda cosa ti abbiamo preparato" dice con la sua vocina dolce. Mi prende con la sua minuta manina e mi accompagna verso la tavola, e che tavola. Una tovaglia bianca la ricopre, unavaso di rose dai petali rossi e vellutati spicca al centro e viene accompagnato da pankeks e torte.
Io:"ma è bellissimo" dico con l'acquolina in bocca.
Nadir mostra uno di quei sorrisi enormi tanto da mettere in evidenza le sue fossette sulle paffute guanciotte. Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare tutto.
Will:"dai, adesso andiamoci cambiare" dice alzandosi.
Io:"perché?" chiedo curiosa.
Nadir:"perché papà ha una sorpresa per te, quindi lui ti porta li ed io rimango con zia Naomi insieme a Bryce". Will la guarda con sguardo felino.
Nadir:"papà, ho solo detto a mamma che c'è una sorpresa, non ho detto cos'è la sorpresa" dice facendo spallucce. Io scoppio a ridere seguita da Will. Così saliamo tutti al piano di sopra e, una volta cambiati, andiamo a casa di Naomi.
Nadir:"ciao zietta" dice abbracciando.
Naomi:"ciao amore"
Bryce:"ciao Nadir" dice il mio nipotino stampando un bacio sulla guancia di mia figlia.
Io:"ciao piccolo" dico accarezzando la sua testolina.
Bryce:"tanti auguri zia" dice abbracciandomi.
Io:"grazie tesoro"
Naomi:"tanti auguri cognatina, ti stai facendo vecchia" dice ridendo ma dandomi due baci sulle guance.
Io:"ahahaha, grazie"
Dopo gli auguri e dopo aver fatto mille raccomandazioni alla piccola, ci dirigiamo verso quella che è la mia sorpresa di compleanno.

È ormai un'ora che siamo in viaggio ed io sto morendo dalla curiosità.
Io:"Will, dove mi stai portando?"
Lui ride e dice.
Will:"certo che non sai proprio resistere"
Io:"e dai, un piccolo indizio"
Will:"okay, allora, ci sei sempre voluta andare ma nessuno ti ci ha mai potuto portare".
Io:"il concerto dei Guns and Roses?"
Will:"no, ti è sempre piaciuta"
Ma che cavolo è? Boh.
Will:"ecco, siamo arrivati" esclama. Casa? Ma sta scherzando? Questo posto è isolato, per isolato intendo che non c'è nemmeno una pianta. Non è che..... No Jenny, è impossibile.
Will:"che fai non scendi? Eri così curiosa prima" dice sorridendo.
Io:"si, arrivo" dico scendendo e con tono preoccupato.
Io:"scusami, ma dov'è la sorpresa?"
Will:"girati" dice ed io eseguo. Mi ritrovo davanti una grande, enorme, gigantesca mongolfiera, dai colori tenui e chiari.
Io:"oddio, una mongolfiera, grazie mille" dico esaltando euforica è saltandogli addosso.
Will:"per te questo ed altro" lo bacio e poi saliamo sull'enorme pallone. E così voliamo nel cielo, tra le nuvole, accucciati l'uno all'altro, vedendo l'enorme città di Chicago dall'alto. La sensazione che si prova è bellissima, ti senti libera e spensierata, per una volta fuori dalla frenetica vita quotidiana, senza difficoltà ma solo tanta tanta libertà. Quando sei qui pensi a tutto quello che è successo in questi anni, e poi pensi che sei diventata una ventiquattrenne a tutti gli effetti.

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