Capitolo 39 🎁

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Mia madre come suo solito ha fatto un capolavoro, la tavola è allestita con piatti di color rosso opaco posti sotto ad una soffice tovaglia di un bianco puro, ogni tovagliolo ha un simbolo natalizio,ha posizionato tre bicchieri diversi per ognuno, uno per un cocktail analcolico, uno per il vino e infine uno per l'acqua, tre posate, il coltello, un cucchiaio per il brodo la forchetta per il tacchino arrosto e tante altre pietanze che con amore ha preparato per noi.
Mi prendo un attimo per osservare uno ad uno prima di iniziare a nutrirmi. Travis ha addosso un sorriso a 32 denti, ha gli occhi che gli brillano di gioia, amo vederlo così. Sta scherzando con Martin che utilizza il suo dialetto spagnolo per prenderlo in giro ed è una cosa positiva, parla in quel modo solo quando si sente a suo agio, poi c'è mamma che non può fare a meno di mostrare la sua gentilezza e serenità che in questo momento credo sia dovuta al fatto di averci dopo tanti mesi tutto insieme accanto a lei. Will invece sta giocando con dei mostricciattoli, li fa saltare da un picchiere all'altro e emette dei versi per rendere realistico il mondo immaginario con il quale si sta divertendo. L'ultimo ad osservare è lui, quell'uomo misterioso che sta cercando di avere un contatto con tutti loro. Accenna un sorriso e ascolta intervenendo solo quando lo ritiene necessario e ironizza sugli argomenti che stanno affrontando quei due coglioncelli che mi ritrovo come famiglia.
Ora, con appagamento mi gusto questa perfetta giornata che nessuno sarà in grado di rovinare.


"È arrivato il momento dei regali" urla will correndo incontro all'albero di Natale sotto il quale stanno comodi i numerosi pacchetti segreti.
La sera è arrivata presto e con se si è portata anche il freddo, Damian ha aiutato mia mamma ad accendere il camino, Travis invece si è occupato della cioccolata calda e Martin della musica di sottofondo. Io sto solo vivendo a pieno questo momento rimanendo distesa sul divano tenuta al caldo da una coperta soffice.
"Mi raccomando non ti scomodare" pronuncia mentre attraversa il corridoio e mi porta la tazza.
"No tranquillo, non ho intenzione di farlo" rispondo facendogli un occhiolino accompagnato da una linguaccia.
"Forza forza, tutti a scartare" dice mia madre prendendo impaziente i suoi regali.
All'interno di quegli occhi che hanno sofferto tanto, sta gironzolando una scintilla, la stessa che traspare dagli occhietti di Will. A volte penso e cerco di immaginarmi mia madre da ragazzina, scommetto che era determinata e sicura di se proprio come lo è ora anche se sono sicura che avrebbe bisogno di essere coccolata e viziata come una bambina.
Mi alzo dal divano portando con me la coperta che funge da mantello protettivo e senza spiegazioni mi accomodo dietro di lei che è seduta sul pavimento e sta aprendo il suo regalo. La stringo forte racchiudendo anche lei sotto la protezione di una stoffa morbida e calda, lei mi accarezza il viso contenta di questo gesto e mi passa il mio regalo.
Con foga strappo la carta che lo avvolge scoprendo una bellissima collana che ha come protagonista un ciondolo con tre iniziali legate uno all'altra da roselline d'oro bianco, R-N-W-T .
"Mamma, è bellissima, grazie" pronuncio mentre la sto ancora fissando.
"Mami questo è per te" dice Martin avvicinandosi.
"Arrivo subito"
Salgo veloce le scale e prendo dalla valigia il pensierino che gli ho portato.
Ci scambiamo i regali, il primo è lui a scartare e dalla sua espressione posso dedurre che gli piace veramente tanto.
"Sono le chiavi del ricky's bar ?" Chiede incredulo di avere tra le sue mani.
"Come diav... come ci sei riuscita?"
"Non lo saprai mai" rispondo mostrandogli un sorriso.
Beh, Adrian non l'ha presa bene per niente quando Ricky mi ha consegnato le chiavi poco prima che partissi per tornare a Manchester, si era reso conto dell'errore e quando glie l'ho proposto, ovviamente evidenziando le doti del nipote, non ha potuto dirmi di no.
"Dai ora tocca a te"
Ho quasi paura ad aprirlo.
Dal sacchetto estraggo un album fotografico,inizio a sfogliare pagina per pagina. Sono foto di me e Martin, dediche e frasi di canzoni latine.
D'istinto gli stampo un bacio in bocca.
"Lo sapevi che prima o poi sarebbe successo" scherzo.
"Non male come ringraziamento" pronuncia in una risata mentre allarga le braccia per farmi inserire tra di esse. Adoro questi abbracci giganti.
"Ah Nataly, grazie per l'orologio ci hai azzeccato in pieno però se vuoi vieni pure a prendere il tuo da parte mia, se ti interessa eh"
È più forte di lui, non riuscirà mai a sopportare un mio affetto per una persona che non sia lui.
"Sei un idiota" dico procedendo a passo lento verso di lui.
"Lo sai benissimo che non rifiuto i regali di nessuno, soprattutto quando a spendere i soldi per me, sei tu!" Scherzo dandogli una pacca sul braccio.
"Dato che sono il tuo fratello preferito" ironizza alzando gli occhi al cielo e sorridente continua...
"Eh visto che con quell'altro è andata male, ti ho pagato un tatuaggio da fare insieme"
A Travis non è mai andato giù il fatto che io ho inciso sulla mia pelle un legame con Dylan, vuole farmi notare che aveva ragione lui ma nello stesso tempo dimostrarmi che il mio e il suo è un amore unico che nessun'altro può toglierci così da farlo ricordare a tutti coloro che guarderanno il nostro corpo.
Gli stringo la mano per ringraziarlo e lui ricambia scompigliandomi i capelli.
In tutto questo tempo quell'uomo impenetrabile è rimasto in disparte su un lato del divano, gustandosi la sua cioccolata calda con panna ma finalmente, con un vero sorriso che gli illumina il volto.
"Anche io ho un pensiero per te" interviene Damian una volta accortosi che lo stavo fissando.
Co... cosa?! Ha un pensiero per me... merda io non ho un pensiero per lui. Cavolo che stupida avrei dovuto pensarci.
"Io Damia..."
"Non preoccuparti, non era una situazione prevista questa e in più non lo avrei mai accettato" mi interrompe subito prima di scusarmi con lui.
Prende una scatola che probabilmente aveva appoggiato fuori dalla porta per farmi una sorpresa.
La apro con timidezza e alla loro vista, mi commuovo.
All'interno c'è un piccolo body bianco con strisce nere orizzontali, una berretta bianca con piccole stelline nere, un paio di calzetti bianchi ed un baby orsacchiotto di peluche.
Mio Dio...
"Non so cosa dire"
Lui mi guarda sorridente con espressione che vuole dire, non c'è bisogno che dici qualcosa. Mi avvicino più a lui, gli do un bacio sulla guancia.
"Bene è arrivato il momento di andarci a preparare per andare in piazza" urla Travis per bloccare il momento di imbarazzo che si era creato.

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora