Capitolo 25 😒

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"Beh, dalla tua espressione deduco che non ti aspettavi di vedermi" dice con quella faccia da stronza.
Come si permette, non le é bastato andare a letto con il mio fidanzato?!
"Con che coraggio ti presenti qui ?"
"Noto che hai fatto in fretta a rimpiazzarlo, come sei prevedibile" dice lei sbirciando in casa.
Dopo quello che mi ha fatto, si presenta con questa prepotenza ed io non riesco a crederci, le permetto persino di parlarmi in questo modo.
"Uuh che sguardo cattivo" dice ridendo.
"Sai una cosa? Mi dispiace per te, ti sei ridotta una sgualdrina o forse lo sei sempre stata ma sappi che non ti porterà a nulla di buono"
La guardo disgustata, ed io che pensavo fosse un amica...
"Ho avuto quello che volevo"
È così soddisfatta.
"Ah si?! Quello che volevi era farmi del male o meglio, farci del male?"
Non so come questa frase possa averla colpita ma in qualche modo l'ho ferita, i suoi occhi si sono addolciti per un attimo.
"Mi dispiace, non volevo farti soffrire ma Dylan... è mio, in tutti questi anni non ho fatto altro che pensare a lui e appena ho saputo che si era trasferito qui, ho agito, mi sono finta tua amica per arrivare a lui"
Scuoto la testa da una parte all'altra.
"Tu sei una pazza" dico cercando di chiudere la porta ma lei me lo impedisce.
"Cosa vuoi?" Urlo quasi esasperata.
Con quell'aria da superiore mi guarda dritto negli occhi.
"Fatti da parte, stai lontana da lui d'ora in poi" dice puntandomi il dito contro.
Senza controllo la mia mano si scaglia contro il suo viso provocandole un gran rossore sulla  guancia.
"Tranquilla puoi tenertelo ma ho qualche dubbio che lui sarà comunque tuo"
Le sbatto la porta in faccia senza nemmeno darle il tempo di ribattere e senza pensarci troppo inizio a spogliarmi e a lasciare i vestiti sparsi sul pavimento della sala mentre mi dirigo verso il bagno, apro l'acqua calda ed entro nella doccia.
L'acqua che scorre su di me bagnandomi il viso ruba il posto alle lacrime, mi appoggio al muro scivolando a terra fissando il vuoto. Il tempo passa ed io non me ne rendo conto, l'acqua è diventata fredda ed inizio a sentire freddo solo quando torno alla realtà sentendo la porta di casa chiudersi.
"Nataly ?" Bussa alla porta e passano vari secondi.
"Tutto bene ?" Mi chiede Damian.
"Sto per entrare" continua aprendo subito dopo la porta.
"Sto bene" rispondo una volta entrato.
Mi copro appena, quasi non mi importa di cosa può pensare o di quello che può vedere, la doccia era rimasta aperta e dell'acqua strabordava fuori, ha bagnato il pavimento.
Prende un'asciugamano, delicatamente mi copre e mi prende in braccio.
Mi porta al piano di sopra per appoggiarmi poi sul letto, corre di sotto e quando risale ha in mano dei vestiti nuovi.
"Non so se l'intimo possa andarti bene ma... penso proprio di sì"
Arrossisco dalla vergogna, quanto vorrei sprofondare.
"Scusami non volevo sembrare..."
"Non preoccuparti, è stata colpa mia" lo interrompo mentre cerco di coprirmi meglio.
"So che è successo qualcosa con Dylan, non voglio costringerti a dirmelo,solo quando vuoi e se vuoi io sono qui, per parlare"
È così strano vederlo preoccuparsi ed essere premuroso con me.
"Vado a vedere chi è "
Hanno suonato al campanello e Damian si è precipitato di sotto quasi scocciato perché avevano interrotto la nostra conversazione.
Dalla voce riconosco Valeri, li sento parlare e poco dopo la vedo correre verso di me.
Mi abbraccia.
"Sei tutta bagnata e nuda" dice ridendo, mi passa i vestiti e si guarda intorno. Tranquilla tanto mi ha già visto nuda.
"Ma questi ?" Dice indicando i vestiti.
"Me li ha portati Damian, non so dove li abbia presi" chissà, magari ha un maggiordomo nascosto da qualche parte, é già la seconda volta che mi procura dei vestiti puliti.
"Ha dei bei gusti"
Annuisco.
"Nataly, Dylan ti sta cercando ed é preoccupato perché non sa dove sei"
Cavolo é già andata al punto...
"E non lo deve sapere" dico furiosa vestendomi.
"Cosa é successo?" Mi chiede confusa.
"Ancora non ci sei arrivata?"
Cavolo se non era il tuo moroso in camera con un'altra chi potrà mai essere ?!
Dai suoi occhi traspare lo shock, non dice nulla si limita a guardarmi.
"Quell'idiota, é fortunato a non essere qui" arrabbiata si alza dal letto.
"Non riesco ancora a rendermene conto, mi sembra così surreale,mi ha tradito"
Eppure dalle voci che giravano sul suo conto me lo sarei dovuta aspettare.
Solo ora che l'ho detto, che sono riuscita a dirlo sembra vero e fa così male.
Ed ecco di nuovo, tornano le lacrime, pensavo di averle finite.
Mi stringe forte e a fatica lo dico e lo penso ancora.
"Io lo amo" singhiozzo.
"Mi dispiace così tanto"
Basta devo riprendermi, mi asciugo le lacrime e faccio un forte sospiro.
"Perché é successo ? So che in questo periodo litigavamo spesso ma arrivare a questo"
Il suo telefono inizia a squillare, le faccio segno di rispondere e lei mette il viva voce.
"Derek non é il momento adesso" dice gentilmente.
"Lo so ma Dylan non é lucido, ha preso la macchina lo sto seguendo, spero di riuscire a calmarlo" risponde lui.
"Quello stupido" dice arrabbiata lei.
"Mi dispiace per quello che é successo, spero si risolva tutto, farò sicuramente tardi volevo solo avvisarti, ci sentiamo dopo, ti amo" dice lui prima di riattaccare.
E a quella parola l'ultima lacrima cade sul letto.
"Ho bisogno di un grosso favore, devi andare a casa prendere tutta la mia roba e prenotarmi un biglietto, torno a casa"
Mi guarda triste muovendo la testa lentamente prima a destra poi a sinistra.
"Non tornerai vero ?"
Non rispondo e guardo lei asciugarsi le lacrime,non mi piace vederla così per colpa mia.
"Non c'è bisogno che te ne vai, troveremo una soluzione" dice lei cercando di convincermi ed incoraggiarmi.
Sentiamo un rumore che piano piano aumenta avvicinandosi alla fine delle scale e una voce che dice.
"Resta qui con me"

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora