"Ragazzi siamo a casa" dice Valeri chiudendo la porta alle mie spalle.
"Saranno sicuramente alla sala" dico, ne sono più che convita, non abbiamo ricevuto alcuna risposta e Valeri ovviamente che non riesce a staccarsi un attimo da Derek lo va a cercare.
La giornata non è andata come avevo previsto e prima di combinare qualche casino, me ne vado a letto, mi infilo sotto le coperte che mi avvolgono completamente mandandomi ondate di calore su tutto il corpo, una sensazione bellissima.
Cercai di addormentarmi ma qualcuno me lo impedì.
"Dylan" dico sbuffando.
Mi toglie la coperta dal viso e guardandolo male me la rimisi sopra.
"Che ti prende?" Chiede togliendomi di nuovo la coperta.
"La vuoi smettere?"
Presi la coperta e con forza me la rimisi addosso.
"Ti è andata male la giornata a quanto pare"
Non risposi.
Senza dire niente si alza dal letto e si avvia verso la porta che chiude sbattendo.
Non scesi fino a quando Valeri mi venne a chiamare per pranzare, era già tutto pronto e quindi mi misi a sedere. Dylan che era sul lato opposto mi rivolse uno sguardo per poi spostarsi subito, so che mi aveva tenuto il posto vicino a lui e infatti mi ha guardata alzando le sopracciglia mentre in contemporanea i lati delle labbra si abbassano perché infastidito.
Faccio finta di niente e comincio a mangiare.
"Avete scelto il corso?"
Chiede Derek.
"Io andrò a scienze naturali mentre Nataly farà medicina"
"Non sapevo volessi diventare dottoressa"
Mi guarda stupito Dylan.
"Non sai molte cose" rispondo schietta.
Si sta trattenendo, potrebbe esplodere da un momento all'altro ma non mi importa.
Dato che avevamo deciso di andare a visitare la città, finito di mangiare usciamo di casa con tutte e due le macchine, il tragitto fu un alternanza di sospiri e sbuffi, l'aria era tesa.
Arrivati a destinazione ci avviamo verso il centro e mentre Derek e Valeri si tengono per mano noi camminiamo l'uno di fianco all'altra.
So di essere in torto, ho sbagliato a trattarlo male ma ovviamente non sarò io ad avvicinarmi a lui.
La mattinata è stata pesante e lo diventerà ancora di più adesso dato che mentre percorriamo le vie con i vari negozi intravedo Damian.
Appena mi vede, mi punta gli occhi addosso, mi irrigidii per il suo sguardo così intenso,non mi ero resa conto questa mattina di quegli incantevoli occhi verde chiaro che gli illuminano il viso.
Quando si dice che il verde è il colore della speranza, è proprio quello che dai suoi occhi traspare.
Sembrava come se volesse venirmi in contro ma quando Dylan se ne accorge mi posa una mano dietro la schiena.
Lo guardai torva.
"Adesso perché mi tocchi?"
"Posso sapere che ti prende oggi?"
Mi girai dall'altra parte e continuai a camminare, mi supera e si ferma davanti a me.
Sbuffo.
"Spero sia uno scherzo questo tuo atteggiamento"
"Posso avere una giornata storta o deve essere tutto bello?" chiedo con voce calma.
"Non capisco perché te la prendi con me"dice avvicinandosi.
"Scusami" lo abbraccio.
Sono stata ingiusta con lui.
Mi stringe e posa il suo mento sulla mia testa.
"Si è calmata finalmente" sussurra a Derek.
Gli do una gomitata per scherzare e lui sorride.
"Andiamo a ballare questa sera?"
"Non potevi rendermi più felice" rispondo a Valeri mostrando un sorriso a 32 denti.
"Potremmo andare al revolution de cuba" propone Dylan.
"Già dal nome mi piace" dico sorridendogli.
Acconsentirono tutti.
Decidiamo così di tornare a casa per prepararci.Arrivati a casa mi precipito in camera, guardo nell'armadio qualcosa da indossare e Dylan entra nella stanza chiudendo piano la porta.
Si avvicina, posa le sue mani ai lati della mia vita respirando sul mio collo e subito ho un brivido per tutta la schiena.
Mi bacia il collo ed io istintivamente porto la mia mano sul suo, sposta le sue mani che iniziano ad accarezzarmi la pancia.
Mi voltai e lo baciai, le sue mani si spostarono sul mio culo che strizza.
"È sorprendente quanto sei lunatica" dice in modo scherzoso.
"Zitto" ansimai.
"Sei passata dal voler menarmi a voler scopare" continua.
A quel punto glie lo strizzo,gli poso un bacio veloce su quelle labbra morbide e mi volto per continuare quello che avevo interrotto.
Dylan scoppia a ridere sorpreso da quel gesto e io devo trattenermi più del solito per non unirmi a lui.
Esce della stanza ed io inizio a spogliarmi.
Decido di indossare dei pantaloncini a vita alta un po' strappati di colore bianco con delle calze a rete nere ed una maglietta senza spalline a maniche lunghe di un rosa salmone, completo il tutto con degli stivaletti opachi con il tacco.
Mi avvio verso il bagno per dare una ripassata al trucco e aggiungere un rossetto color bordeaux .
Lego i capelli in una lunga coda alta che li lascia cadere sulla mia schiena e piastro ancora un pochino la frangetta.
Sono la prima ad essere pronta, ho un certo languorino così decido di mangiare qualcosa.
Quando Dylan mi raggiunge mi fa alzare dalla sedia facendomi fare una giravolta.
"Quel bel culetto mi fa venire voglia di stenderti qui su questo tavolo" dice con quella sua voce sexy che fa sempre ogni volta che vuole fare qualcosa di sconcio.
"Shh possono sentirti"
Fa spallucce e mi posa una mano sul collo per darmi un bacio.
"Ti ho sporcato di rossetto" dico sorridendo mentre cerco di pulirlo.
Si lascia pulire e il tocco delle mie mani sulle sue labbra lo fa rabbrividire.
"Sto morendo di fame" Dice Valeri facendo irruzione nella cucina seguita da Derek.
Guardo Dylan che sembra scocciato per il momento che hanno appena interrotto e così gli porgo un sorriso dolce.
Iniziano a mangiare anche loro e appena abbiamo finito ci dirigiamo alle macchine e partiamo, in 20 minuti arriviamo al locale e la musica che proviene da dentro mi fa sorridere.
Prendo Valeri per mano e mi dirigo dritta in pista
mentre mi lascio trasportare dalla canzone chiudendo gli occhi, inizio a pensare a quanto sarebbe triste la vita senza la musica. È l'unica in grado di riempirti dentro in qualsiasi momento, triste o bello che sia.
Quando li apro, non posso credere ai miei occhi.
Damian è al locale, mi sta fissando e nonostante si è accorto che l'ho visto, non sposta lo sguardo da me.
Non mi ero accorta di essermi fermata fino a che Valeri mi scosse un po'.
Quel ragazzo ha uno strano effetto su di me.
"Vuoi qualcosa da bere?" Mi chiede Dylan che nel frattempo si è avvicinato.
Valeri ne approfitta e raggiunge Derek.
"No grazie, vorrei tornare a casa veramente"
Dylan mi guarda come se avessi appena fatto pipì sul pavimento.
"Stai male?" Chiede preoccupato.
"Mm no,ma non mi va più di stare qui"
"Se è successo qualcosa che ti ha dato fastidio dimmelo subito"
"Nono tranquillo, sono solo un po' stanca, tutto qui" rispondo cercando di nascondere.
"Va bene, adiamo a dirlo agli altri"
Mi prende per mano e quando arriviamo da loro Valeri che oramai mi conosce come le sue tasche sa che c'è qualcosa sotto ma fa finta di niente, rimanderà a domani e glie ne sono grata.
Nel tragitto in macchina Dylan ha tenuto per tutto il tempo una sua mano calda sulla mia coscia, appena entrati in casa ci avviamo verso la camera da letto.
In poco tempo siamo pronti per andare a dormire, io con il pigiama mentre Dylan con addosso un paio di pantaloni della tuta di color grigio.
La vista di quel corpo perfettamente delineato mi fa sorridere.
Mi sistemai comoda sul letto.
Dylan aveva altre intenzioni rispetto al dormire.
"Rimandiamo ?" Chiedo usando il tono più dolce possibile.
"Va bene" dice mentre si gira dandomi le spalle.
Lascio sulla sua schiena una carezza con le unghie per poi avvicinarmi e abbracciarlo, lui posiziona il suo braccio destro sopra il mio e poco dopo ci addormentiamo.
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Hearts that beat as one 2
Romansa"Non puoi darmi la colpa. Ho accettato i tuoi difetti prima ancora dei tuoi pregi, ho accettato il tuo caratteraccio, ho accettato il tuo modo distaccato nei miei confronti perché so che non sei una ragazza affettuosa, ho accettato il fatto che qua...