Gli prendo il viso tra le mani per cercare un contatto visivo e vedere attraverso i suoi occhi la sicurezza nel fare questo passo, io sono pronta e non lo faccio per dimenticare Dylan e tutto quello che è legato a lui ma lo faccio per me, per darmi la possibilità di innamorarmi ancora.
"Sei sicuro di volerlo fare?"
Un'aspetto che sono riuscita a capire di questo ragazzo è che nonostante sembri così distaccato dalle persone risultando menefreghista e chiuso nel suo mondo, è che è in grado di trasmettere tanto e che prima di catapultarsi dentro in qualcosa di troppo grande riflette e riflette, a volte senza viversi il momento.
"Sono sicuro di quello che provo quando sono con te e non mi interessa più tutto il contorno" risponde lui.
Mentre penetra lentamente dentro di me lo abbraccio per sentirlo ancora più vicino, mi bacia il collo provandomi alcuni brividi e proseguendo nelle stesso ritmo entra ed esce senza nascondere il suo piacere.
"Sto facendo l'amore con te, ricordatelo" dice guardandomi e aumentando leggermente il ritmo.
"Anche io Damian" lo guardo cercando di convincerlo.
Non capisco, gli sembra così assurdo che io possa provare qualcosa per lui, sta ancora pensando che lo sto facendo solo per dimenticare?
Avvicino le mie labbra alle sue e lo bacio provando una sensazione nuova ed è come se la stesse vivendo anche lui.
Il ritmo aumenta insieme al suono dei nostri gemiti, continua fino a quando contemporaneamente ci abbandoniamo al piacere,subito dopo sorride coinvolgendomi,istintivamente gli copro gli occhi.
"Non guardarmi così"
"Come ti sto guardando?" Chiede continuando a sorridere spostandosi da sopra di me e posizionandosi su un lato prendendo il lenzuolo e coprendo entrambi.
Mi accuccio a lui senza rispondere alla domanda, mi accarezza il viso mentre io gli faccio i grattini sul lato sinistro del suo corpo nudo.
"Raccontami di te" gli sussurro.
"Cosa vuoi sapere?" Mi chiede posizionandosi a pancia in su.
"Tutto" rispondo sicura.
"Un pezzo alla volta?" Mi chiede ridendo.
Gli copro il viso con il cuscino seguendo la sua risata.
"Ti da proprio fastidio il mio sguardo questa sera eh" continua lui.
Ha degli occhi maledetti, occhi dei quali mi potrei innamorare ma questa volta voglio fare le cose con calma perché è ancora tutto più complicato.
"Beh, da dove incominciare... hai conosciuto i miei genitori oggi o meglio hai conosciuto la coppia che si è presa cura di me da quando ho 14 anni, mio padre non è il mio vero padre, quello è un uomo che ha maltrattato mia sorella quando aveva 9 anni" racconta lui con voce incrinata.
Mi stringo forte a lui che posiziona la sua guancia destra un po' più in su della mia.
"Tutte quelle cicatrici che ha Melany sul suo copro sono per colpa sua, Garret tornava a casa dopo avere passato una dura giornata di lavoro ed essere andato ad ubriacarsi in un bar lontano dal paese per non rovinare la sua reputazione per poi dirigersi nella camera di mia sorella ed abusare di lei, la violentava e le faceva male per provare piacere"
Gli asciugo le lacrime che erano riuscire a bagnare il mio viso, mi sento una schifo per aver insistito a raccontarmi questo.
"Damian basta, me lo racconterai quando te la senti ok?" Gli sussurro dolcemente.
"No no voglio farlo ora" risponde lui ricomponendosi.
"Quella donna che non oso chiamare mamma perché non merita di essere chiamata così sapeva quello che succedeva quando Garret si aggirava per la casa, lo sapeva benissimo e non muoveva un solo dito per fermarlo o fare qualsiasi altra cosa per aiutarla, un giorno dopo essere tornato da scuola l'ho sentita piangere e urlare, sono corso di sopra e mi sono catapultato addosso a quell'uomo, ho iniziato a tirargli forti pugni in viso, non riuscivo a fermarmi"
Mi porto le mani alla bocca incredula di quello che le mie orecchie stanno ascoltando.
"Nataly ti prego non devi avere paura di me perché io non sono così, non sono un ragazzo violento io non volevo ridurlo in quel modo" continua senza controllo dopo aver notato il mio sguardo. Non riesco a credere a quello che sto sentendo, non posso credere che una bambina di soli 9 anni ha dovuto vivere un esperienza del genere e che un ragazzo di 14 anni abbia dovuto affrontare la situazione da solo in quel modo perché era l'unica maniera che probabilmente sapeva usare per bloccare tutto quello che in quella stanza stava accadendo.
"Damian calmati, non ho paura di te, sta tranquillo" Cerco di calmarlo accarezzandogli il viso e dandogli leggeri baci.
"Quando è arrivata mia madre mi ha preso e portato via, ha chiamato la polizia e l'ambulanza ma nel frattempo è arrivato il mio vero padre che vendendomi sporco di sangue e mia sorella sconvolta, anche lei sanguinante mentre da sola cercava di ripulirsi ormai abituata, è andato fuori di se e ha iniziato ad urlare contro mia madre e a cercare in tutte le stanze quell'essere che aveva rovinato la sua vita conquistando la donna che amava con i suoi soldi e portato via i suoi due bambini riducendoli in quello stato. Quando l'ha trovato nel bagno a ripulirsi delle sue vergogne e del sangue che gli avevo procurato lo ha scaraventato a terra per poi prenderlo a calci portandolo quasi in fin di vita. Proprio in quel momento arriva la polizia, arrestano mio padre che tutt'ora è in carcere mentre Garret la passa vinta"
"Non posso crederci"
Non riesco a dire altro, mi sembra così assurdo e lontano dalla realtà ma invece è tutto vero e odio il pensiero che Damian abbia vissuto la sua infanzia in questo modo.
"Da quel giorno Garret non si è più azzardato a toccare mia sorella, ha vissuto come se non fosse successo mai niente mentre io invece sono finito in un brutto giro, ho iniziato a drogarmi ma non pesantemente, bevevo e combinavo guai fino a quando sono stato messo dentro, ci sono rimasto per una decina di mesi.
Ora capisci perché sono così fottutamente stronzo e chiuso in me stesso ? "
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Hearts that beat as one 2
Romance"Non puoi darmi la colpa. Ho accettato i tuoi difetti prima ancora dei tuoi pregi, ho accettato il tuo caratteraccio, ho accettato il tuo modo distaccato nei miei confronti perché so che non sei una ragazza affettuosa, ho accettato il fatto che qua...