Capito 43 😑

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Aspetto con ansia l'apertura dello sportello per scendere da questo aereo, sono curiosa ed eccitata ma allo stesso tempo insicura e impaurita, potrei non piacere ai suoi genitori o peggio ancora potrei sentirmi fuori luogo e con loro trovarmi a disagio, cavolo che ansia.
Lo sportello si apre lentamente ed una ventata di aria fredda fa danzare i miei capelli che ricadevano sciolti sulle spalle, alcune ciocche sono acconciate dietro con un fermaglio mentre alcuni ciuffi più corti e piu ricci mi accarezzano i lati del viso.
Il pellicciotto bianco che si abbina perfettamente al fermaglio dello stesso colore mi protegge, fortunatamente mi sono ricordata di metterlo nella valigia. Scruto una mano delicata posta in alto verso la mia direzione, riesco sbirciando un po' di più ad intravedere la manica del completo elegante,la riconosco e per scendere l'afferro ritrovandomi dinnanzi un ragazzo quasi sconosciuto. Era sempre lui bello e impossibile ma con l'eleganza di un uomo e non di un ragazzo che finge di essere cresciuto in mezzo alla strada con i pantaloni larghi e sportivi abbinati con felpe scarabocchiate,per questo giorno indossa un completo a tratteggio incrociato di colore grigio pallido abbinato ad una camicia di color grigio scuro tendente al violetto e i pantaloni della stessa tinta della giacca, indossa persino una cravatta.
"Ciao bellissima" pronuncia sorridente.
Mi si scalda il cuore, non me lo aveva mai detto.
"E tu chi sei?" Chiedo con tono scherzoso ricambiando il sorriso.
"Oh hai ragione non mi sono ancora presentato come si deve" risponde lui stando al gioco.
"Mi chiamo Damian ed è per me un onore accoglierla nel mio palazzo madame" continua inchinandosi per poi alzare lo sguardo e farmi l'occhiolino.
"Piacere di conoscerla signorino" dico prendendogli dolcemente l'avambraccio.
"Sei pronta?" Mi domanda prima di incamminarci.
Annuisco imbarazzata, forza Nataly è solo una festa di compleanno non stai mica scendendo da un aereo privato con un vestito da principessa ed andando a conoscere i genitori del tuo, migliore amico.
"Stai tranquilla" Mi sussurra dolcemente all'orecchio per poi posare le sue labbra sulla mia guancia provocandomi un brivido inaspettato.
Quando arrivo alla porta di quello che può sembrare un castello rimango di stucco, mi sembra di essere entrata nel film Disney la bella e la bestia, è tutto così elegante, ci sono famiglie e coppie all'apparenza perfette che scendono le scale per immettersi nell'enorme salone sfilando sopra un tappeto rosso.
È bellissimo ed io mi sento così fuori posto, mi volto verso Damian senza dire nemmeno una parola.
"Non preoccuparti ti ci abituerai" dice dopo aver notato il mio sguardo un po' impaurito.
Mi ci abituerò ?!
"Vieni, diamo inizio alla festa" dice lui prendendomi per mano e portandomi al centro della pista.
"Che hai intenzione di fare ?" Chiedo guardandomi attorno, le persone ci stano osservando, ci stanno fissando.
"Mi concedi questo ballo Nataly ?"
Forse devo solo lasciarmi andare già lasciarmi andare, Dylan me lo ripeteva spesso.
"Volentieri" rispondo accennando un sorriso.
Nel palazzo inizia a diffondersi "È una storia sai" e mi sento quasi mancare, quella canzone è proprio quella canzone.
Una principessa, è così che mi sembra di essere in questo momento e non mi era mai capitato in tutta la mia vita, mi lascio sfuggire una lieve risata mentre continuano a danzare sulle sue note, mi sento così serena era da tanto che non mi sentivo così felice.
Damian mi guarda con sguardo sognante, chissà a cosa sta pensando.
"Tanti auguri di buon compleanno, mio principe." Gli sussurro quanto basta per sentire.
"Grazie tante Nataly" pronuncia facendomi fare una piroetta.
"Avresti dovuto dirmelo, ti avrei portato un pensierino" dico una volta essere ritornati viso contro viso.
"Non preoccuparti volevo farti io un regalo ne ero certo che la mia famiglia avrebbe organizzato una festa in grande ed ho pensato che meritavi di passare una serata da principessa"
Ma è veramente lui ?! Dov'è sparito Damian scusate ? Si dai quello lì tutto cupo e tenebroso a volte anche egoista, quello che non si esporrebbe mai così tanto.
"Mi stai sorprendendo giorno per giorno"
Lo immagino sorridere di nascosto mentre appoggio il mio viso sulla sua spalla e mi lascio cullare.
Lo sento irrigidirsi e mi allontano leggermente da lui, un uomo oscuro con atteggiamento spavaldo si sta dirigendo nella nostra direzione.
"Non mi presenti questa signorina ?" Domanda l'uomo.
Damian d'istinto si posiziona avanti a me.
"Non ho avuto tempo" risponde scocciato.
"Piacere Nataly" Mi presento in maniera tale da allentare la tensione che avverto tra i due.
"Sei la sua.."
"Oh nono siamo solo ottimi amici" lo interrompo cercando di non sembrare maleducata per poi spostare lo sguardo su Damian sorridendogli con finto sorriso, spero solo non se ne sia accorto.
Il signore che quindi non si presenta ma che deduco sia suo padre anche se non si assomigliano affatto, fa un cenno ad una bellissima signora, molto elegante e sensuale che sorridente si avvicina.
"Figlio mio che bello averti qui" dice la copia perfetta di Damian accarezzandogli dolcemente il viso.
Lui impassibile si limita ad osservarli, lei che se ne accorge fa finta di niente e offesa passa la sua attenzione su di me.
"Chi è questa ragazza? Pensavo ti avrebbe accompagnato Isabel" chiede lei risvegliando l'attenzione di Damian che inizia ad agitarsi.
"Dov'è Noah? Non dirmi che non hai portato il mio bellissimo bambino " Domanda subito dopo essersi guardata intorno.
Damian sembra innervosirsi, dal suo sguardo traspare rabbia. Ma che sta succedendo?
"Nataly forza andiamo" dice prendendomi per mano,con passo veloce ci allontaniamo.
I suoi genitori sembrano così distaccati e tutto quel lusso li rende ancora più freddi.
"Non farmi domande" pronuncia lui senza guardarmi continuando a camminare lasciandomi alcuni passi indietro.
Perché fa così, non capisco.
Tolgo di scatto la mia mano nella sua e rimango ferma, si volta e con sguardo confuso mi guarda aspettando una motivazione.
"Devo andare alla toilette" fingo infastidita.
"Vai sempre dritto poi svolti a sinistra, la seconda porta a destra"
Mi deve delle spiegazioni, sono stanca di tutti questi segreti non ha senso portarmi qui, nella casa in cui ha vissuto quando era bambino, farmi conoscere i suoi genitori per poi assumere questo atteggiamento e poi chi sarebbe questa Isabel, suo madre avrebbe sicuramente preferito veder suo figlio con lei che con una ragazza che si finge una persona sicura di se e ricca come loro.

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora