Capitolo 49 ♥️

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Ho il cuore che batte a 3mila, mi sembra surreale, non riesco a credere che diventerò mamma. La dottoressa Mins appoggia delicatamente la sonda con il gel freddo sul mio ventre e subito mi provoca un brivido di freddo, pochi minuti dopo eccolo lì sullo schermo del computer, credo si stia ciucciando il ditino, è così carino.
"Ho una bella notizia per te" dice la dottoressa.
"Il suo bambino sta benissimo" continua lei sorridendomi.
Io sorrido come una bambina a cui viene data una caramella, non poteva darmi notizia più bella.
"Grazie" dico istintivamente anche se in realtà non so perché sto ringraziando ma sono così felice, è come se fossi incantata, non riesco a smettere di guardare quei lievi movimenti.
"Ora sentiamo il battito" dice cambiando schermata.
Damian che mantiene le distanze mi osserva mostrando un sorriso timido, è una grande forma di rispetto da parte sua nei confronti del bambino ma soprattutto verso Dylan, apprezzo tutto questo.
"Eccolo" sussurro.
Scoppio a ridere, è complicato spiegare quello che sto provando in questo momento, mi piace pensare che dentro di me ci siano due cuori che a volte battono all'unisono, mi piace poter immaginare il suo viso, le sue manine e quei dolci piedini, non vedo l'ora di poterti stringere tra le mie braccia piccolo mio.
"Adoro il mio lavoro" dice la Mins.
"Adoro vedere sul viso delle madri un sorriso come il tuo" continua, sembra commossa.
Non so che dire, sono rimasta senza parole.
"È di tre mesi emmezzo, il sesso per ora non è possibile da identificare, lei comunque lo vorrebbe sapere? "
Faccio segno di no con un movimento della testa.
"Voglio che sia una sorpresa" rispondo.
"Perfetto abbiamo finito, può ripulirsi" mi sorride.
"le vado a stampare le foto" dice dirigendosi alla scrivania.
"Potrebbe stamparmi anche il battito del suo cuore per favore?"
Lei annuisce.
Prepara una cartellina dove inserisce i vari documenti relativi al bimbo e le foto con il battito. Damian si avvicina per prenderla scatenando una strana espressione sulla dottoressa.
"Sono 150" pronuncia lei.
Damian subito le porge il denaro per poi stringerle la mano e uscire senza pronunciare parola...
"Mi raccomando, tranquillità e riposto" si raccomanda la Mins una volta essermi avvicinata per salutarla e ringraziarla.
"Questi sono i tuoi" dico porgendogli il denaro dopo essere uscita dalla studio e averlo raggiunto a passo veloce.
Ha già fatto abbastanza per me senza esserne obbligato ma comunque non li prende,se li lascia infilare nella tasca posteriore dei jeans poi mi prende la mano e la incrocia con la sua.
Prima di tornare al palazzo ci fermiamo ad un supermercato, ha detto che vuole sorprendermi e cucinare lui per me questa sera. Discutiamo perché vuole che resti in macchina ma io ovviamente mi oppongo non sarà di certo questo a causarmi dei problemi, prendo il carrello e lo seguo per le varie file poi mi viene una di quelle voglie inarrestabili di biscotti con gocce di cioccolato così mi allontano e mi dirigo nel giusto scompartimento.
Che fortuna,ne è rimasta solo una scatola così la sfilo ritrovandomi una faccia buffa di Damian, salto dallo spavento poi scoppio a ridere seguita dalla sua sonora risata.
"Che stupido, mi hai fatto prendere un colpo" pronuncio continuando a ridere.
Una ragazza che ha assistito a tutta la scena si sta trattenendo dal ridere e timida si allontana.
"Aspettami lì" dice lui passando nella mia fila con il carrello pieno di scatole di quei biscotti, non voglio crederci.
Damian non riesce a smettere di ridere.
È proprio bello.
"Ma come facevi a saperlo?" Chiedo incredula.
"Ti ho visto mangiarli un giorno e quando ti sei allontanata dirigendoti verso lo scompartimento dei biscotti e delle paste ho immaginato" dice lui dopo essersi ripreso.
"Non ci posso credere" dico ridendo mentre mi avvicino.
Le nostre labbra si sfiorano e quando sta per stamparmi un bacio mi allontano facendogli la lingua per poi voltarmi e dirigermi a prendere latte.
"Me lo sono meritato" dice prendendomi per i fianchi e voltandomi verso di lui, poi con movimento veloce mi posa nel buco dello scaffale svuotato e mi da un bacio.
Gioca con il mio labbro dandogli piccoli morsi,mi stanco e con le gambe che attorciglio attorno alla sua vita lo tiro più vicino a me,senza preoccuparmi della gente lo bacio appassionatamente.
"Sbrighiamoci, andiamo a casa" dice lui sistemandosi i pantaloni provocandomi un sorriso malizioso.
Trasportandomi con il carrello finiamo di prendere tutto l'occorrente poi andiamo in macchina e veloci arriviamo a casa.
Ad attenderci alla porta c'è George con due valige, la mia e quella di Damian.
Ce ne andiamo?!
La mamma di Damian ci viene in contro a passo veloce mostrandosi dispiaciuta.
"Cara stai bene ?" Mi chiede sembrando sincera.
"Ora si" risponde di fredda Damian al posto mio.
"Stiamo andando via" continua lui mentre cammina lasciandomi da sola con lei.
"Ma come, di già ?" Chiede lei stupita.
Per fortuna si.
"Nataly, mi dispiace per come mi sono comportata con te ieri" dice cambiando discorso, non glie ne importa nemmeno un po'.
"Non si preoccupi" accenno un finto sorriso.
"Ci accomodiamo nel grande salone, vorrei parlarti" dice lei pacata.
Annuisco seguendola a passo lento.
Ci sediamo sul divano e la padrona di casa fa un cenno alla cameriera che di corsa porta un set completo da tè molto elegante e raffinato proprio come lei.
In questo momento mi sembra di essere catapultata in una di quelle scene dei film in cui si tenta di avvelenare il nemico, ho quasi paura a berlo.
"Sai, sono contenta di vedere Damian felice,è passato così tanto tempo dall'ultima volta che se ne è andato e piu rivisto, purtroppo ha vissuto un infanzia, complicata, ora deve anche occuparsi di Noah e..."
"Ho conosciuto Noah, abbiamo legato fin da subito" intervengo.
So cosa sta per dirmi, Damian non può avere altre preoccupazioni ed io, soprattutto in questo momento, sono una grossa complicazione.
"Ah quindi lo sai" pronuncia lei perdendosi per un attimo nei suoi pensieri.
"E come l'hai presa?" Chiede curiosa.
Come avrei dovuta prenderla?!
Notando il mio sguardo confuso cambia discorso.
"Sei incinta?" Mi chiede.
Ok, questa conversazione mi sta mettendo un po' a disagio.
"Si, non è di Damian" metto subito le cose in chiaro e lei si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.
"Spero che tu non faccia il mio stesso errore, ho sbagliato in passato, so di non essere stata una brava madre e se potessi tornare indietro" dice lei con voce incrinata.
"Cambierei tutto ma siccome questo non è possibile posso solo impedirgli di rovinarsi la vita con una sguattera come te" continua con sguardo cattivo.
Non so come comportarmi ne cosa dire, so solo che in questo momento ho paura, una paura tremenda.
"Ugo" urla lei facendomi saltare dallo spavento prima di terrorizzarmi completamente con la vista di quell'uomo.
Che diavolo sta succedendo.
"Portala via" dice lei alzandosi ed uscendo dalla stanza.

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora