Capitolo 45 ☺️

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"Figliolo" dice il signore facendogli segno di raggiungerli.
Lui fingendosi felice esegue il comando continuando ad evitare il mio sguardo e lasciandomi sola.
Inizio ad essere stanca, nessuno mi sta trattenendo, nessuno mi sta obbligando a rimanere qui e la corda si sta per spezzare.
"A soli 23 anni Damian diventerà capo della nostra azienda ed io sono molto fiero di lui" pronuncia mentre la folla applaude e il padre ed il figlio si stringono la mano.
"Cosa ci fa tutta sola questa signorina?"
Spaventata dalla domanda inaspettata mi volto di scatto.
"Scusa non volevo spaventarti" continua ridendo.
Mi limito ad osservarlo disinteressata e poi mi volto verso la commedia che ho davanti e finalmente ci guardiamo, subito lascia il palco e si dirige nella mia direzione.
"Adam, che sorpresa"
Sono amici?
"Fratello, come sarei potuto mancare" dice lui abbracciandolo.
"Lei deve essere la tua ragazza, non mi ha degnato di uno sguardo o almeno che tu non sia beh, gay, mi sembra troppo strano" scherza il tipo dall'aria di uno troppo ricco e sicuro di se.
"Mm no non sono la sua ragazza, non sono nessuno e infatti me ne sto andando, ci vediamo" dico sollevando il vestito per camminare più velocemente.
Sento a mala pena Damian in lontananza dire al ragazzo di aspettare un attimo per poi sentire la sua pelle, mi ha preso per i fianchi e mi ha tirato verso di se.
Sento il suo respiro affannato sul mio collo e il suo cuore battere così forte contro la mia schiena da sovrastare la musica diffusa nella sala provocandomi un fremito.
"Damian lasciami andare" quasi lo supplico.
Non c'è la faccio più e il bambino che tengo in grembo non può percepire tutta questa agitazione, in questo periodo della mia vita avevo solo bisogno di tranquillità ma mi caccio sempre dentro rapporti troppo complicati e non riesco anzi non voglio più starci dietro.
Mi volta ritrovandoci troppo vicini per essere un niente totale.
"Non voglio appesantirti con i miei demoni" pronuncia lui guardandomi dritto negli occhi.
"Lascia che sia io a decidere" sussurro.
Sono sicura che sta esagerando ad utilizzare questo termine, ognuno ha un passato, ognuno ha fatto degli errori. D'istinto mi abbraccia lasciandomi spiazzata che anche se avrei voluto abbracciarlo rimango impalata.
"La festa è quasi finita, ti accompagno nella tua camera" dice allontanandosi dal mio corpo per poi posare un braccio attorno alla mia vita e iniziare a camminare.
Forse ha cambiato idea e non vuole aspettare che io dimentichi Dylan, cavolo era ora.
Una volta arrivati alla porta della stanza da gentiluomo mi fa entrare per prima, prende un accappatoio e degli asciugami e li posa sul letto matrimoniale.
"Se ti vuoi fare una doccia prima di andare a dormire hai tutto l'occorrente, ho già fatto portare qui i tuoi bagagli e ho fatto sistemare i tuoi vestiti negli armadi, ci fermeremo per un po' di giorni, se hai bisogno di qualcosa non preoccuparti a suonare il campanellino che ho fatto mettere sul tuo comodino" dice guardandosi intorno.
Annuisco.
"Potresti?" Chiedo stuzzicandolo indicando la cerniera posteriore del vestito.
"Certo" risponde imbarazzato.
Lentamente tira la cerniera gustandosi con lo sguardo la pelle nuda del mio corpo, riesco a vederlo dall'enorme specchio dorato che ho difronte.
"Allora,buonanotte" mi saluta posando le sue labbra sulla mia guancia.
"Buonanotte" gli sorrido.
A quanto pare mi stavo sbagliando, vado a farmi una doccia che è meglio.

Probabilmente è l'una di notte ed io sono ancora sotto la doccia con l'acqua calda che scorre veloce sul mio corpo lasciandomi tante e piccole coccioline che quando arrivano sul mio ventre cadono veloci, si è formato un lieve rigonfiamento forse sono già di due mesi emmezzo,non vedo l'ora di vederti sullo schermo del nostro dottore per la prima volta piccolino.
Sento bussare alla porta così veloce esco dalla doccia, infilo l'accappatoio,copro i capelli in un asciugamano e vado ad aprire.
Nessuno dei due pronuncia parola, mi osserva dalla testa ai piedi e d'istinto mi copro la gamba che era rimasta leggermente scoperta. Probabilmente non riusciva a dormire, sta ancora indossando il completo ed è così sexy quando è agitato e non sa che fare e cosa dire.
"Posso entrare?" Chiede timido arrossendo.
Sta pensando a quello che sto pensando io? Ditemi di sì.
"Certo" rispondo sorridendogli e spostandomi per farlo entrare.
"Io...io non so co..." lo interrompo con un bacio.
Non c'è la facevo più.
Mi bacia appassionatamente muovendoci indietro in direzione del letto e continuando ad assaporarci ci sdraiamo. Si sfila la giacca senza staccarsi da me, inizio a sbottonargli la camicia per poi togliergliela assistendo alla vista di un corpo che poche volte ho visto.
Non so se per imbarazzo o per rispetto ma si limita a rimuovere solo l'asciugamano che racchiudeva i capelli che ancora bagnati sono giusto un po' ondulati.
Mi guarda come per chiedermi il permesso, ed io per fargli capire le mie intenzioni gli slaccio la cintura, a quel punto riprende a baciarmi e lentamente disfa il nodo dell'accappatoio, accarezza e bacia ogni singolo angolo del mio corpo iniziando dalle gambe passando a dare un bacio ad una e poi all'altra fino ad arrivare a quel punto provandomi un gemito, prosegue sulla pancia che accarezza dolcemente, lo prendo per i capelli portandolo sulla mia bocca per stampargli un bacio, subito dopo morde il mio labbro inferiore mentre con le sue mani delicate mi tocca le gambe che impazienti torturano il letto.
"Non riuscivo a dormire, non facevo altro che pensare al tuo corpo nudo sopra il mio" dice lui ansimando.
"Mi chiedevo quando ti saresti fatto avanti, non sono riuscita a trattenermi, scusami" pronuncio a fatica.
Non vorrei che domani si pentisse di tutto, l'ho provocato con la scena del vestito,perché mi dispiacerebbe, tanto.
"Non preoccuparti" dice lui come se mi avesse letto nel pensiero prima di togliersi i pantaloni e i boxer Calvin Klein mostrandosi finalmente nudo.
"Ti desidero da così tanto tempo Nataly che... non puoi nemmeno immaginare" continua ansimando una volta essere tornato sopra il mio corpo, mi bacia con passione, ne è passato di tempo da quel bacio fatale.

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora