Baby, I'm dancing in the dark with you between my arms, barefoot on the grass, listening to our favourite song, when you said you looked a mess, I whispered underneath my breathe, but you heard it, darling you look perfect tonight.
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-20 to Christmas It hurts to love you, but I still love you, it's just the way I feel, and I'd be lying if I kept hiding the fact that I can't deal I've dying for something real.
2.619 note ▶ 💬 🔁 ❤
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- Allora, ho capito bene, sei davvero andato a prendere una cioccolata calda con Chloe, e non hai insistito per offrirle? Ma sei bacato di mente!? - mi rimproverò Froy, inchiodando bruscamente l'auto ad un semaforo rosso. Annuii distratto, con gli occhi che vagavano fra la gente che camminava sul marciapiede a lato della strada. Per qualche strana motivazione, la speranza di vedere i dolci lineamenti di Chloe fra la folla, si insinuava rapidamente nella mia testa. Cercavo qualcosa di lei in tutti coloro che incontravo, e la cosa mi spaventava assai. - No amico no! Cazzo! Così non va! - scosse la testa bofonchiando qualcosa che assomigliava a "Perchè ho un migliore amico incapace e stupido!?". Lo ignorai, prendendo il mio cellulare e controllai annoiato i messaggi che mi erano arrivati da mia madre e da alcuni amici. - È Chloe!? - esordì malizioso Froy, dando una sbirciata al mio cellulare. - No. - risposi secco, bloccando lo schermo. - Ti prego Jack, dimmi che stai scherzando... Non ti sei fatto dare il suo numero? - esclamò incredulo, sbarrando gli occhi. Froy sospirò e capì che non avevo per niente voglia di parlare, così accese la radio. Dopo aver armeggiato per alcuni secondi con il pulsante alla ricerca della stazione giusta, si fermò quando l'allegro e famoso motivetto di All I want for Christmas is you risuonò nell'abitacolo.
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- Due cioccolate calde per favore. - ordinò sorridente Chloe alla barista che dopo alcuni minuti ci portò due tazze fumanti al tavolino in cui ci eravamo seduti. - Miseriaccia! Scotta! - strillai con la gola che ardeva. Chloe trattenne una risata, arricciando il naso in un espressione tenera e dolce. - Sei così adorabile quando imprechi. - scherzò e le mie goti assunsero il colore del vestito di Babbo Natale. - E tu quando sorridi. - sussurrai soffiando per raffreddare più velocemente la cioccolata. - Come? -, - Uhm non ho detto niente. - mi affrettai a rimediare sollevato e al contempo deluso per il fatto che non avesse udito le mie parole. Chloe spostò lo sguardo, osservando annoiata la gente che passava frettolosa davanti al bar, sorseggiando la cioccolata calda. - Così spacci meth! Che cattivo ragazzo! - affermò, alludendo alla mia felpa di Breaking Bad. - Hai proprio ragione, ma devi sapere che la mia meth è più pura di quella di Walt e Jesse! -. Ridemmo insieme di gusto, scambiando battute e opinioni sugli episodi della serie TV. - Ti prego dimmi che odi anche tu Skyler. - esclamò, fingendo un'espressione disgustata. - Noo! Come fai ad odiarla!? È il mio personaggio preferito! È così dolce e comprensiva nei confronti di Walt. Per non parlare della riconoscenza che gli ha dimostrato dopo tutti i sacrifici che il povero Walt ha fatto! - ironizzai facendola ridere, e ciò mi riempì d'orgoglio. - Hai perfettamente ragione! -, - P-papà, stasera esco con Louis. - imitai Walter Jr. Chloe rise fino alle lacrime, pregandomi di smettere di imitare i protagonisti, ma vederla sorridere mi metteva di buon umore e rendeva felice anche me. Le lancette dell'orologio appeso al muro ruotarono velocemente e in un batter di ciglia, tra risate e battute, arrivarono le 6pm. - T-ti andrebbe di rivederci uno dei prossimi giorni? - proposi facendo schioccare le dita per il nervoso. - Si, perchè no. Sai dove trovarmi. - esclamò briosa Chloe, raccogliendo la sua borsa e indossando il cappotto. - Ti accompagno a casa, se ti va, voglio dire... -. - Sei molto gentile Jack, davvero, ma è venuto a prendermi il mio ragazzo. Grazie per la disponibilità. - si scusò avviandosi verso l'uscita. - Oh okay, nessun problema. Ci vediamo. - la salutai frettoloso. - Ci vediamo. - affermò di rimando, allontanandosi verso il parcheggio. - Merda! Perché!? Perché!? Perché!? - imprecai sottovoce uscendo dal centro commerciale e incamminandomi verso la fermata dell'autobus. Il mio cellulare vibrò con insistenza e maledissi Froy per aver insistito tanto per farmi uscire con una ragazza che era già fidanzata. Rifiutai la chiamata di Froy e corsi per non perdere l'autobus, in quel momento il mio amico era l'ultima persona che volevo vedere.
