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Chloesblog

- 15 to Christmas With every word that I willwrite this poem will getshorter and beforeit ends I have tolet you knowI loveyou

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- 15 to Christmas
With every word that I will
write this poem will get
shorter and before
it ends I have to
let you know
I love
you.

3.369 note ▶ 💬 🔁 ❤

~🎄~

Mi svegliai con il dolce profumo di pancake aleggiare nella stanza. Mi rigirai sul letto, senza rendermi conto di essere già vicino al bordo, così caddi rumorosamente a terra.
- Auch! - mi lamentai massaggiandomi la nuca. Aprii gli occhi, venendo accecato dalla luce del lampadario, che evidentemente avevo lasciato accesa. Mi guardai attorno sbattendo le palpebre e stiracchiando i muscoli. "E da dove cavolo è entrato questo gatto!? " mi domandai osservando accigliato un batuffolo nero avvicinarsi curioso a me.
- Tutto bene Jack? - ridacchiò Chloe dietro di me con voce assonnata.
- Ma? - la squadrai, indossava un pigiama rosso con motivi natalizi e aveva raccolto i suoi lunghi capelli in una crocchia spettinata. Pure appena alzata dal letto era attraente e stupenda. - Che ci faccio qui? Che ore sono? -. - Calma, calma ragazzo! Sono le 9.30, tranquillo è domenica. E riguardo alla prima domanda, non ricordi nulla? -. Scossi la testa imbarazzato, che diamine era successo il giorno prima?
Andai in panico, spremendomi le meningi per provare a ricordare quanto poteva essere accaduto.
Chloe accennò un sorriso e si sedette sul divano appoggiando i due piatti con i pancake sopra al tavolino davanti al divano.
- Ieri pomeriggio, dopo la rissa con Trent, hai chiamato la polizia per denunciarlo e appena la chiamata è terminata, sei svenuto. Io me ne stavo andando, ma sono tornata indietro per aiutarti. Ho richiamato Luke ed è venuto a prenderci. Volevamo portarti al pronto soccorso, ma ti sei risvegliato durante il tragitto, non te lo ricordi? - Alzai le spalle in segno di negazione, - Ti ho accompagnato fin qui, perchè non ricordavi la via di casa tua. Sanguinavi ancora, così ti ho medicato e ti sei addormentato. - continuò mangiando un pezzo di pancake ed invitandomi a fare altrettanto. - Non volevo svegliarti, eri così tenero mentre dormivi. E sei la prima persona che conosco a non russare... - scherzò, e le mie goti si colorarono di rosso. - Ma chi era quel Brett? - domandai confuso, - Trent? Non ha importanza, ora è tutto ok. - mi rassicurò. - Chloe, davvero, sono preoccupato per te, non voglio che la prossima volta ferisca te. -, - Non è più un problema ora Jack. Trent non potrà più farmi del male. -. - Grazie per l'ospitalità. E anche per i pancake. - cambiai argomento per alleviare la tensione. - Figurati. A dir la verità avevo paura che quando ti saresti svegliato te ne saresti andato senza rivolgermi la parola per la rabbia. - confessò, - Perchè avrei dovuto arrabbiarmi? - replicai perplesso, - Ieri mi sono comportata un po' male con te. E non era mia intenzione, mi dispiace Jack. - si scusò abbassando lo sguardo. - Hey, tranquilla! Non c'è alcun problema... - le alzai il mento con delicatezza, come se fosse una bambola di porcellana.
- Piuttosto, mi dispiace di aver scombinato i tuoi piani per oggi, sarà ora che vado. - mi alzai prendendo la mia giacca, appoggiata allo schienale del divano in pelle. - No aspetta Jack! Voglio dire, non ho programmi per oggi, se ti va puoi restare... avevo intenzione di fare l'albero... -
Rimasi intontito di fronte alla sua proposta, ero sempre stato io a fare il primo passo, insomma a cercare di passare del tempo con lei, e il fatto che sta volta i ruoli si erano invertiti mi lasciò spiazzato. - Uh si volentieri. - acconsentii cercando di nascondere l'entusiasmo.
- Perfetto, vado a vestirmi. Se vuoi, mentre aspetti, accendi pure la TV. - ammiccò scomparendo in bagno, dove rimase per una mezz'ora abbondante.
Nel frattempo curiosai qua e la, fra i libri disposti ordinatamente nella libreria e le foto appese sulle pareti.
Il rosa e tutti i toni pastello regnavano nel piccolo appartamento che Chloe condivideva con Alexia, da quando si erano trasferite dall'Oregon per frequentare l'università a Chicago.
-

Eccomi, sono pronta. Andiamo! - fece capolino dalla sua camera, - Andiamo dove? -, - A comprare l'albero di Natale e le decorazioni, no? - esclamò con ovvietà. - Oh si si certo, e come ci andiamo? -, - Possiamo passare da te, non hai la macchina? -. Annuii e ci avviammo verso la fermata dell'autobus.

- Eccoci, siamo arrivati. -, - Wow! Mi piace un sacco casa tua. - si complimentò lei, entrando in soggiorno. - Prima porta a sinistra, aspettami lì. -.
Salii in velocità le scale per salutare i miei, ma constatai che erano usciti tutti, così tornai da Chloe e quando i fanali della mia Cadillac lampeggiarono nella stanza, la bocca della ragazza si aprì in un'espressione di stupore. - Beh, che aspetti? Sali! - la incitai, inserendo le chiavi sul cruscotto. - No, è che wow... adoro la tua macchina! -, - Già, la adoro anche io... - ammirai fiero il mio gioiellino. - Tutti uguali siete voi ragazzi... - sospirò lanciando un'occhiata alla mia moto parcheggiata vicino al banco di lavoro con alcuni miei attrezzi lasciati sparsi. - Si, anche quella è la mia piccola. -. Lei alzò gli occhi al cielo, e trattenni una risata. Era davvero tenera quando fingeva di essere arrabbiata. - È una HM crm 2 tempi. Disco 260 davanti e 220 dietro, trasmissione a 6 marce, carburatore dell'orto 28, blocco motore rotax 122. In elettronica lascia un po' a desiderare, ma è una moto spettacolare, davvero. - spiegai entusiasta uscendo dal vialetto di casa. - Oh, si immagino. Davvero fenomenale, sai una cosa? Mi hai quasi convinto a comprarla, ma che dico... la scriverò nella letterina per Babbo Natale. - ironizzò lei incrociando le braccia. - Ha ha ha. Che simpatica. - finsi una risata, - Voi ragazzi siete tutti uguali, pensate solo alla macchine o alle moto, e se non sono i motori è il football o il baseball! - sbuffò scocciata.

- Che ne dici di questo? È dell'altezza che vuoi tu, no? - indicai uno dei tanti alberi di Natale in vendita, - No è troppo... è troppo verde... - lo scartò guardandosi attorno. - Troppo verde, giusto. - ripetei ridendo. Mi lanciò uno sguardo truce, alimentando le mie risate. - Uno bianco allora? Così non puoi dire che è troppo verde... -, - No! No! Deve essere verde! Ma non troppo verde! -. Annuii, roteando gli occhi. Avevamo girato tutto il magazzino almeno dieci volte, e Chloe non riusciva a trovare l'albero "adatto". A mio parere erano tutti uguali, ma non avevo intenzione di contraddirla. - Però ad Alexia potrebbe piacere bianco con le palline rosa... - riflettè, - No, no meglio di no. Ho scelto! Prendo questo! - esclamò avvicinandosi all'albero prescelto. - Sbaglio, o era quello troppo verde... - l'apostrofai e lei mi fece la linguaccia ridacchiando. - Perfetto, andiamo a pagare allora. -, - Mancano le decorazioni cretino! - mi richiamò avviandosi verso il reparto dedicato.
- Secondo te, è meglio palline rosse e nastri oro, o palline oro con festoni rossi? - mi chiese prendendo in mano i due tipi di decorazioni. - Io farei palline rosse e festoni oro. Però potresti prendere anche una scatola di palline oro. - le consigliai sbadigliando. - Si hai ragione, ottimo. Abbiamo finito. Andiamo! - disse sbrigativa afferrando un paio di scatole con le palline natalizie e mettendole nel carrello.
Pagammo in velocità e dopo aver caricato l'albero in macchina, partimmo verso l'appartamento di Chloe cantando a gran voce canzoni natalizie e improvvisando anche dei balletti.

- Wow! È stupendo, Jack! - esclamò meravigliata Chloe appendendo l'ultima pallina all'albero. - Batti il cinque! - strillò estasiata. - Non ancora! Manca la punta in cima! - constatai alzando la ragazza e caricandola sulle mie spalle, perchè raggiungesse la punta dell'albero. - Ora è finito! - concluse lei osservando fiera il frutto di un pomeriggio di "lavoro". - È l'albero di Natale più bello che io abbia mai fatto. - decretò una volta che scese dalle mie spalle e i suoi piedi ritoccarono terra.
- Merito del mio zampino, ovviamente. - scherzai spegnendo la luce per poter ammirare l'albero illuminato dalle luminarie. - Ci guardiamo un film? - propose Chloe spostandosi in cucina. Annuii con gli occhi che brillavano, - Preparo la cioccolata calda, ti va? Intanto scegli il film, sono nella mensola vicino alla televisione. - indicò.
Tornò in soggiorno alcuni minuti dopo, con due tazze fumanti di cioccolata e ci accomodammo in divano, avvolti dal morbido calore del plaid. Premetti play, e le prime battute di Christmas Carol, rievocarono in me tutti i ricordi d'infanzia.
- Te l'ho già detto che è il mio film natalizio preferito? - sorrise Chloe, - Forse. Ma guarda un po' che coincidenza, è anche il mio. -.
Chloe azzerò la distanza che ci separava, accoccolandosi a me, cingendomi il ventre con il braccio e appoggiando la sua testa sul mio petto. La strinsi più forte a me, con il cuore a mille che pulsava in gola e le stampai un tenero bacio tra i capelli.
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Buona domenica🎅

Non ci credo che domani è già lunedì, uff😭😫

Anyway ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia💕

Da me sta nevicando, e sono troppo felice❄

A domani💘

Christmas LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora