22🎅

38 5 0
                                    

~🎄~

Chloesblog

- 3 to Christmas We loved with a love that was more than love

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

- 3 to Christmas
We loved with a love that was more than love. 

3.173 note                          ▶   💬   🔁  ❤

~🎄~

- Buongiorno tesoruccio. -, - Levati Froy, lasciami dormire. - brontolai avvolgendomi nel piumone. - Come non mi vuoi? Mi tradisci? Eh mi stai tradendo? -, - Torna a dormire che è presto. -, - Jack, sono le 8.30, è anche tardi. Prima partiamo prima torniamo a casa... forza alzati. - esclamò lanciandomi la mia felpa e i miei jeans che avevo lasciato sul pavimento la sera precedente. Di malumore abbandonai il caldo del letto e mi vestii a rilento. - Sei un bradipo! Sbrigati, ho fame! -, - Un attimo, arrivo, intanto esci dalla finestra. - lo calmai afferrando il mio borsone e avviandomi verso l'ingresso del motel per riconsegnare le chiavi.
- Finalmente, stavo cominciando a preoccuparmi! -, - Pensa a cosa vuoi mangiare piuttosto. - esclamai dando un'occhiata al misero menù del bar. Ordinammo due semplici cappuccini e due muffin, premurandoci di fare scorta di snack e bibite per il viaggio.
- Pronto a partire? Hai bisogno di altro non so... -, - No Froy, parti... - sbuffai crollando sul sedile assonnato. - No, non dormire anche sta volta. - implorò accendendo la radio in una stazione che trasmetteva musica rock. - Tranquillo, con questo baccano non dormo. - roteai gli occhi infastidito e è il mio amico sorrise compiaciuto.
- Mi dirai mai dove stiamo andando? - domandai alzando gli occhi al cielo, - No, posso dirti soltanto che non manca molto, controlla sul cellulare quanto manca a... aspetta non ricordo l'indirizzo, guarda sul mio cellulare dovrebbe essere salvato nelle note. - affermò porgendomi il suo telefono. - Un canile Froy? - lui scrollò le spalle e sospirai. - Perché non volevi dirmelo prima? Non mi sembra un gran segreto... -, - Se te lo avessi detto ieri, saresti venuto? - ribattè già sapendo la mia risposta negativa.
Dopo una mezz'oretta di strada arrivammo al canile, un triste edificio grigio con una misera insegna luminosa guasta. A dispetto di quel posto cupo e desolato, ci accolse una simpatica ragazza con un sorriso da un orecchio all'altro. - Ciao, io sono Madeline, voi dovete essere Froy e... - si presentò stringendoci amichevolmente la mano, - Jack, piacere. -. Lei sorrise allegra e ci accompagnò sul retro.
Era pieno zeppo di cani di ogni razza e taglia, da piccoli meticci a Labrador e Terranova. - Immagino cerchiate un cucciolo... - Froy annuì e Madeline si diresse rapida verso uno dei recinti in cui cinque piccoli cuccioli dormivano quieti. - Questa è l'ultima cucciolata, sono i cani più tranquilli e amorevoli che abbia mai visto. - aggiunse. - Jack, tu quale prenderesti? - chiese il mio amico. Mi soffermai alcuni istanti ad osservare ciascuno di quei cuccioli, incapace di sceglierne uno. - Sono tutti teneri e adorabili... non saprei, decidi tu Froy. - dissi più indeciso che mai. - Però credo prenderei quello bianco laggiù sembra così solo in mezzo agli altri, ma è quello che mi sembra più giocherellone! -, - Perfetto! Deciso, prendiamo quello! - esclamò euforico Froy e Madeline ci condusse in ufficio per firmare alcune carte. - Chi è il proprietario? -, - Jack Harrison. - Guardai torvo Froy che scrollò le spalle promettendo di darmi una spiegazione.
Poco più tardi eravamo nuovamente in auto,  diretti verso casa con un tenero cagnolino a bordo. - Quindi? -, - Non è per me il cane, nemmeno per te. Il futuro proprietario è un segreto, lo scoprirai domani. Ti dispiace tenerlo tu? -. Sbuffai acconsentendo.
- Accosta, credo che debba fare i suoi bisogni. - lo informai dopo un'oretta.
Froy parcheggiò l'auto vicino ad un mucchio di sterpaglie e altre piante che costeggiavano la strada. - Vai tu. - gli dissi continuando a guardare annoiato i post su Instagram. - No, teoricamente è tuo il cane. -, - Non ho chiesto io di prenderlo, mi hai trascinato tu qui... - replicai. Froy scese dall'auto scocciato e aprì il bagagliaio facendo uscire il cagnolino che corse in mezzo alle piante. - Avanti piccolo, muoviti a fare quello che devi fare... - sentii urlare Froy e risi sotto ai baffi. - No, no non andare di là, forza sali in auto. Merda, non scappare, cazzo Jack! Vieni a darmi una mano! - strillò seguendo il cucciolo che correva divertito nel campo adiacente la strada. Ridendo a crepapelle scesi dall'auto e aiutai il mio amico a prendere il cagnolino sotto gli sguardi curiosi dei passanti. Quando finalmente riuscii ad acciuffarlo, ci sbrigammo a caricarlo in auto e ripartimmo verso casa.
- Non credo di aver mai corso così tanto. - brontolò Froy per tutto il tragitto. - Andiamo, ti sei divertito, insomma voleva soltanto giocare un po'. -

- Ora tu stai buono, tranquillo in silenzio fino a quando non torno in camera, okay piccolo? - il cane mi guardò inclinando la testa. Alzai gli occhi al cielo e uscii dalla camera dirigendomi in bagno per fare una rilassante doccia calda. - Jack, sei tu? - urlò mia madre dalla cucina, - Si sono a casa! -, - Ti sei divertito da Froy? Avete finito il lavoro? -, - Si è tutto okay. -. Appena chiusi la porta dietro di me, il cane abbaiò facendomi perdere almeno dieci anni di vita. - Cos'è stato Jack? - mia madre si precipitò al piano superiore. - Niente... ehm... era il telefono. - improvvisai uscendo in corridoio, e lei dove aver dato una sbirciata furtiva dietro le mie spalle, tornò in cucina irrequieta.
Appena uscii dalla doccia, mi catapultai in camera ancora in accappatoio, e quando aprii la porta, trovai l'intera stanza a soqquadro e del cagnolino non c'era traccia. - Oh porca miseria... - squadrai allibito il disordine che in neppure un quarto d'ora il cane era riuscito a creare. Mi vestii in fretta e cominciai a cercarlo in tutta la stanza, guardando sotto al letto e sotto la scrivania, fra le pile di vestiti e altri oggetti a terra ma del cane non c'era nemmeno l'ombra. Nel profondo del cuore sperai che abbaiasse, ma non ce ne fu bisogno. Un continuo e inquietante graffiare provenire dall'armadio, poteva significare soltanto una cosa. - Ma come diamine sei finito qui dentro. -esclamai aprendo l'anta armadio e presto il cane uscì correndo per tutta la stanza. - Buh! - urlò mia sorella minore sbucando dall'armadio, - Allie, che ci fai qui!? - le domandai confuso, - Ho sentito qualcuno che sembrava piangere così sono venuta a vedere e ho trovato DeeDee che voleva giocare. - disse farfugliando, - DeeDee? -, - Si l'ho chiamato così, non ti piace? - si rattristò, - No, mi piace... DeeDee. - la presi in braccio mettendola a testa in giù e lei si dimenò ridendo. - Sai mantenere un segreto, Allie? -, la piccola annuì portandosi l'indice della mano destra davanti la bocca, - Allora non devi dire a mamma o a papà che DeeDee è qui? Intesi? È il nostro segreto va bene? -, - E perché? -, - Perchè è un segreto, e i segreti non si possono dire, giusto? -. Allie sorrise e tornò a coccolare DeeDee che finalmente si era assopito.
- Se vuoi puoi giocarci assieme un altro po', mentre riordino. - Allie sorrise da un orecchio all'altro, mostrando i dentini da latte e senza farselo ripetere due volte, tornò a giocare con DeeDee.

Christmas LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora