#12 Veleno d'akuma

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CHAT NOIR

Mi sveglio di soprassalto, la mia mano è ancora in quella di Ladybug. Guardo il suo petto. Si alza e si abbassa, facendo fatica ma lo fa. Era solo un brutto sogno. Solamente un brutto sogno. Mi porto la sua mano alle labbra e la bacio. A prima vista sembra che stia dormendo ma se osservi con più attenzione si vede che il petto le si alza in modo irregolare e che l'aria fa fatica a passare per la gola.
Perso nei miei pensieri non mi accorgo che Maestro Fu è entrato nella stanza fino a quando non mi mette una mano sulla spalla.
- Che cosa succede? - chiedo io. Nonostante abbia dormito mi sento sfinito. Come se non riposarsi da giorni. Fu si era offerto di darmi il cambio per restare con la mia metà per fare un pisolino ma anche se mi aveva promesso di svegliarmi se ci fosse stato un qualche miglioramento mi ero rifiutato. Non avrei mai lasciato M'lady da sola e soprattutto io non potevo stare senza di lei.
- Dobbiamo parlare delle sue condizioni - mi dice con tono pacato e dopo una grande pausa continua - Come sai non sono delle migliori... il punto è che il veleno di akuma agisce in fretta e anche se non è arrivato al cuore ha fatto comunque molti danni. Ladybug è molto forte, ma come hai visto pure tu anche Papillon lo sta diventando. Il punto è questo cercherò di dirtelo senza girarci troppo intorno. Se non si sveglierà entro 6 ore non lo farà mai più -
Non può essere vero che Maestro Fu ha detto quello che ho sentito. Sei ore?!? È in questo stato da quasi ventiquattro ore senza che ci sia stato un più piccolo risultato, come potrebbe fare a rimettersi in sesto in così poco tempo. Ho voglia di piangere, ma sono troppo stanco per farlo. Ho versato più lacrime nelle ultime ore che in tutto il resto della mia vita. Mi sento fragile, come se mi avessero portato via una parte di me che rischia di non tornare mai più.
- Non esiste un qualche antidoto? -
C'è un attimo di silenzio - In realtà un antidoto ci sarebbe... - dentro di me si riaccende un briciolo di speranza - però è molto rischioso -
- Farei di tutto per lei -
- Di questo non ho alcun dubbio il punto è che tu hai un dovere, salvare Parigi. E se non riuscissi nell'impresa questa città rimarrebbe senza supereroi e a quel punto Papillon regnerebbe come un dittatore senza pietà -
- Sono pronto a correre il rischio: costi quel che costi io troverò quell'antidoto e salverò Ladybug -
- Io non posso impedirti di farlo, però ti chiedo di pensarci bene prima di fare scelte di cui potresti pentirti -
Sono sicuro della mia scelta, non posso perderla
- Costi quel che costi io salverò Ladubug -

Marinette, un cuore in mille pezzi || MIRACOLOUS ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora