BOOM!!!
Cado a terra...fatico a respirare. Sento dei passi, come se qualcuno stesse venendo verso di me, poi sento la voce di un uomo che mi parla...non capisco quello che dice.
-Hei signorina,si sente bene?!!...La prego, si riprenda...Non si muova,chiamo un'ambulanza!!-
=Pronto??=
=Salve,ci dica, qual'è il suo
problema?==Una ragazza, mi è saltata davanti all'auto e ora è stesa sulla strada, ma non dice niente...=
=Qual'è la strada?=
=La Strada principale dopo la Eouter Strat. La prego di fare in fretta!!=.
=Non si preoccupi, ho già mandato un'ambulanza. Arriveranno da lei tra pochi minuti, nel frattempo non sposti la ragazza.=
=Ok. Faccio quello che mi dice.=
Passano dieci minuti che sembrano infiniti, dopodiché riesco a sentire le sirene dell'ambulanza.
La persona, che penso prima mi stava soccorrendo, sta parlando con i medici dell'ambulanza. Non riesco a capire cosa si stiano dicendo, non riesco a parlare e nemmeno a capire cosa mi sia successo.Mi risveglio in ospedale... con lo sguardo mi guardo attorno e vedo che la televisione è accesa. L'unica cosa che riesco a sentire è che una ragazza di vent'anni, dopo tre settimane dall'incidente che aveva avuto, non si era ancora svegliata. Cerco di muovermi, ma niente. Provo a chiamare aiuto, ma non riesco a parlare... inizio a piangere e girando con cautela la testa riesco a vedere la mamma,Tyler e Taylor.
La mamma teneva la mano sul mio letto, così provai a toccarla. Non vuole svegliarsi, così ci riprovo nuovamente. Apre gli occhi e...
- Dottore!!Dottore!! Venga subito..-
Inizia a piangere, mi stringe forte la mano e mi da un bacio sulla fronte. Si svegliano anche Tyler e Taylor che scoppiano in lacrime. Quando il dottore entra in camera, mi sorride e poi chiama altri medici che penso si siano presi cura di me fino a quel momento.
Cerco di ricordarmi cosa possa essermi successo,ma niente. La mia mente è vuota. Dopo un'altra notte passata in ospedale, a guardare in giro per la stanza,mi dimetteronno e potevo di nuovo muovermi e parlare. Ero cosi felice di poter rivedere mamma,Tyler e Taylor, di vedere le case, la strada, i negozi, di sentire il profumo di un qualcosa che non era la stanza dell'ospedale e rivedere le persone che camminavano sui marciapiedi. La mamma anche se felice, sembra un po' frustrata... sarà per quello che mi è successo, ma io non ricordo nulla... Odio il fatto di non ricordare!!
Entrati in macchina allacciamo le cinture e partiamo. Accendo la radio per ascoltare della musica, dato che la strada fino a casa sarebbe stata lunga.-Mamma... tutto bene?!-
-Si, perché tesoro?-
-Posso farti una domanda ?-
-Parliamo quando arriviamo a casa,ok?.-
-Come vuoi...-
Arrivati a casa , io e mamma ci sediamo sul divano, e iniziamo a piangere e a parlare.
-Sai piccola,appena mi avevano riferito quello che ti era successo, sono crollata a terra e ho iniziato a pregare Dio perché non ti portasse via da me, perché avevi bisogno di continuare la scuola, laurearti, sposarti, creare la tua famiglia e infine viverti la vita. E così è stato... Dio ha risposto alla mia preghiera e infatti, eccoti qua con me.-