La grande porta si apre davanti a noi e Aaron mi rimette giù. Aaron entra per primo e poi io lo seguo. Davanti a noi, seduti attorno a un piccolo tavolino, ci sono un uomo e una donna. Aaron interrompe quel silenzio.
-Buona sera mamma e papà, lei è Evelyn... si fermerà da noi per questa sera.-
D'un tratto davanti alla mia faccia, ritrovo quella del padre di Aaron.
-E così, ci hai portato da mangiare eh??.-
Aaron mi prende per il braccio e mi tira verso di lui....
-Lei non è da mangiare padre! È già un vampiro.-
Nel frattempo suo padre, si era raddrizzato, incrociando le braccia.
-Ah... beh, allora, che posso dire... benvenuta in famiglia.-
Il mio sguardo era perso in quello del padre di Aaron... i suoi occhi mi mettevano paura... erano di colore nero e riuscivo amalapena a guardarlo. Risposi educatamente dopodiché mi fece accomodare accanto alla madre di Aaron.
Sua madre indossava un abito lungo, con una scollatura a forma di cuore, di colore rosso. Indossava delle scarpe nere con un tacco che a prima vista sembrava un tacco 12.
Al collo, aveva una collana tutta di diamanti e con un grande ciondolo in mezzo, che sembrava un orologio da tasca... sulle braccia poi, aveva tanti braccialetti dorati. I suoi capelli, invece, erano di colore nero e le arrivavano ai polpacci.
-Piacere,io sono Giulyet.-
-Il piacere è mio...-
Dico porgendole la mano.
Poi però, interviene suo marito.
-Allora, Evelyn, vuoi un bicchiere di sangue?!.-
Guardo Aaron e lui risponde di no al posto mio, poi prende la mia mano e salutando i suoi ci rechiamo verso quella che probabilmente deve essere camera sua.
Una volta entrati, Aaron si dirige verso l'armadio per cercare qualche vestito con il quale dormire.
La sua testa era pienamente scomparsa tra i vestiti.
-Scusa Aaron, dov'è il bagno?!.-
-La porta alla tua destra.-
-Grazie.-
-Figurati...-
Una volta aperta la porta, riuscì a vedere le scure mura del bagno. Non sapevo cosa aspettarmi sinceramente, e avevo paura che da un momento all'altro, qualcosa mi saltasse addosso. Mi faccio coraggio ed entro... con le dita cerco l'interruttore per accendere la luce, e infine lo trovo.
Dopo aver finito con il bagno rientro in camera, dove sul letto, Aaron mi aveva lasciato qualche vestito. Prendo una maglietta nera e un paio di pantaloni lunghi di colore bordò e rientro in bagno. Una volta cambiata ritorno in camera e siccome Aaron non c'è mi stendo sul letto. Dopo pochi minuti qualcuno bussa alla porta. Era Aaron.
-Avanti..-
dico mentre mi metto in posizione seduta sul letto.
-Evelyn, vieni ad aprire la porta.!!.-
-Oh.. arrivo.-
Salto giù dal letto e una volta aperta la porta mi ritrovo Aaron con in mano un vassoio pieno di cose squisite. A quel punto la mia faccia si illumina. Aaron entra e mette il vassoio sul letto. Mi siedo e inizio a mangiare insieme a lui.
-Aaron, come fai a sapere che mi piacciono tutte queste cose ??-
-Beh, semplice, in mensa le hai prese e quindi ho pensato ti piacessero.-
-... grazie.-
Dico dandogli un bacio sulla guancia.
Mi stendo sul letto e lui fa lo stesso. Ripensando a tutto ciò che era successo, mi scende una lacrima e Aaron di scatto si appoggia sul gomito e con la mano sinistra, con una carezza, mi asciuga la lacrima.
-Hei, cos'hai?!.-
-Niente, è tutto apposto.-
-Sicura, a me non sembra.-
-Si, sono sicura.-
Con un movimento lento, mi giro verso di lui e rimango a guardarlo negli occhi per pochi secondi.
-Grazie Aaron.-
-Di cosa..-
-Di tutto... grazie per avermi aiutata il primo giorno di scuola, per avermi impedito di fare del male alle persone che più amo e per...per... per avermi ospitata qui stasera. Insomma, grazie di tutto.-
- Non ti preoccupare, se c'è ne fosse il bisogno ancora una volta, ti do la mia parola che lo rifarei.-
-Dici sul serio?.-
-Certo che si!.-
Ad un tratto in me scattano mille emozioni e mi avvicino di più a lui. Mi da un bacio sulla fronte, e poi appoggiando la mia testa sulla sua spalla, lo abbraccio. Poi, allunga il braccio sinistro dietro di me e spengne la luce. Mi abbraccia nuovamente e stesi sul letto ci addormentiamo.
