Capitolo 4

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Avevo appena spento la sveglia e mi stavo godendo gli "altri 5 minuti" quando una chiamata da un numero non memorizzata mi fece balzare dal letto.
《Pronto》
《Buongiorno, sono la sua nuova fiamma!》
Riattaccai senza proferire alcuna parola ma non ebbi il tempo nemmeno di bloccare lo schermo che mi richiamò subito.
Lo lasciai suonare per un paio di volte poi risposi.

《Dove hai preso il mio numero?》
《Me lo ha dato lei stessa, non se lo ricorda?》
Lo sentii sghignazzare ed immaginai il sorriso da idiota che doveva aver stampato in faccia in quel momento.
《Non ti avrei dato il mio numero nemmeno se fossi l'ultimo uomo nell'intero pianeta.》bugia assoluta.
《Come siete scontrosa la mattina!》
Continuava a darmi del "lei" nonostante fossimo in un contesto informale.
《Non è un tuo problema》
《Per ora》aggiunse lui assumendo un tono carico di promesse.

《Comunque l'ho preso dalla signora Grimm》confessò.
《Ebbene, di cosa ha bisogno?》 Dissi ironicamente.

《Sono sotto casa sua e la sto aspettando per quel appuntamento》
Ci misi esattamente dieci secondi per comprendere appieno le sue ultime parole. Dieci secondi di silenzio. Sentii il campanello suonare insistente e mi ridestai.
《Sono io, mi apre?》
《Scherzi?》
《No, assolutamente》
《Tu, persona che conosco da meno di 24 ore, ti presenti a casa mia pretendendo di avere un appuntamento con me?》
《Esattamente》
《Come fai a sapere dove abito?》
《Sempre la signora Grimm》

Sapevo che la signora Grimm sarebbe stata la mia rovina.
Pur sapendolo ho voluto sfidare il destino.
Driin driin.
《Potrebbe gentilmente farmi entrare? Ho freddo》
《Ritorna in macchina》
《Non sono venuto con la macchina》
《Allora torna a casa》
《È lontana da qui》

Sospirai e subito dopo mi alzai di scatto e corsi in bagno valutando il mio aspetto.
Terrificante.
Potevo salire sul set di The Walking Dead e fingermi parte dell'apocalisse zombie senza ritocchi.

Due occhiaie contornavano i miei occhi verdi mentre i capelli castani erano raccolti in una cipolla spettinata.

《Aspetta un attimo》
Diedi una veloce sciacquata al viso, lavai i denti e provai a rifarmi la cipolla.
Driin driin.

《Eccomi!》
La mia unica consolazione era che almeno la casa era ordinata.
Aprii la porta lasciando sporgere solo la testa e lo trovai di fronte a me con un pacchetto in mano.
《Dato che dovremo lavorare insieme vorrei conoscerla meglio, perciò ho portato dei cornetti e spero che lei abbia del tè in casa》
Lo guardai dalla testa ai piedi e non appena aprii completamente la porta lui fece lo stesso.

Ma il suo sguardo si soffermò e sulle mie gambe e solo in quel momento mi accorsi di avere solo la maglietta del pigiama.
Avevo il brutto vizio di dormire senza pantaloni.

《Quando le ho detto "conoscerci" non intendevo proprio questo》
Rise di gusto e proprio mentre gli stavo chiudendo la porta in faccia mise le dita in mezzo per bloccare la porta ma invece di bloccarla finì per schiacciarsi le dita.
《Merda!》
Sentire un imprecazione dalle sue labbra era qualcosa di mistico. Infatti rimasi qualche secondo imbambolata prima di soccorrerlo.
《Scusami!》

Lo spinsi dentro casa e lo accompagnai in cucina facendolo sedere su una sedia.

Presi una sacca del ghiaccio e mi avvicinai.
《Fammi vedere》

Mi porse la mano acciaccata e cominciai ad esaminarla.
Dei lividi viola si stavano formando intorno alla mano destra.
Mentre controllavo la sua mano lo sentii ridere.

《Cosa c'è di divertente?》
《Le tue mani. Sono buffe, sono così piccole》
Una strana sensazione si fece largo nel mio stomaco. Mi aveva dato del "tu" per la prima volta e faceva uno strano effetto.

Guardai la sua mano tra le mie ed effettivamente, la sua mano, rispetto alla mia era davvero grande.
《Sei tu che hai le mani grandi》lo accusai.

《E poi... 》 avvicinò un dito alle mie labbra 《sei sporca di dentifricio》pulì il lato del labbro con un dito.

Diventai improvvisamente rossa e mi alzai di scatto dalla sedia.
《Tieni il ghiaccio io... devo andare al bagno!》
Balbettai qualcosa di incomprensibile e girai i tacchi correndo in camera.

Chiusi la porta alle mie spalle e come prima cosa indossai qualcosa di decente. O semplicemente qualcosa.
Cercai di rendermi presentabile ed una volta pronta uscii dalla stanza e lo ritrovai a fissare un quadro di me con i miei genitori.

《Avevo 5 anni》
《Vive da sola?》continuò a darmi le spalle.
《Si, i miei genitori vivono a Boston》
《Avrei potuto derubarla mentre lei era in camera》
《Ma non lo hai fatto》

Si voltò sorridendo con due tazze di tè in mano porgendomene una.
《Cornetto al cioccolato va bene?》
Ricambiai il sorriso. 《Assolutamente si!》

Un'altro capitolo è andato.
Che ne pensate?

Sto valutando l'idea di mettere Sebastian Stan nella parte di Christophe Black.

Mentre per la nostra cara Jane Evans sono ancora indecisa ma tranquilli ho già in mente qualcosa.

Commentate e votate! 🌸😉

Buona domenica! ❤

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