Puntualissimo come sempre suonò alla mia porta alle 21.00 esatte.
Avevo optato per un vestito nero semplice che arrivava poco sopra il ginocchio e con uno spacco a "V" dietro che lasciava la schiena scoperta. Un tacco nero non troppo alto abbastanza sobrio. Il tutto era accompagnato da collana, bracciali e orecchini dorati.
I capelli corti li avevo piastrati e li tenevo sciolti. Sul viso invece avevo applicato un leggero velo di trucco. Non amavo truccarmi eccessivamente.
Ero ansiossima e vederlo in un contesto così intimo mi metteva in imbarazzo.
Mi ero ripromessa di non farmi prendere da qualche paranoia e ripetei almeno per dieci volte "non tutti gli uomini sono Tyler" davanti allo specchio.Aprii la porta trovandomi davanti l'uomo più bello che avessi mai visto. Certo, stavo esagerando ma per i miei occhi lui era perfetto ed ogni sua piccola imperfezione lo rendeva unico e ulteriormente bello.
Christopher era difronte a me con un sorriso smaiante e gli occhi lucidi che parlavano senza che lui dicesse qualcosa.
Era vestito con un pantalone elegante nero e una camicia bianca《Sei bellissima, Jane.》
Accennai un grazie timidamente.
Mi prese la mano e dopo aver pioggiato le sue labbra su di essa mi accompagnò alla sua decappottabile nera aprendomi la portiera da gentiluomo qual era.Sorrisi a quel pensiero.
Una volta entrato anche lui mi guardò e sorrise anche lui.
《L'ho fatto solo perché voi donne quando chiudete la portiera della macchina lo fate con eccessiva violenza e non vorrei rovinare il mio gioiellino》Sbuffai per la sua arroganza rimangiandomi il "gentiluomo" di prima anche se riuscì in ogni caso a strapparmi un sorriso.
《Fai l'arrogante con tutte?》Si voltò verso di me con un ghigno stampato in faccia.
《No, solo con te》Arrivammo in un ristorante non molto lontano.
Delle luci erano appese sul soffitto e ricadevano verso il basso. Non era particolarmente lussuoso ma aveva una aspetto confortevole e subito mi sentii a mio agio.Il nostro tavolo era in un angolino appartato rispetto agli altri e vi era una candela alla lavanda posta al centro.
《Touchè!》
《Eh già》Durante le portate parlavamo del più e del meno. Mi raccontò di sua madre e suo padre e di alcuni aneddoti della sua infanzia.
Dopodiché arrivò il dolce e notai un ghigno peccaminoso sul suo volto. Per cercare di placare i miei ormoni afferrai il prosecco e cominciai a mandarlo giù. Nel frattempo Mr Black mi porse una domanda.
《Parlami della tua vita sentimentale》Mi strozzai improvvisamente con il prosecco e cominciai a tossire alla ricerca di ossigeno.
《Attualmente non sto con nessuno》tagliai corto mentre cercavo di ricompormi.《Da quanto?》
Se gli avessi detto da secoli probabilmente mi avrebbe scambiata per una pazza gattara.
《Da... molto》feci vaga cercando di guardare qualsiasi cosa che non fosse lui.《Ti mette a disagio parlare di relazioni o sbaglio?》
《Ecco io... tu piuttosto?》
I miei occhi puntarono dritti nei suoi e cercai di mantenere lo sguardo fermo.
《Sei sleale... comunque no. Sono stata insieme ad una ragazza fino a qualche mese fa. Motivo per cui l'ho lasciata: mi tradiva.》
Lo disse con tono insofferente e avrei dato oro per avere la sua sicurezza.
E poi parlando seriamente. Quale donna presente sul pianeta terra tradirebbe un uomo del genere?
Una folle. Per forza.《Quanto tempo siete stati insieme?》
《Quasi 5 anni. Mi tradiva da un anno circa》Sì. Una folle.
《Non hai paura?》
Lui mi guardò interrogativo ed io continuai 《Di innamorarti di nuovo per poi soffrire》
Mi guardò negli occhi e sorrise in quel modo che solo lui sa fare.
《L'amore non è fatto solo di felicità. L'amore è anche sofferenza ed è bello anche per questo motivo. Quindi no, non ho paura e dovresti non averne anche tu mia cara. Cosa ti turba?》Improvvisamente parlai. Non ne avevo parlato con nessuno. Solo con Sarah. Era qualcosa che avevo bloccato e che non ero mai riuscita a far passare.
Eppure in quel momento sentivo di potercela fare. Così parlai. Gli raccontai di Tyler di come mi aveva fatto conoscere l'amore per poi farmelo odiare.Cercai di tenere un tono fermo e di non piangere come successe la prima volta che lo raccontai a Sarah. Qualche volte si incrinava la voce e sentivo un forte nodo alla gola mentre una piccola lacrime scese sulla guancia alla fine del racconto.
Christopher raccolse col pollice la lacrima sfuggita poi afferrò il mio volto e aggiunse.
《Se continui così finirai per distruggerti a livello psicologico. Non vedi? Più il tempo passa e più ti chiudi nella tua bolla protettiva. Ti estranei dal mondo e non permetti né a te stessa e né agli altri una seconda possibilità.》
Tirai su col naso e mi ricomposi.
《Sì... hai ragione》La sua mano continuava ad accarezzare la mia guancia.
《Ho sempre ragione》
Sbuffai scetticamente.
《Vorresti negare l'evidenza?》
《Il tuo egocentrismo mi spaventa sempre di più》dissi ridacchiando.*una apparizione*
Ragazzi/e sono ancora viva.
Non voglio inventare scuse semplicemente ho avuto un blocco non sapevo più come continuare poi tra una cosa e un'altra ho completamente abbandonato.
Tuttavia sono tornata con un nuovo progetto.
L'appuntamento sembra stia procedendo nel modo giusto e la nostra Jane sembra abbia una nuova visuale sulle relazioni.
Come andrà a finire?
Ciao ciao!
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Lavander Library
RandomUna giovane ragazza di 23 anni si ritrova a lavorare in una famosa biblioteca nel centro di New York quando i suoi occhi incrociano quelli di Mr Black, nonchè un affascinante uomo, proprietario e fondatore della "Lavander Library" che stravolgerà co...