Capitolo 10

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Osservai attentamente la tazza di tisana che avevo davanti come se all'interno si celasse il mistero della vita.
Durante la mia corsa mi sono fermata a chiedermi se effettivamente non averlo tra i piedi era ciò che volevo.
Non mi dispiaceva affatto la sua presenza.
Non ci pensai molto così arrestai la mia corsa entrando nel solito locale dove Christopher mi offrì il caffè che non accettai qualche giorno prima.

Erano le 10.00 passate. La sconfitta era netta ma non la ritenevo una vera e propria sconfitta.
Christopher era un insieme di emozioni contrastanti. Ogni parte del mio corpo parlava e diceva la sua senza trovare un accordo ben preciso.

Nei momenti come quelli in cui mi trovavo sola in un bar lontano da lui riuscivo ad avere un immagine più chiara della situazione, ma poi eccolo lì.
Entrò nel locale come un uragano. Aveva la camicia sbottonata ai primi bottoni, i capelli spettinati e il fiatone di chi aveva appena corso mentre il suo sguardo percorreva ogni centimetro del locale come se stesse cercando qualcosa.
Non appena i suoi occhi si posarono su di me lo vidi rilassarsi completamente.

Si avvicinò a grandi falcate verso di me poi si sedette sulla poltrona.
《Mi cercava?》chiesi ironicamente.
《Mi ero preoccupato per te... non vedendoti arrivare ho pensato fosse successo qualcosa...》
Leggevo tutta la preoccupazione nei suoi occhi bellissimi. Lui era bellissimo e non riuscivo a smettere di sfiorare ogni lineamento del suo volto semplicemente attraverso lo sguardo.

Mi protesi verso di lui e gli diedi un casto bacio sulla guancia poi gli sorrisi e aggiunsi 《Sto bene tranquillo》
Rimasi sbalordita quasi quanto lui del mio gesto spontaneo.
Mi guardava pietrificato come se avessi completamente ribaltato i suoi pensieri.

Mi alzai improvvisamente 《Ci vediamo nel suo ufficio》

Arrivata al Lavander Library vidi che Mr Black non era ancora nel suo ufficio, così ne approfittai per riordinare la libreria.
Cosa mi era saltato in mente? Avevo completamente perso il senno eppure mi sentivo felice.
Sorridevo come una sciocca mentre sistemavo i libri canticchiando Happy togheter.
Stavo perdendo la testa per Mr Black senza neanche conoscerlo realmente. Effettivamente sapevo ben poco di lui se non quello che sanno tutti ovvero il fondatore della Lavander Library.
Cosa aveva di così speciale?
Si era bello ma non ero quel tipo di persona che si soffermava solo sull'aspetto fisico.

Aveva un non so che di affascinante.
Nei suoi gesti, nei suoi movimenti, nel suo parlare o in parole povere nel suo modo di "fare" vi era qualcosa che ho sempre cercato negli altri senza mai trovarlo.

Avevo appena sistemato il penultimo libro quando qualcuno mi cinse i fianchi da dietro lasciandomi sfuggire un gridolino soffocato subito da una mano.
《Come glielo devo dire? Non si fa rumore in libreria》
《Idiota! Vuoi farmi prendere un colpo?》borbottai da sotto la sua mano che continuava a premere sulle labbra.
《Come si permette di dare dell'idiota al suo capo?》
Finse una voce grave mentre io alzai gli occhi al cielo e aggiunsi.
《Mi permetto eccome》
《Lei è proprio un insolente... se continuerà a comportarsi così sarò costretto a prendere provvedimenti.》 Il suo tono era carico di promesse che mi fecero ribollire il sangue.

Scostò la mano dalle mie labbra e aggiunse 《Vedo che nemmeno questa riesce a tener freno alla sua lingua ma troverò un altro modo per tenerla occupata》
Deglutii rumorosamente suscitando una risata da parte sua.

《Mi permetta una domanda, Jane》
《S-sì》
《Oggi ha rinunciato alla scommessa perché non ce l'avrebbe fatta o perché voleva che la portassi a cena?》

Rimasi completamente sconvolta da quella domanda. Cosa avrei dovuto rispondere?
Forse ce l'avrei fatta in tempo eppure avevo deciso di rinunciare senza nemmeno tentare.

Io non volevo vincere. Per niente.
Ma, tuttavia, non potevo dirglielo.
《Ecco io... 》
《Eh no cara. Devi dirlo guardandomi negli.》
Afferrò la mia mano facendomi fare una giravolta ritrovandomi faccia a faccia con lui.

Si era abbottonato la camicia e sistemato i capelli. Ecco perché ci aveva messo tanto a tornare.
《Allora?》
《Ecco ehm... 》sospirai rumorosamente poi piantai i miei occhi nei suoi.

Stavo per dirglielo quando la signora Grimm cominciò a chiamare sia me e sia Mr Black.
《Sei salva per ora》si avvicinò al mio orecchio e sussurro con voce suadente. 《Passo a prenderti stasera alle 9 non tardare e... ho un bacio in sospeso con lei》
Stavo per ribattere ma era già scappato dalla signora Grimm.

Cosa intendeva con "un bacio in sospeso"?
Ci pensai a lungo poi ricordai il bacio che gli avevo dato poco prima.
Rividi la scena sovrapporsi con la prima volta che lo vidi in quel locale.

Anche lui mi aveva baciata!
Voleva fregarmi invece ero stata io a riprendermi il bacio!

Cosa diamine aveva in testa?

Nonostante avessi smascherato il suo piccolo imbroglio avevo comunque l'impressione che quella sera non ne sarei uscita viva.

Ed eccoci nello spazio autrice.

Volevo ringraziare chi sta seguendo la mia storia sia attivamente e sia passivamente.
Sono veramente grata e motivata dei vostri commenti! Per me sono davvero preziosi.

Ho in mente un piano diabolico per il prossimo capitolo.
Questo è venuto abbastanza corto ma fungerà da ponte per il prossimo capitolo.

Cosa accadrà durante questa fatidica uscita tra Jane e Christopher?

Lo scoprirete solo vivendo! 🎤

Anzi... leggendo il prossimo capitolo! (Che uscirà a breve si spera)

Commentate e votate! ❤💐

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