Passai il resto della giornata incollata al divano a rimuginare sugli ultimi avvenimenti.
Ignorai tutte le chiamate di Sarah, limitandomi ad una breve chiamata a mia madre giusto per ingannare il tempo.Cosa provavo per il mio capo?
Volevo veramente rischiare?Dopo la rottura con Tyler, il mio ex, non riuscivo più a fidarmi del genere maschile.
Tyler mi aveva usata in tutti i modi in cui una donna poteva essere usata e una volta stufo del suo giocattolino aveva deciso di buttarlo e "comprarne" un altro.Io amavo Tyler.
Ma lui non amava me.
E amare qualcuno che non ti ama è orrendo. Vivi in un costante stato di ansia e di rimorso perché sai bene che lui non ti amerà nonostante tutti i tuoi sforzi.
Forse all'inizio può sembrare bello. Pensi che sia la tua occasione e parti con la speranza a mille, ma poi col tempo cominci a percepire quel senso di solitudine nonostante lui stia al tuo fianco fisicamente perchè con la mente è in un altro pianeta.Avevo paura di soffrire.
Forse però era arrivato il momento di cambiare strada.
Dovevo darmi una seconda chance.
Dovevo affrontare le mie paure o avrei lasciato che Tyler vincesse.E io non avevo alcuna intenzione di perdere.
Tuttavia, Mr Black era pur sempre il mio capo. E non un capo qualsiasi.
Lui era bello e affascinante, per non parlare della sua particolare personalità che lo rendeva ancora più attraente e non potevo escludere che dietro un uomo del genere si celasse uno sfruttatore opportunista o un gigolò circondato da donne pronte ad assassinarmi.Lui era veramente bello ed impossibile da non notarlo.
Quel tipo di bellezza che non puoi fare a meno di ammirarla anche se solo per pochi attimi.
Io invece ero una ragazza semplice. Non ero brutta, questo lo sapevo, ma non ero nemmeno di chissà quale rara bellezza.
Come poteva un uomo come lui provare interesse nei confronti di una come me?
Eppure i fatti parlavano da soli.
Non ero indifferente a Mr Black così come lui non lo era per me.Mi svegliai la mattina che ero ancora sul divano e non appena controllai l'orario volai in camera per prepararmi.
Non solo ero in ritardo ma avevo anche finito i biscotti alla cannella. Tutta colpa di Mr Black. Li ha letteralmente divorati senza neanche fare complimenti.
Stavo per uscire di casa, quando mi accorsi di un messaggio da parte di Mr Black.
"Vieni nel mio ufficio. C. B."
Arrivai alla Lavander Library correndo come una matta.
Prima di entrare cercai di sistemare il mio aspetto specchiandomi alla vetrinetta.Due braccia mi cinsero i fianchi e spaventandomi lanciai un gridolino soffocato.
《Tranquilla, sei bellissima》
Vidi lo sguardo bramoso di Mr Black attraverso il riflesso.Per qualche assurdo motivo quando stavo vicino a lui non riuscivo a trovare parole.
《G-grazie》
Ed il premio per la migliore risposta va a... non a me!
Lo vidi sorridere per poi entrare subito in libreria.Non appena varcai la porta lo vidi appoggiato al bancone con le braccia conserte mentre mi guardava con aria grave.
《Signorina Evans è in ritardo》
Che scherzo è mai questo? Probabilmente soffriva di una qualche forma avanzata di bipolarismo.
《Ma.. 》provai a ribattere ma lui poggiò un dito sulle mie labbra.
《Niente ma, nel mio ufficio.》Lo seguii fino al suo studio e una volta dentro notai subito un ammasso di fogli e scartoffie sulla scrivania che di mia spontanea volontà cominciai a rassettare.
Vidi Mr Black sedersi dietro la scrivania e guardarmi soddisfatto.
《Volevo parlarle proprio di questo》
Lo guardai interrogativa e lui continuò.《Come lei ben sa, dispongo di diverse attività che col passare del tempo stanno via via incrementandosi. La "Lavander Library" nasconde dietro anni di progettazione. L'idea parte da mio padre che cominciò con una piccola libreria in una piccola città periferica dove ebbe subito successo. Un incremento dell'attività equivale non solo ad un incremento del guadagno ma anche del lavoro ed è per questo il motivo per cui le volevo offrire un lavoro come mia assistente.》
Tutto questo discorso per offrirmi un lavoro.
《Cosa dovrei fare in qualità di assistente?》
《Sempre le stesse cose e in più sistemare il mio ufficio, segnare gli appuntamenti e magari affiancarmi a qualche presentazione. Ovviamente avrà un aumento dello stipendio 》
Lo guardai attentamente e lo vidi sorridermi.
《Se non accettassi?》
《Qualcun'altro prenderà il suo posto mentre lei continuerà a fare le tue solite mansioni》
《Ok, le faccio sapere》
《Entro domani pomeriggio possibilmente》Stavo per uscire dall'ufficio quando Mr Black si alzò improvvisamente venendomi incontro e bloccando una mia possibile via di fuga mettendo le braccia ai alti della mia testa.
《Se non accetta questo lavoro sarò costretto a licenziarla.》
Mi guardava con aria di sfida e stavolta decisi di non distogliere lo sguardo ma di affrontarlo.
《Perché? Non può semplicemente sostituirmi? Sono certa che troverà "qualcuna" che mi sostituisca.》Nel suo sguardo vidi una punta di stupore che fu subito nascosta dal suo immancabile ghigno.
Si avvicinò ulteriormente al mio volto e sussurrò suadente. 《Non voglio che "qualcuna" prenda il suo posto. Voglio lei e basta. Quindi veda di rifletterci bene signorina Jane》Si allontanò lasciandomi finalmente, o purtroppo, il mio spazio vitale.
《Mi faccia sapere!》disse sorridente come se non fosse successo nulla.
Come potevo dare una possibilità ad un uomo del genere?
Eccolo scusate il ritardo ma ieri sera ho avuto problemi con la connessione!
Questo capitolo non è il massimo a mio parere ma è fondamentale per lo svolgimento.
Allora? Cosa farà Jane? Accetterà?
Lo scoprirete presto!
Votate e commentate! 🌸❤
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Lavander Library
RandomUna giovane ragazza di 23 anni si ritrova a lavorare in una famosa biblioteca nel centro di New York quando i suoi occhi incrociano quelli di Mr Black, nonchè un affascinante uomo, proprietario e fondatore della "Lavander Library" che stravolgerà co...