Sleep tight – la buffa sincerità ripaga.
Now it's time to say good night
Good night, sleep tight
Now the sun turns out his light
Good night sleep tight
Dream sweet dreams for me
Dream sweet dreams for you*
Il divano è scomodo. Mentre lo pensa, Harry sbuffa smuovendosi tra il lenzuolo che lo avvolge. Il cuscino è troppo sottile e i guanciali del mobile sono duri. Si sveglierà – se mai riuscirà a prendere sonno – con la schiena a pezzi.
Con il computer tra le mani, poggiato sulle ginocchia alzate, Harry sta cercando una linea Wi-Fi per connettersi a Internet, ma tutte quelle che trova sono protette da password; ciò nonostante è un gioco da ragazzi per lui, che è nato con la tecnologia nel DNA, connettersi nonostante l'impedimento.
Inevitabilmente, però, anche se tenta di concentrarsi sulla Home di Twitter, ripensa alla giornata trascorsa.
*
Dopo essere arrivato in quella casa ha deciso di fare un giro nel quartiere; lui, che è sempre stato abituato a una cittadina relativamente piccola, ritrovandosi d'improvviso a Londra si è sentito traumatizzato ed entusiasta allo stesso tempo.
La zona dove risiederà è periferica rispetto a Londra, ma le stradine londinesi sono comunque piene di persone – di tutte le età – che camminano troppo velocemente per i suoi gusti.
Ha passeggiato lentamente, a volte contro corrente, tentando di non perdersi, fino a quando le gambe non hanno iniziato a dolergli; dopodiché è tornato sui suoi passi.
Compra perfino la cena, con i pochi soldi che è riuscito a rubare ai genitori, mentre ritorna indietro. Perché l'idea di cenare con quel gruppo lo imbarazza.
È strano, Harry. Il suo problema è di non essere abituato a convivere con gli altri, ma si ripromette di mettercela tutta per imparare. Perché stavolta vuole che funzioni, vuole trovare un posto che possa chiamare casa.
Quando rincasa, trova tre – su quattro – ragazzi vicino al divano – quello che sarà presto il suo letto – mentre mangiano la pizza e giocano a Fifa.
Stranamente Louis non ha il taccuino tra le mani; questo probabilmente perché è impegnato a manovrare un joystick.
Contro di lui, Niall ha una fetta di pizza in bocca, che gli ricade penzoloni tra le labbra, e sta borbottando qualcosa come 'quello è un fallo', con il solo risultato di sputacchiare ovunque pezzi della poltiglia che ha in bocca.
Entrambi sono seduti a terra, appoggiati al divano sul quale, invece, è seduto Liam che, placido, osserva le azioni di gioco e mangia tranquillamente un trancio della pizza.
"Harry" Lo saluta Liam, invitandolo a raggiungerlo con un gesto della mano. Harry si avvicina, mentre Niall si volta un secondo a guardarlo per sorridergli, facendogli l'occhiolino.
Il pezzetto di carta, infilato ancora nella tasca dei pantaloni, brucia sotto quello sguardo che sa di complicità.
Harry non sa fingere, non sa tenere segreti - eccetto quello che... - non è per niente un bravo attore e lo sa, lo sa che prima o poi verrà scoperto da Louis.
Louis che non si volta a guardarlo, né lo saluta.
"Tieni, mangia..." Gli dice Liam, allungandogli il cartone; Harry nega con la testa. "Ho mangiato qualcosa, mentre passeggiavo..." Abbozza, arrossendo per l'impaccio di non aver pensato che, probabilmente, cenando fuori, possa aver offeso i suoi nuovi coinquilini; guarda lo schermo della Tv per non dover affrontare la delusione nel volto di Liam, ma quando con coraggio si volta verso quest'ultimo, il ragazzo sta tranquillamente mangiando.
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A Modern Myth
FanfictionCinque ragazzi, cinque segreti. "The secret is out" è la parola magic- maledetta. Harry è scappato di casa per il suo segreto, a causa di una tensione familiare. Liam e Niall ne condividono uno abbastanza duro da accettare e affrontare. Insieme, per...