Di quando due miracoli, collidendo, sono implosi.

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Di quando due miracoli, collidendo, sono implosi. 

And you will never know

Just how beautiful you are to me

But maybe I'm just in love

When you wake me up(**)

Harry Styles è a corto di fiato, il panorama che si estende davanti a loro ha avuto tutte le facoltà di lasciarlo senza parole.

Il sole in lontananza sta per alzarsi in quel cielo rosato, tra le nuvole bianche e grigie.

Londra, quella mattina, sembra diversa dalla normalità.

E di differente, forse, c'è l'incredibile bellezza dei palazzi, dei monumenti e del verde che, con quella luce, con quel vedo e non vedo, sembrano dipinti di altri colori.

Non c'è grigiore, né la pioggerella tipica del luogo, soltanto un leggero venticello che scompiglia i ricci di Harry e fa rabbrividire appena Louis, che ha indossato velocemente una felpa.

Harry osserva quei raggi appena pronunciati, ora che può, ora che non possono fargli male agli occhi, ora che sono fragili tanto quanto lui.

"Allora? Non dici nulla?" Chiede Louis, appoggiato leggermente alla spalla di Harry con la propria.

Harry vorrebbe allungare un braccio e posizionarlo lungo le spalle di Louis, soltanto in quel caso potrebbe rispondergli con un "è perfetto".

Tuttavia desiste, non vuole fare la figura del tredicenne sciocco.

Ci hanno impiegato venti minuti per arrivare a destinazione; su quel terrazzo Harry ha preso nota del fatto che l'Università di Louis – e di Liam – non è molto distante da casa e che, oltre ad offrire probabilmente un buon servizio in fatto di lezioni, regala anche dei panorami incredibili.

È situata su un colle, è piccolina e accogliente. E, poi, esiste quella terrazza: impossibile da vedere e da raggiungere se non conosci alcune stradine invisibili.

Harry si domanda come Louis l'abbia trovata, ma non glielo chiede mentre si guarda attorno a sé, con la bocca leggermente dischiusa e gli occhi che brillano di innaturale stupore.

L'alba è uno spettacolo meraviglioso. Non ha, davvero, altre parole per esprimerla.

Non ha mai avuto un buon motivo per alzarsi presto, la mattina, per vedere uno spettacolo del genere, ma ora che ce l'ha davanti capisce quanto sia stato stupido a non averlo fatto prima.

Louis lo guarda con un sorrisetto stampato in volto e gli occhi limpidi di un azzurro che Harry fa a fatica a guardare – quasi come l'alba che ha davanti.

Lo scrittore si sente soddisfatto, Harry ha proprio l'espressione di chi è sorpreso, meravigliato; ed è esattamente quello che si aspettava di vedere.

"Harry, ti è piaciuta l'idea?" Chiede, sapendo già la risposta.

Harry si gira verso di lui e annuisce, sorridendo e mostrando allo scrittore quelle generose fossette; si appoggia al corrimano, mentre una vertigine lo coglie alla sprovvista – eppure ha guardato verso Louis; allora, davvero, ha la stessa capacità di confonderlo come l'alba?

Si costringe a guardare avanti a sé, confuso, con la fronte aggrottata.

Solo poco dopo, quando spera di essersi ripreso, parla: "È uno spettacolo, è... è un miracolo".

Louis annuisce, mentre amplia il suo sorriso sul volto e si gira a guardare verso il panorama.

Ha sempre adorato quella vista e si pente di non esserci tornato più spesso; ma le lezioni e, poi, gli esami non gli hanno dato un attimo di respiro.

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