Risvegli sotto un tavolo, addii taciuti e sms – non – erotici
Quando apre gli occhi, Josh è sotto un tavolo con la vista appannata, i muscoli intorpiditi, ma fortunatamente le ossa non gli dolgono più, segno evidente che la febbre – per miracolo – è calata.
Si tocca la fronte e socchiude gli occhi, ancora assonnato. È tiepida, li riapre e guarda il marrone del legno sopra di lui, corrucciato.
Non ricorda proprio come sia giunto sotto un tavolo.
Tenta di mettere a fuoco quello che è successo e come i postumi di una pessima sbronza, tutto ciò che immagina è offuscato.
La febbre provoca in lui sempre quel tipo di effetto, di solito bastano un paio di minuti spesi a ragionare, ma in quel preciso momento, Josh sbuca fuori dal tavolo e gli basta la visione del ragazzo che, invece, sta dormendo sopra di esso; ricorda dalla litigata al suo segreto, al sesso in Giulietta e al tentativo di farlo su quel tavolo da biliardo.
Tentativo fallito perché si sono addormentati, crollando per la stanchezza.
Così capisce – o meglio intuisce – che il suo arrivo sotto al tavolo sia dovuto, probabilmente, ad una caduta durante la notte.
Niall è invece sdraiato comodamente sul verde, con un cuscino sotto il capo e una coperta a coprire la sua nudità.
Josh si appoggia al legno con le braccia, posando il viso su di esse, e lo ammira con un sorriso dolce, piegando il capo verso un lato.
È un peccato, pensa, aver sprecato quel tavolo senza far niente.
E d'improvviso, s'illumina.
In teoria, Josh dovrebbe pensare a come sistemare i suoi attuali problemi, che tali non sono mai stati prima dell'arrivo dell'irlandese, ma con un Niall davanti, che dorme tranquillo sul biliardo, proprio non riesce a pensare col cervello.
Sale e si distende con cautela su di un fianco.
Lo osserva e si friziona in capelli con una mano. Poi si morde un labbro, perché quel tic gli ricorda sempre quanto sia nervoso, agitato o in tempesta nelle vicinanze dell'irlandese.
Con Niall, si sente sempre in bilico tra la visione di sole cose belle e la voglia maniacale di rendere palpabili.
I suoi occhi osservano ogni sfaccettatura del volto, dal suo naso un po' a patata e rosso, per via del raffreddore, alle sue labbra rosa, socchiuse e screpolate, che starebbe sempre a mordere, baciare o a bagnare con la propria saliva per sanarle.
Guarda i suoi capelli spettinati e il ciuffo di un biondo tinto.
Josh pensa, quando li carezza piano in un gesto fin troppo poco da lui, che ha sempre inteso il verbo amare in una sola direzione.
Sorride amaro, mentre alza la coperta e si infila sotto di essa, accanto a Niall, perché per quanto incerto, metterebbe in discussione tutto, anche il suo futuro, soltanto per continuare ad avere quelle due direzioni, quei due modi di amare che gli vengono fuori così naturalmente.
Ma cosa fare, però? Josh cosa potrebbe essere oltre a quello che ha sempre creduto fosse il solo mestiere adatto a lui?
Queste domande non se le pone, ovviamente, perché gli occhi sono pieni di Niall, i pensieri sono spazi occupati da sole immagini del corpo candido del suo irlandese. E la sua bocca, presto, è impegnata a baciare quella pelle che brama e che eccita i suoi sensi, addentrandosi al di sotto di quello strato di tessuto che li copre.
Niall mugugna qualcosa, quando Josh inizia a baciargli un'aureola, ma non si sveglia. Così lo spogliarellista bacia anche l'altra, stuzzicandola subito con la lingua. Alza gli occhi, mentre con le labbra continua il suo lavoro, e sono vispi.
Ma Niall fa una smorfia, continuando a dormire. Allora Josh sbuffa, benché poi sorrida vincente quando un'eccitazione latente sfiora il suo ombelico.
Se non sono due occhi ad essersi aperti e svegliati, qualcos'altro invece è ben dritto, all'erta. Pronto.
Josh continua a baciare l'addome dell'irlandese, lento e con ingordigia. Bacia, lecca o passa semplicemente le labbra umide, mentre scende per raggiungere il suo nuovo obiettivo.
Ogni tanto alza lo sguardo, attento nel scorgere ogni reazione di Niall, ma quest'ultimo pensa ancora – probabilmente – di star dormendo e si smuove piano, soprattutto con la testa, agitandola a destra e a sinistra, mugugnando soffice alcuni versi fatti di vocali sospirate.
Sull'ombelico, Josh si lascia solleticare il mento dall'accenno di peluria che scende fino all'inguine, mentre bacia e carezza con la punta delle dita.
Sposta la coperta perché ha caldo e punta ancora il verde vispo sul viso di Niall e in quel momento li trova.
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A Modern Myth
FanficCinque ragazzi, cinque segreti. "The secret is out" è la parola magic- maledetta. Harry è scappato di casa per il suo segreto, a causa di una tensione familiare. Liam e Niall ne condividono uno abbastanza duro da accettare e affrontare. Insieme, per...