«Perché non ti imbuchi nel backstage di uno dei suoi concerti?» propose Ian una sera, mentre stavamo passeggiando dopo aver bevuto qualche pinta al solito pub. Era l'inizio di luglio e l'aria era calda, ma non ero voluta stare a sentire l'ennesimo ragazzo con la chitarra che suonava brani che mi ricordavano troppo quelli di Ed o addirittura proprio delle sue cover. Continuavo a vedere qualcosa della nostra storia nelle sue canzoni e non volevo scoppiare a piangere come una fontana in mezzo alla gente, ora che sapevo che quei riferimenti erano veri e che li avevo rinnegati, dal primo all'ultimo, proprio di fronte a chi li aveva creati.
«Non voglio farmi arrestare» ribattei. Avevo pensato di contattare Ed tramite il suo agente, con la scusa di dovergli chiedere qualcosa riguardante le nozze dei Morgan, ma non mi sembrava corretto nei suoi confronti. Come se il resto che avevo combinato lo fosse stato!
«Potresti spacciarti per una groupie» propose l'irlandese con aria ammiccante.
«Ed ti pare il tipo che fa sesso con le fan solo per divertimento?» Mi riusciva impossibile immaginarmi la cosa, anzi non volevo nemmeno provarci. Era stato insopportabile saperlo fidanzato con altre ragazze negli anni passati, pensare che se la facesse con una solo per divertimento era ancor più doloroso.
«È un uomo, no?» Le parole di Ian mi fecero deprimere. Lui se ne accorse e mi attirò a sé. «Anche tu stai scopando con me solo per divertimento.»
«È un bel po' che non succede» lo corressi. Negli ultimi giorni eravamo stati insieme solo come amici, avevamo chiacchierato, scherzato e non eravamo più andati a letto insieme.
«Infatti la cosa comincia a dispiacermi, quando ti concederai di nuovo?» Mi sfiorò il mento con un dito e avvicinò il volto al mio, guardandomi intensamente con gli occhi scuri e increspando le labbra in un sorriso birichino.
Scoppiai a ridere. «Per quanto mi divertissi, ora che vorrei tentare di riallacciare i rapporti con Ed, preferisco non farlo.» Era così, da quando mi ero messa in testa l'idea di voler chiedere scusa al mio ex, non desideravo stare vicina fisicamente a nessun altro uomo. Certo, non potevo sapere se con Ed le cose sarebbero finite bene, forse ero una stupida a sognare già il momento in cui avremmo fatto di nuovo l'amore. Ero consapevole del fatto che non fosse facile aggiustare una relazione che era stata logorata da anni di lontananza e da frasi non dette, questioni irrisolte. Eppure la fiammella della speranza si era riaccesa dentro di me e stavo cominciando a capire che non contavano i brutti ricordi che avevo, ma quelli positivi. La gente avrebbe sempre trovato da ridire, non sarebbero mancati i momenti difficili nella nostra relazione, ma se l'avremmo voluto entrambi, saremmo potuti stare insieme, il resto sarebbe venuto di conseguenza. Nel bene o nel male, se avessimo permesso ai nostri cuori di battere all'unisono, ci saremo potuti amare.
Ian mi scoccò un casto bacio sulle labbra. «Va bene, tesoro.» Quel gesto fu totalmente innocente, senza sottintesi e nessuna tensione di tipo sessuale.«Ellie! Anche voi fate una passeggiata?» In lontananza c'erano i Morgan, che camminavano nella nostra direzione. La futura sposa portava uno scialle leggero sulle spalle, nonostante la serata fosse piuttosto calda e il suo compagno le cingeva la vita con fare amorevole e premuroso, come se avesse paura di lasciarla andare anche solo per un secondo. Avevo qualche ricordo di com'era essere trattata così. Le mie labbra si schiusero in un sorriso spontaneo.
«Ciao Jocelyn. Caleb, buonasera» salutai i due futuri sposi e presentai loro Ian.
«Sei il suo ragazzo?» domandò Caleb, squadrandolo dalla testa ai piedi, come se fosse stupito di vedermi in compagnia di qualcuno. Qualcuno che non fosse Ed.
Io stavo per negare, ma Ian mi afferrò per la vita e mi attirò a sé. «Potrei diventarlo presto.»
Caleb fece un cenno col capo, poi fissò gli occhi verdi su di me.
Non sapevo bene cosa dire, per fortuna fu Jocelyn a rompere il silenzio: «Che bello, sono contenta per voi» cinguettò felice e io non ebbi la forza di contrariare Ian.
«Vi va di fare quattro passi con noi?» propose la fidanzata di Caleb e noi accettammo, non avendo altri programmi; in fondo stavamo passeggiando senza una meta, pianificando un modo per farmi incontrare Ed.
Dopo un po' Caleb propose di andare a bere una pinta, una maniera delicata per far sì che Jocelyn potesse restare fuori ancora un po' senza dover continuare a camminare.
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Love looks perfect on you || Ed Sheeran
Fanfiction[COMPLETA] Si dice che il primo amore non si scorda mai. Per Ellie è ancora più difficile farlo, perché il ragazzo che amava quando era solo un'adolescente è il famoso Ed Sheeran. Ai tempi in cui l'aveva conosciuto erano due ragazzini timidi e pr...