Love looks perfect on you || Ed Sheeran

Capitolo tre

Recuperare il numero dell'agente di Ed non fu troppo difficile, più arduo fu mettersi in contatto con lui, dato che il più delle volte era occupato oppure rispondeva qualcun altro, dicendomi che mi avrebbe fatta richiamare. Sì, come no.

Mi chiesi cosa sarebbe successo se avessi provato a cercare direttamente Ed su uno dei suoi vecchi contatti. Di sicuro niente, dato che dubitavo che usasse ancora il suo vecchio indirizzo email dei tempi della scuola, tantomeno il numero di cellulare di quando stavamo insieme. Avrei potuto tentare su Instagram, ma il mio messaggio sarebbe finito sicuramente tra le migliaia che riceveva ogni giorno.

Alla fine, dopo innumerevoli passaggi di cornetta, riuscii a parlare con Seth, l'agente di Ed, che mi tenne al telefono un quarto d'ora. Al termine della chiamata, dopo avergli riferito le mie referenze, il nome dell'agenzia per cui lavorato e aver assicurato più volte che avremmo potuto pagare bene, mi disse che Ed era troppo occupato e che al momento non si prestava per eventi del genere.

Misi giù il telefono, frustrata, era stata solo una perdita di tempo. Avrei dovuto chiamare Caleb e riferirgli che il regalo che avrebbe voluto fare a Jocelyn era fuori dalla nostra portata.

Mi aveva detto di contattarlo in qualsiasi momento, quando avessi avuto novità, quindi, anche se erano già passate le nove di sera - prima non ero riuscita a mettermi in contatto con l'agente - lo chiamai. Rispose quasi subito, sussurrando, probabilmente Jocelyn era nei paraggi.

«Allora, tutto risolto?» esordì, con tono deciso, ricordandomi il timore che provavo ogni volta che si rivolgeva in quel modo a me, a Ed o a qualcun altro, nei corridoi a scuola. Nessuno riusciva a fermare Caleb, quando si metteva in testa qualcosa. Se voleva che tu venissi umiliato perché anche il particolare più insignificante riguardo al tuo aspetto o comportamento gli aveva urtato i nervi, potevi stare certo che non avevi scampo.

«Mi dispiace, il suo agente dice che non verrà.» Avevo parlato con un filo di voce, sentendomi intimorita come ai vecchi tempi. No, non dovevo permettere alla vecchia Skelly di fare ritorno nella mia vita, ora ero cresciuta e sapevo come tenere testa ai prepotenti. O almeno, lo speravo.

«Come? Gli hai detto che lo pagheremmo tanto, tutto quello che ci chiederà?» ora il tono dall'altra parte del telefono si era fatto implorante.
«Sì, ma è stato irremovibile.»
«Forse dovremmo incontrarlo.» Mi chiesi se Caleb intendesse minacciare Seth finché non avesse fatto in modo che Ed suonasse alle sue nozze.
«L'agente non concede appuntamenti.» Sospirai stancamente. Era così, non ero riuscita a strappare all'uomo neanche dieci minuti del suo tempo, quella telefonata era stata un'eccezione.
«Dannazione. Se solo Ed conoscesse Jocelyn, capirebbe quanto è speciale e accetterebbe di cantare alle nostre nozze.» La sua voce si era addolcita ulteriormente su quelle parole.

Quel Caleb, così innamorato e determinato mi sembrava irriconoscibile rispetto a quello con cui avevo cominciato la telefonata.
«Vuoi che parli io con lei, che le spieghi come stanno le cose?» proposi, scoraggiata. Era l'unica cosa che avrei potuto fare in quelle circostanze, nulla di più.
«No, era una sorpresa e non sono pronto a gettare la spugna. Prova di nuovo, per favore. Non farne parola con lei domani però, mi raccomando. Vuole passare a conoscerti. Saremo da te alle undici.»
«Va bene.» Sospirai, chiedendomi come avrei potuto accontentare Jocelyn e Caleb. «A domani.»

Feci scorrere la rubrica del cellulare e trovai in memoria il numero di Ed. Nonostante le cose si fossero chiuse in maniera totalmente negativa tra di noi, non avevo avuto cuore di cancellarlo. Era ovvio che non lo utilizzasse più, dopo tutto quel tempo.
Immaginai di chiamare l'unico uomo che avessi mai amato e sentire la sua voce attraverso il telefono, nel remoto caso in cui mi avesse risposto. Che gli avrei detto, dopo avergli domandato come se la passava? Che cosa stupida da chiedere, era ovvio che stava alla grande. Era troppo surreale, così misi via il cellulare e scacciai dalla mente ogni pensiero riguardo a Ed.