Love looks perfect on you || Ed Sheeran

Capitolo undici

Il giorno delle nozze di Jocelyn e Caleb arrivai in chiesa e vi trovai Samantha, bellissima in un abito arancione dai motivi floreali e la gonna a pieghe. Mi strinse in un breve abbraccio e mi rivolse un sorriso solidale.

«Ce la farai oggi?» mi domandò, scostandomi una ciocca di capelli dagli occhi. Li avevo acconciati in un raccolto molto semplice e avevo lasciato cadere qualche ciuffo ai lati del viso. Non avevo avuto il tempo per un appuntamento dalla parrucchiera, avevo preferito supervisionare tutto per assicurarmi che il giorno speciale dei Morgan si svolgesse alla perfezione. Ero sveglia dall'alba e non solo per gli impegni lavorativi, ma anche perché mi era stato quasi impossibile dormire in maniera decente, data l'agitazione che provavo all'idea di rivedere Ed. Ian si era offerto di farmi stare da lui per la notte, per darmi conforto e sostegno, ma io avevo deciso che era arrivato il momento di smetterla di pesare sugli altri e tirare fuori la grinta.

Se volevo riprendere il controllo sulla mia vita, con o senza Ed, dovevo cavarmela da sola. Ormai ero adulta e, come aveva detto lui, dovevo crescere.

«Tranquilla, va tutto bene» risposi, convinta.
«Comunque sei bellissima, secondo me lascerà Cass non appena ti vedrà.»

Quella mattina, quando mi ero guardata allo specchio prima di uscire, mi ero sentita piuttosto soddisfatta della mia tenuta, un abito blu navy lungo fin sopra il ginocchio e senza spalline, con il corpetto decorato da un pizzo incantevole.

«Eppure ti manca qualcosa» aggiunse Samantha e tirò fuori qualcosa dalla tasca. «L'ho trovata mentre cercavo delle graffette. Credo che ti starebbe benissimo con questo abito, sai, e poi si abbina ai pendenti d'argento.»

Sorvolai sul fatto che avesse violato la mia privacy aprendo il cassetto della mia scrivania, poi afferrai la collanina che Ed mi aveva regalato, con un tuffo al cuore.
«Non so se sia una buona idea...» cominciai, dubbiosa.

«Per me è un'ottima idea!»
La voce di Ian mi giunse da dietro le spalle e mi voltai, per rivolgergli un sorriso incerto.
«Convincila tu a indossarla, io ho un altro matrimonio a cui supervisionare.»
Prima di congedarsi, non mi sfuggì lo sguardo che Samantha dedicò a Ian e il modo in cui lui ricambiò quelle attenzioni. Chissà, magari una volta finita la sceneggiata del fidanzato perfetto con me, sarebbe potuto davvero succedere qualcosa tra quei due.

Ian mi allacciò la collanina e poi mi scoccò un bacio sulle labbra, a beneficio di Caleb, che in quel momento ci stava raggiungendo.
Indossava un abito grigio chiaro e una cravatta verde smeraldo, in tinta con il fazzoletto che si intravedeva dal suo taschino, ma soprattutto con gli occhi della sua splendida futura moglie.
«Stai benissimo» osservai, sincera, poi lasciai i ragazzi a chiacchierare, per controllare per l'ennesima volta che tutto fosse perfetto.

La chiesa era addobbata con i fiori preferiti di Jocelyn, delle peonie bianche, che riempivano l'ambiente e lo illuminavano con ghirlande dall'aspetto delizioso. Caleb si era raccomandato che venissero usate esclusivamente quelle e noi del Cupid's Daydream eravamo abituate ad accontentare qualsiasi richiesta degli sposi, per di più felici quando si trattava di persone speciali come Jocey.
Mancava pochissimo all'arrivo di quest'ultima e, a causa di alcuni intoppi che avevo dovuto risolvere per quanto riguardava la villa in cui si sarebbe tenuto il ricevimento dopo la cerimonia, non ero ancora riuscita a vederla. Sapevo che mi sarei emozionata immensamente quando avrebbe fatto il suo ingresso in chiesa. In fin dei conti era la prima volta che assistevo al matrimonio di una vera amica. Presi posto con Ian in una delle panche verso la metà della fila di panche sulla destra e gli strinsi una mano, felice e malinconica al tempo stesso per quello che la giornata significava.

Era il momento del coronamento dell'amore tra Jocelyn e Caleb, che avrebbe reso eterno il loro sentimento, qualsiasi cosa fosse successa alla loro vita terrena. Sarebbero stati legati per sempre, a dispetto della brutta malattia che presto avrebbe strappato Jocey dalle braccia del suo amato.