Capitolo 1

102 19 0
                                    

«... quindi viene usata la fiamma ossidante. Fine!» finisco di ripetere la lezione di chimica, sospiro pesantemente e mi butto a peso morto sul mio letto.

É da tutto il giorno che studio. Vado all'Università e quest'anno devo laurearmi in chimica, la mia passione. Domani ho un piccolo esame.

«Allison, c'è tua madre al telefono» Nicole, la mia migliore amica, bussa alla porta.

«Entra» dico alzando leggermente il tono di voce per farmi sentire.

«É chiusa a chiave, non posso!» esclama lei, poi ride.

«Oh, giusto» mi stropiccio gli occhi, mi alzo e vado alla porta. Mi sento particolarmente stanca.

Appena apro la porta Nicole mi porge il telefono e si sede sul mio letto.

«Tesoro! Come stai?» appena porto il telefono all'orecchio sono costretta ad allontanarlo, ha sempre avuto una voce squillante.

«Ciao mamma, io sto bene, anche se un pò stanca, sai, sto studiando»
«Oh tesoro, infondo é il tuo dovere, ma devi staccare un po' la spina ogni tanto, tipo con il tuo ragazzo. Come va con lui?» domanda azzeccatissima.
«Ehm, possiamo cambiare domanda?» dico incerta.
«Perché? É successo qualcosa?» chiede preoccupata.
«Mhh, é solo un gran scemotto, tutto qui...» rispondo. Non voglio farla preoccupare.
«Non mi sembri molto convinta, ma se lo dici tu, non insisto»
«Brava» dico.
«Comunque volevo dirti che non mi hanno accettato il trasferimento lí a Firenze, mi dispiace, non volevo lasciarti sola» dice lei dispiaciuta.
«Dispiace anche a me mamma, ma stai tranquilla, ho 22 anni, sono abbastanza grande da cavarmela da sola. Inoltre, credo proprio che resterò ancora un'altro pò da Nicole» rivolgo uno sguardo veloce alla mia migliore amica, mentre lei mi guarda compiaciuta.
«Va bene tesoro, ci sentiamo, vai a divertirti»
«Ciao mamma, ti voglio bene»

Chiudo la chiamata e mi siedo vicino a Nicole, sul mio letto.

In realtà io sono siciliana. Tre anni fa, quando avevo 19 anni, mi sono trasferita qui a Milano per frequentare l'Università di chimica. Mia madre aspetta di essere trasferita per quanto riguarda il lavoro d'allora. Nicole mi ospita ormai da quando sono qui, non posso ancora permettermi una casa tutta mia e poi lei vive da sola.

«Hai finito di studiare?» chiede Nicole indicando con il mento i libri buttati sul letto.
«Si, ma forse dovrei anticiparmi qualcosa per i giorni successivi, così magari sono più libera» rispondo incerta.

«Oh andiamo! Studi da tutto il giorno, ed oggi é Domenica! Sono le 18, che ne dici, usciamo?» esclama Nicole gesticolando in maniera assurda.

«Va beneee» dico fingendomi annoiata. Lei gioisce e mi strattona per un braccio, invitandomi ad alzarmi.

«Ehi, aspetta...ma Flash?» chiede ad'untratto bloccandosi.
«Te l'ho detto, dopo l'altro ieri sera non ci siamo sentiti più» le rispondo.
«É proprio un bastardo...» dice pensierosa guardando il muro davanti a sé.

La fisso per qualche secondo, poi lei abbassa lo sguardo su di me.
«Okay okay, non voglio metterti tristezza, andiamo» mi spinge dalle braccia e mi alza in piedi.

«Sei pazza» dico ridendo.
«Sisi ma mettiti un pò di fondotinta che hai delle occhiaie da paura» mi spinge davanti allo specchio.

«Oddio, hai ragione» dico. Vedendomi in quello stato, prendo il fondotinta e copro le brutte occhiaie.

«Bravaaa, ora vestiti e andiamo, io vado a cambiarmi» dice saltellando, poi se ne va nella sua stanza.

É completamente pazza.

Rido al pensiero della mia migliore amica mentre apro l'armadio.

Scelgo una maglia bianca scollata, una camicia a quadri nera e rossa da mettere sopra, un paio di jeans blu chiaro e le adidas bianche e nere.

Metto un goccio di mascara per far risaltare i miei occhi castani e lascio i capelli castano scuro sciolti sulle spalle.

Adesso sono pronta.

Prendo la mia borsa e metto dentro tutto quello che potrebbe servirmi.

Esco dalla mia stanza e scendo le scale. Vedendo che Nicole non c'è, mi siedo sul divano, in attesa.

«Nicole! Io sono pronta!» urlo per farmi sentire.
«Sisi, un secondo!» risponde urlando anche lei.

Passano ben dieci minuti, ed ancora non é pronta.
Possibile che ci metta sempre così tanto?

«Eccomi!» dopo altri cinque minuti finalmente Nicole arriva.
«Alleluia» dico uscendo dalla porta di casa.
«Ehi, non ci ho messo mica tanto eh» dice lei alle mie spalle mentre chiude a chiave la porta di casa.

«Sisi certo» entro in macchina. Nicole entra e metto in moto.

«Allora, dove andiamo?» chiedo girandomi verso di lei.

«Ti indico io la strada, fidati di me» dice lei con sguardo malizioso.
Conosco bene Nicole e quando fa così mi preoccupa.

Spazio Autrice
Ed eccomi con il primo capitolo!
Vi piace? Secondo voi, Nicole dove porterà Allison?
Mettete una stellina e commentate pleasee ♡

Afraid || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora