Capitolo 23

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«Quindi ti senti meglio?» chiede Nicole porgendomi la tazza di cioccolata calda che mi ha preparato.

Mi hanno dimessa dall'ospedale la mattina dopo quella strana notte, quando ho fatto le foto al fascicolo di Flash. Ancora non riesco a togliermi dalla testa il pensiero di Diana interessata allo stesso fascicolo.

«Si, molto meglio» rispondo sorseggiando lentamente la cioccolata calda.

«Com'è potuto succedere?»
«Scusami Nicole, ma adesso preferisco non parlarne»
«Hai ragione, scusami» mi accarezza la fronte e io le sorrido.

Dopo qualche secondo di silenzio il mio telefono comincia a squillare.

«Riki» rispondo.
«Ehi Allison, tutto bene?» chiede il ragazzo. Dal suo tono di voce capisco che è preoccupato.
«Si, sto meglio. Non preoccuparti» rispondo cercando di rassicurarlo.
«Bene...senti, vorrei portarti in un posto. Sempre se te la senti, altrimenti non fa niente, ci andremo un'altra vol-» lo interrompo impedendogli di finire il discorso.
«D'accordo, vengo»
«Davvero? Fantastico!» esclama, poi continua «quanto tempo ti serve per prepararti?»
«In realtà sono già pronta, a meno che non debba mettermi qualcosa di più elegante di un paio di jeans e una felpa» ridacchio.
«No, non è niente del genere. Comunque fra cinque minuti sono da te. A dopo».

Non appena chiudo la chiamata mi ritrovo la mia migliore amica davanti, che mi guarda con un sopracciglio alzato e un sorrisino sulle labbra. So già a cosa sta pensando, la conosco troppo bene.

«Riccardo mi vuole portare in un posto» le spiego.
«Quindi state insieme? Ti piace?» dice lei alzando freneticamente le sopracciglia.

«Okay, lo ammetto. Lui mi piace davvero tanto e si, credo che stia nascendo qualcosa» cerco di nascondere un piccolo sorriso.
«Finalmente l'hai ammesso! L'ho sempre saputo»

«Vi siete baciati?» chiede eccitata dopo qualche secondo.
Sto per rispondere quando veniamo interrotte dal campanello di casa che suona.

«Ops!» esclamo scherzando, poi bacio la guancia della mia migliore amica e mi alzo dal divano.

Una volta uscita di casa raggiungo la macchina di Riccardo e, una volta entrata, bacio il ragazzo sulla guancia. Lui ricambia e fa partire la macchina

Allora, dove mi stai portando?» domando.
«Lo vedrai fra poco» dice lanciandomi
una veloce occhiata per poi tornare a guardare la strada.
«Ma io sono curiosa» incrocio le braccia al petto cercando di essere convincente.
«Siamo quasi arrivati» dice ignorandomi.

Dopo circa cinque minuti Riccardo parcheggia e spegne la macchina, dopodiché scendiamo. Ci troviamo nel bel mezzo di un bosco e non capisco cosa siamo venuti a fare.
«Beh?» guardo il ragazzo con aria interrogativa.
«Vieni» ridacchia e mi prende la mano trascinandomi con sé.

Dopo un bel po' di tempo passato a camminare in mezzo agli alberi, in silenzio e mano nella mano, finalmente raggiungiamo la fine del piccolo boschetto. Superiamo l'ultima fila di alberi e rimango senza fiato nel vedere la bellissima e grande spiaggia di fronte a noi. Il mare è tipicamente mosso dal vento invernale e il cielo ricoperto di nuvole.

«Mi porti a mare in inverno?» dico fingendo un'espressione di disgusto. Lui per un momento rimane spiazzato non sapendo cosa dire, allora io decido di rassicurarlo «scherzo, è bellissimo».

Lui fa un sospiro di sollievo.
«Sai io vengo qui quando cerco ispirazione per le mie canzoni, oppure quando ho bisogno di stare da solo» dice guardando la grande distesa d'acqua.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21, 2019 ⏰

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