Capitolo 15

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Pian piano il cielo viene coperto dalle nuvole grandi e nere, si fa sempre più scuro e cupo, i lampi e i fulmini cominciano a farsi sentire. Sembra proprio che un temporale stia per arrivare. All'orizzonte si vedono dei bagliori correre sulle nuvole nere, poi un leggero brontolìo; in pochi minuti i lampi e i tuoni sono sopra di me.

Sono sola in casa e nonostante il violento temporale sono tranquilla e serena, mi rilassa il ticchettìo delle gocce che giungono a dissetare la terra e il sibilo del vento che passa veloce fa correre con lui la mia immaginazione.

Ieri sera Riccardo si è fermato a cena da me, poi abbiamo visto un film e alla fine è andato via. È molto felice dell'opportunità che gli ha dato il produttore, quello di lavorare con la musica è sempre stato il suo sogno e sono felice che lo stia realizzando. Il prossimo lunedì dovrà incontrare il signor Cavalli per fargli leggere (e magari sentire) le canzoni che ha scritto, mi ha pregata di accompagnarlo e siccome avrei un impegno, gli ho promesso che avrei cercato di liberarmi per andare con lui.

All'improvviso lo squillo del cellulare interrompe i miei pensieri, facendomi tornare alla realtà.
«Allison?» chiede una voce femminile una volta aperta la chiamata.
«Ehi Nicole, dimmi» rispondo.
«Sei a casa?» domanda la mia migliore amica.
«Certo, dove dovrei essere altrimenti?» rispondo divertita
«Che ne so, magari con Riccardo» dice facendo una risatina.
«No scema, sono a casa e da sola» dico alzandomi dal divano per raggiungere la cucina.
«Va bene. Volevo dirti che non torno a cena, sono con Matteo. Ci sentiamo più tardi» mi avvisa
«D'accordo, divertitevi» rispondo. Lei ride imbarazzata e chiude la chiamata.

Sono convinta che fra quei due stia nascendo qualcosa di più di una semplice amicizia, ma loro continuano a negarlo. Nicole è fuori con lui da questa mattina, era già andata via quando io sono uscita di casa per andare all'università. Molto presto troverò lei e Matteo da soli qui a casa a scambiarsi effusioni, e allora li avrò smascherati.

Il mio stomaco inizia a brontolare per la fame, ma siccome è ancora presto per cenare mangerò i miei biscotti preferiti. Apro lo sportello e, nello stesso momento, sento uno strano ma forte rumore provenire da fuori la finestra. Non ha niente a che vedere con il temporale, anzi sembrava la voce profonda e roca di un uomo che pronunciava il mio nome.

Guardo attentamente la finestra alla mia destra ma è chiusa e fuori sembra essere tutto normale. L'avrò immaginato sicuramente.

Faccio finta di niente, affero i miei biscotti e torno in salotto. Inizio a mangiarli continuando a leggere il mio amato libro.

Dopo circa cinque minuti, sento un forte e improvviso rumore proveniente dalla cucina, come se qualcosa fosse caduta per terra.

Questa volta non posso averlo immaginato. Col cuore in gola, mi alzo dal divano e cercando di non far rumore mi avvicino lentamente alla cucina.

Attraverso la soglia della porta e mi blocco di scatto. Il cuore inizia a battere fortissimo, come se volesse uscire fuori dal petto a tutti i costi, le gambe iniziano a tremare e le mie mani mollano il pacco di biscotti, facendolo cadere per terra.

Per terra vicino al lavandino, sono sparsi decine di coltelli di metallo. In mezzo ad essi si trovano tanti pezzi di carta, la finestra invece è aperta. Com'è possibile? Posso giurare di averla vista chiusa quando ho preso i biscotti.

Controllo attentamente tutta la stanza assicurandomi che non ci sia nessuno, faccio un respiro profondo ripetendo a me stessa di mantere la calma e di non andare in panico e mi avvicino lentamente per vedere meglio.

Guardando i coltelli da vicino, mi accorgo che non sono quelli di Nicole. I suoi hanno tutti i manici rossi, mentre questi sono interamente di metallo. Prendo uno dei tanti bigliettini, lo apro e lo leggo.

"Il gioco comincia da adesso"

A questo punto entro in panico. Com'è possibile? Chi ha fatto questo? Cosa intende dire con questa frase?
Troppe domande senza risposte.

La prima cosa da fare che mi viene in mente è chiamare Riccardo. Con le mani tremanti prendo il cellulare, cerco il suo numero in rubrica e faccio partire la chiamate. Dopo due squilli mi risponde.
«Ehi, Allis! Stavo per chiamarti» esclama lui pimpante.
«Riccardo...» dico piano
«Tutto bene?» chiede preoccupato. Sembra aver capito che c'è qualcosa che non va.
«No, non va affatto bene» rispondo.
«Che succede?»
Con voce tremante, inizio a raccontargli tutto dal primo all'ultimo dettaglio.
«Ho paura che sia Flash» concludo.
«Impossibile, sono fuori e l'ho visto pochi secondi prima di ricevere la tua chiamata» afferma lui.
«Allora, chi è?» penso.
«Non lo so. Aspetta, vengo lì» dice lui.
«No Riccardo. Scusami, non volevo disturbarti, sono solo spaventata.
Continua a fare le tue cose» dico. Non voglio che smetta di fare quello che stava facendo solo per me, come se tutto quello che ha già fatto non contasse nulla. Diciamo che mi sento un po' in colpa, ma che la prima cosa che mi è venuta in mente è stata chiamare lui.
«Stai scherzando? Non mi hai disturbato. Hai fatto benissimo a chiamarmi. Sei spaventata e devo venire da te, non posso lasciarti sola mentre qualcuno si diverte a metterti paura» afferma.
«Grazie» sussuro. Non riesco a dire altro.
«Sto arrivando, sono appena salito in macchina. Vuoi che rimanga a parlare con te?» chiede mentre accende il motore della macchina.
«No, devi guidare, non preoccuparti. A dopo» lo saluto. Lui mi rassicura un'altra volta, ricambia il saluto e chiude la chiamata.

Che ragazzo gentile. Cosa avrei fatto senza di lui? Avrei iniziato a piangere in modo isterico e mi sarei strappata i capelli, non sapendo cosa fare.

Avrei potuto benissimo chiamare la polizia, ma l'unico che mi è venuto in mente è stato lui. Forse perché ho bisogno del suo aiuto? Della sua protezione? Forse perché ho semplicemente bisogno di lui?

Spazio Autrice
Heyyy! Adoro questo capitolo, finalmente la storia inizia a prendere forma. Cosa ne pensate? Chi è secondo voi questa persona misteriosa? Stellinate e commentate❤
Vvb❤

PS: Grazie di cuore per le 500+ letture e i quasi 200 voti❤

PPS: volevo dirvi che forse per la prossima settimana non riuscirò ad aggiornare perché sarò in viaggio, quindi non avrò tempo per scrivere. Sorry

Afraid || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora