I Slept With Justin Bieber - Italian Translation

Capitolo 16

| Nel capitolo precedente |

"Sì" Ariana emise un sospiro. "Sai, ho ancora molto da imparare su di te. Tu sai molto di me, ma io non so niente di te"

"Non sei una belieber? Le mie belieber mi conoscono meglio di me stesso" Justin ridacchiò.

"Conosco Justin Bieber, il ragazzo scoperto da Scooter Braun che ora è una delle celebrità più famose al mondo. Io voglio conoscere Justin Bieber, il ragazzo che c'è dietro tutto questo" lei alzò lo sguardo verso di lui.

E in quel momento, Justin capì che quella ragazza era definitivamente quella giusta per lui. Mettendo da parte tutte le cose brutte, aveva capito che quella ragazza è quella con cui vuole stare.

"Sono così felice che tu sia veramente la mia ragazza ora" lui la baciò.

"Sono così felice che tu sia veramente il mio ragazzo ora" sorrise lei.

Sesto mese di gravidanza
| 21 settimane |

| Ariana |

"Ho sentito che puoi fare sesso anche durante la gravidanza" disse Justin mentre giocherellava con le punte dei miei capelli. Stavamo semplicemente sdraiati uno vicino all'altra guardando Netflix sul computer che lui aveva portato.

"Sì" annuii mordendomi il labbro.

"Dovremmo decisamente farlo allora" alzò e abbassò le sopracciglia.

"So che sei eccitato e non solamente perché hai un'erezione" abbassai lo sguardo sui suoi pantaloni. "Ma non faremo sesso" scossi la testa ridendo.

"Lo fai tutte le volte" gemette e scese dal letto. "Torno tra poco" entrò nel bagno. Risi ancora più forte quando lo sentii aprire l'acqua della doccia.

Riportai la mia attenzione su Netflix che stava mostrando un episodio di Grey's Anatomy. Sono stufa di Shonda Rimes, mi ha fatto piangere molte volte a causa di questa serie. Perché uccidono tutti i nostri personaggi preferiti? Intendo, ho letto le sue spiegazioni ma... Fatemi solo smettere di pensarci perché mi scalderei troppo.

Dopo un po' Justin finalmente uscì dal bagno. "Stai bene ora?" alzai un sopracciglio. Lui fece roteare gli occhi e uscì dal bagno con un asciugamano avvolto intorno alla vita. Camminò verso la sua borsa che teneva qui e rientrò in bagno con i vestiti in mano. Quando finì di cambiarsi si sedette vicino a me.

"Quindi quali sono i programmi per oggi?" mi chiese.

"Non c'è molto che possiamo fare" gesticolai indicando la noiosa stanza d'ospedale.

"Che ne dici se ti porto fuori? Solo per oggi" suggerì.

"Piccolo, per quanto io apprezzi il pensiero non possiamo. Non mi è permesso uscire a meno che sia previsto dal mio trattamento o che si tratti di un appuntamento dal dottore per il nostro bambino" sospirai appoggiandomi di nuovo sul cuscino.

"Quel che non sanno è cosa li ucciderà" mi guardò. "Andiamo, li distrarremo, ti porterò fuori e poi passeremo un giorno nel mondo lì fuori" si alzò dal letto e guardò fuori dalla finestra.

"Okay ma se finiamo nei guai darò la colpa a te" ridacchiai. Afferrai un paio di jeans, un top non aderente e un paio di converse. Mi cambiai velocemente in bagno, guardai il mio riflesso nello specchio e mi raccolsi i capelli nella mia solita mezza coda.

"Dove stiamo andando?" chiesi a Justin una volta uscita dal bagno.

"È una sorpresa" ghignò. Feci roteare gli occhi scherzosamente, lui cerca sempre di sorprendermi. "Ora, quando ti dò il segnale cammina velocemente fuori dalla porta ed esci" mi disse. Annuii. Quando aprì la porta lo fermai.