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l'amore di Midoriya per Katsuki era sempre stato un amore semplice, e a lui stava bene così

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l'amore di Midoriya per Katsuki era sempre stato un amore semplice, e a lui stava bene così.

Lui era d'accordo sull'idea che l'amore dovesse essere semplice, senza gelosia e tantomeno incertezze e insicurezze.

Ma sia lui che il suo amore continuavano ad essere respinti da quel ragazzo dal carattere brutale, un ragazzo eccessivamente orgoglioso e pieno di sé, capace anche di lasciare i compagni alle sue spalle per primeggiare in qualsiasi cosa.

Izuku riusciva a coltivare il suo amore solo grazie ai ricordi dei vecchi tempi, quando erano ancora amici, quando erano ancora bambini.

Quando non c'era Kacchan senza Izuku e Izuku senza Kacchan.

ma con il passare del tempo, Katsuki aveva iniziato a maturare in modo sbagliato, schernendo in continuazione Midoriya per essere un "senza unicità".

Ed era proprio grazie a quei continui insulti e prese in giro che anche Midoriya col tempo cominciò a cambiare in modo ancora più negativo, anche se non portava rancore per il suo vecchio compagno di giochi.

Nessuno sapeva come fosse potuto accadere, dato che Izuku era stato accettato alla scuola più prestigiosa del giappone, la Yuuei, dove agli studenti venivano insegnate le basi per diventare un professionista.

Era in buoni rapporti con tutti, escluso Bakugou, e allora perché? Perché, Midoriya Izuku, si era unito alla lega dei supercattivi?


Katsuki's P.O.V.

alle sette e venti la sveglia attaccò a suonare, privandomi di un sonno privo di sogni.

Non persi tempo a far saltare in aria con un'esplosione quella sveglia odiosa, alzando il cuscino e spiaccicando la testa contro il materasso, premendo il cuscino sul capo.

Non appena mia madre mi tolse il cuscino dalla testa sbuffai frustrato, limitandomi ad alzarmi.

Mi recai in bagno e mi sciacquai il viso per svegliarmi meglio, osservando mia madre attraverso lo specchio, mentre estraevo lo spazzolino.

«che sta succedendo?»

«ah? che sta succedendo?» risposi aggrottando la fronte, mentre mi asciugavo il viso bagnato.

Mia madre mi conosceva meglio di me stesso e non mi sorprese il fatto che si fosse accorta che qualcosa che non andava c'era sul serio.

Sospirò leggermente. «ho saputo di Izuku, sua madre-»

«ma che cazzo c'entra adesso?», la interruppi.

«non voglio sentire un'altra cazzo di parola su quel debole di merda.» mi allontanai dal lavandino, non ascoltando le parole di mia madre.

Mi affrettai a tornare in camera mia, sbattendo con forza la porta e pregando a tutti i santi che mia madre la finisse con le sue inutili prediche. Mi infilai la divisa, sibilando qualcosa di incomprensibile.

«come se mi importasse di quel nerd di merda.» continuai, prendendo lo zaino.

Salutai mia madre con quella poca voglia rimasta, iniziando a camminare a testa bassa.

La strada che avevo davanti era lunga, deserta, una striscia di asfalto crepato che si spegneva in mezzo ai campi.

Con Deku percorrevo questa strada tutti i giorni per poi disperdermi con lui nel boschetto a caccia di insetti con i nostri retini.

Tesi le braccia lungo i fianchi e non appena realizzai le cose che stavo pensando strinsi un pugno, tirando un calcio ad un sasso.

«Dannato Deku, te ne sei andato come volevo io, ma non smetto di parlare di te. Quale cazzo è il mio problema?» alzai il tono di voce, mettendo una mano in tasca.

Mi fermai quando sentii una presenza dietro di me, ma decisi di non voltarmi.

«Bakugou?»

ehY ehY ehY.
Continuo a quattro stelline.

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uncovered kisses ✧ katsudeku ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora