Capitolo 3

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Erano passate tre settimane da quella sera e dopo pochi giorni iniziai a dare spesso di stomaco e a stare molto male. Adesso ero a casa di Isabel, mi teneva le mani mentre io ero molto preoccupata, con molte idee che mi passavano per la testa.

Io: "sarà il virus intestinale Isabel..." parlai poco dopo.

I: "secondo me non è il virus Jennifer, non prendiamoci in giro!  Qual è stata l'ultima volta che hai fatto sesso? Non dirmi quella sera con quel Justin"

Io: "no non posso essere incinta di quello" delle lacrime iniziarono a scendere sul mio viso.

I: "eih non piangere tesoro... adesso vado a comprare dei test, sdraiati e rilassati"

Io: "va bene"

Poco dopo tornò e mi chiusi in bagno aspettando i risultati dei due test. Il tempo era ormai scaduto e prendendo coraggio abbassai lo sguardo.

Era positivo. Ero incinta.

Uscii dal bagno in lacrime e guardai Isabel che mi venne incontro, la fermai mostrandogli il test.

Io: "sono incinta"

I: "ma è fantastico"

Io: "no! Non è fantastico. Non conosco nemmeno quel ragazzo, come può essere il padre di mio figlio?"

I: "Jenni stai tranquilla vedrai che si troverà un modo per risolvere tutto"

Annuii solamente non volendo più parlare e poco dopo tornai a casa andando subito in camera mia senza salutare i miei genitori. Mi buttai sul letto e pensai se dirgli la verità oppure aspettare, ma decisi di dirglielo subito; tanto prima o poi se ne accorgeranno perché la pancia crescerà. Dopo aver preso coraggio, scesi le scale ed entrai in cucina.

Io: "mamma, papà. Devo dirvi una cosa importante"

M: "dicci tutto" mi mancavano le parole.

Io: "io... ecco... sono..."

P: "sei...." disse mio padre per incoraggiarmi a finire la frase.

Io: "io sono incinta" dissi tutto d'un fiato aspettando una loro reazione.

Mamma mi guardava con occhi spalancati senza parole, mio padre restò immobile e guardava avanti a lui senza rivolgermi lo sguardo; questa cosa mi rese molto ansiosa.

P: "chi è il padre?" mi chiese dopo un silenzio che sembrava infinito.

Io: "so solo che si chiama Justin" dissi mortificata e delusa da me stessa per essere stata così irresponsabile.

P: "vai in camera, prepara le valigie ed esci da qui" non potevo credere a quelle parole.

Io: "ma..."

P: "niente ma. Io non voglio una figlia che va a letto con il primo che passa"

Annuii solamente non volendolo più ascoltare. Salii in camera mia e preparai la valigia, misi tutto quello che mi poteva essere utile e riscesi le scale. Rientrai in cucina guardandoli per l'ultima volta.

Io: "non me lo sarei mai aspettato da voi un comportamento del genere. Capisco che siate arrabbiati soprattutto da come sono stata irresponsabile, ma io non avrei mai fatto così con mia figlia. Gli sarei stata accanto, sempre. E ricordate che quando mio figlio o mia figlia nascerà scordatevi di vederlo o vederla perchè non ve lo meritate. Detto questo me ne vado"

Uscii di casa e iniziai a camminare a testa bassa finché non mi scontrai con qualcuno.

Io: "oh cazzo scusami" alzai la testa e mi ritrovai davanti un ragazzo più altro di me.

Io: "scusami scusami, non stavo guardando dove mettevo i piedi, piacere Jennifer" dissi.

X: "tranquilla anche io non stavo guardavo dove camminavo, piacere Zayn. Non per farmi i fatti tuoi ma come mai sei in giro alle 6 del pomeriggio con una valigia?"

Io: "beh vedi ho detto ai miei genitori di essere incinta e loro come dire... mi hanno cacciato di casa"

Z: "oh mi dispiace... se vuoi posso ospitarti a casa mia"

Io: "non so... non ti conosco nemmeno non saprei"

Z: "tranquilla non sono un maniaco"
mi disse ridendo.

Io: "va bene ma ti avverto io chiamo la polizia se succede qualcosa"

Z: "non succederà nulla, andiamo"

Io: "si"

Ci avviammo verso la casa di Zayn e nel viaggio in macchina ci conoscemmo meglio e scoprii che era davvero un ragazzo dolce e simpatico. Dopo una decina di minuti arrivammo e mi ritrovai davanti una villa, Zayn mi invitò ad entrare, ma quando entrai mi ritrovai sul divano un ragazzo. Si, era proprio lui, quello che dovrebbe essere il padre di mio figlio.

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