Capitolo 14

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Oggi, finalmente, iniziava il sesto mese di gravidanza; ancora tre mesi e Luke sarebbe nato. Non vedevo l'ora e anche Justin, che aveva preso alla lettera quello che mi disse la dottoressa ovvero il non fate sforzi. Infatti non mi faceva fare più niente per paura che succedesse qualcosa, a me o al piccolo, era super dolce e aveva imparato a cucinare qualcosa di decente senza bruciare tutto, a fare le lavatrici, a stendere i panni e a pulire, visto che a me lo aveva vietato. Adesso eravamo sdraiati sul letto a farci le coccole.

J: "volevo dirti una cosa importante" mi disse ad un tratto facendomi preoccupare.

Io: "dimmi"

J: "ieri mentre eri sotto la doccia avevi lasciato il telefono sul comodino e ti è arrivata una chiamata. Ha squillato per un po' e alla fine ho deciso di guardare; c'era scritto 'papà' allora ho risposto io"

Io: "e cosa ti ha detto?" lo guardai preoccupata.

J: "appena ho risposto gli ho detto  di essere il tuo fidanzato e diciamo che ha iniziato ad incazzarsi un bel po', ma oltre quello ha detto che lui e tua madre vorrebbero vederti perché sono molto preoccupati per te. Questo è quello che mi ha detto"

Io: "beh io non voglio rivederli, sarò io a decidere quando. Per il momento loro non esistono per me"

J: "perché non vuoi vederli? Non mi hai mai detto cosa è successo con loro"

Io: "quando hanno saputo che della gravidanza, mio padre mi ha detto di preparare le valigie e di andarmene perché non voleva una figlia che andasse a letto con il primo che passa. Allora me ne sono andata, tanto era quello che volevano e io l'ho fatto"

J: "è tutta colpa mia se ora sei in questa situazione con i tuoi genitori"

Io: "non è vero, non darti colpe inutili"

J: "se fossi stato più attento ora staresti con i tuoi genitori"

Io: "Basta incolparti Justina. Abbiamo sbagliato entrambi, però è vero anche che se noi fossimo stati più attenti adesso non aspetteremo Luke. Se noi fossimo stati più attenti, lui adesso non esisterebbe e non non ci saremo mai conosciuti; quindi non darti delle colpe inutili"

J: "hai ragione, ma io ho praticamente approfittato della tua situazione per portarti a letto"

Io: "senti Justin, se un giorno vorrò rivedere i miei ci sarà tempo, per adesso non ho voglia. Adesso voglio stare con te e tra tre mesi saremo una famiglia, quindi adesso ho solo bisogno di te e Luke. I miei genitori se ne faranno una ragione, anche perché sono stati loro a cacciarmi" Justin mi sorrise e lo baciai.

J: "ti amo"

Io: "anche io"

Justin continuò ad accarezzarmi la pancia e poi ci addormentammo abbracciati.

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