Capitolo 11

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Dopo la chiamata che avevo avuto con Isabel ci eravamo organizzate per amdare a fare un po' di shopping.

J: "Justin oggi esco con Isabel, una mia amica torno verso le 7 ok?"

Io: "va bene e stai attenta"

J: "si, stai tranquillo"

*Justin*

Jennifer era appena uscita e non sapendo che fare decisi di vedere un po' di tv e cercare di passare il tempo che passo abbastanza velocemente. Ero sdraiato sul divano quando la porta della camera si aprì ed entrò Zayn con un pacchetto di sigarette e con delle bottiglie di alcol.

Z: "vuoi?"

Io: "no amico lo sai che non fumo più quella roba e poi di pomeriggio? Che ti succede?"

Z: "dai, è da tanto che non ci sballiamo come prima. Non mi succede niente è che mi va e basta"

Io: "e va bene, ma solo qualche tiro"

Z: "ora si che ti riconosco"

Zayn mi passò una sigaretta, feci un tiro e iniziai ad aspirare tutto quel fumo. Era da ormai qualche giorno che non fumavo e ne approfittai, in poco tempo la stanza si era riempita di fumo. Fumammo e bevemmo fin quando sentimmo la porta di casa aprirsi, poco dopo la porta della camera si aprì.

J: "Justin, ma che cazzo stai facendo!"

Z: "eih calmati, ci stiamo divertendo un po' "

J: "divertendo? Come potete divertirvi così? Sentite mi sto incazzando quindi o mi date delle spiegazioni oppure ve la vedete con me e vi giuro che anche se sono incinta posso ammazzarvi a tutti e due"

Io: "dai amore, Zayn ha ragione ci stavamo divertendo" mi avvicinai per baciarla ma si scansò subito.

J: "Justin puzzi di fumo, scordati di avvicinarti a me"

Io: "che esagerata. Erano solo delle sigarette" dopo questa frase sentii la mia guancia bruciare perchè mi aveva tirato uno schiaffo.

*Jennifer*

Gli tirai uno schiaffo. Come poteva fumarsi quella roba e dire che non era niente? Non lo capivo quando faceva così. Justin si girò verso di me e mi guardò. Dal suo sguardo potevo capire che fosse molto incazzato, infatti mi prese per i polsi e senza delicatezza mi sbettè al muro.

J: "come cazzo ti sei permessa a tirarmi uno schiaffo?" mentre diceva queste parole aumentò sempre di più la stretta, non era lui in quel momento.

Io: "Justin mi stai facendo male, lasciami" e in quel momento mi uscì una lacrima.

Mi lasciò subito e, una volta libera dalla suapresa, feci scivolare la schiena contro il muro per poi mettermi seduta a terra e lasciare che le lacrime rigassero il mio viso.

J: "Jenni scusa, non volevo farti male non ho pensato a cosa stavo facendo" si abbassò per abbracciarmi ma mi scansai subito.

Io: "non toccarmi. Vattene"

J: "ma..." lo bloccai subito.

Io: "ho detto che devi andare via" e così fece, lasciandomi sola.

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