Capitolo 17

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*4 giorni dopo*

Questi quattro giorni erano stati molto duri, Luke ogni notte si svegliava pangendo e ovviamente ci svegliavamo anche io e Justin. Lui però si riaddormenva subito, io ci mettevo molto tempo.

Proprio adesso stavo cullando Luke per farlo calmare.

J: "eih vai a dormire che è tardi" alzai lo sguardo e trovai Justin che mi stava guardando mentre andavo in giro per la stanza cercando di calmare Luke, erano le due notte.

Io: "no tranquillo tanto ormai sono sveglia"

J: "lo so che sei stanca, dammi a me e vai a riposarti, ti raggiungo tra poco" gli passai Luke e iniziò a cullarlo, ma invece di andare a dormire mi misi vicino a lui guardandolo.

Io: "Justin sono circa 9 mesi che ci conosciamo. Posso chiederti una cosa?"

J: "certo"

Io: "ma i tuoi genitori?"

J: "non li vedo da quando ho 18 anni"

Io: "vuoi parlarne?" chiesi accarezzando la guancia di Luke.

J: "si" disse Justin alzandosi per mettere Luke a dormire visto che si era addormentato.

Io: "tranquillo. Ti ascolto"

J: "a 16 anni ho iniziato a fumare e poi andando avanti, a 18 anni, iniziai anche ad assumere della droga. Mia madre lo scoprì perché per sbaglio lasciai quella roba sul letto e non la nascosi prima di uscire, così tutta la mia famiglia ne venne a conoscenza. Mia madre e mio padre si arrabbiarono e mi cacciarono. A 19 anni mi ristrovai a spacciare droga. Per fortuna un giorno incontrai Zayn che mi rimise sulla strada giusta e così inizai a vivere con lui"

Io: "e i tuoi non lo sanno che hai un figlio?"

J: "no, ma voglio che lo sappiano; infatti vorrei andarli a trovare un giorno"

Domani li andiano a trovare"

Io: "che en dici se andiamo domani? Sarei felicissima di conoscerli"

J: "non so come la prenderanno. Rivedermi dopo 5 anni"

Io: "stai tranquillo. Sei e sarai sempre loro figlio. Però adesso mettiamoci a dormire che è tardi"

J: "va bene" si alzò e diede la buonanotte a Luke per poi stendersi vicino a me e lasciarmi un bacio sulle labbra.

Io: "buonanotte"

J: "notte piccola" mi addormentai tra le sue braccia.

......

Il giorno dopo quando mi svegliai preparai una bella colazione e poi mi preparai per andare dai genitori di Justin.

J: "piccola sei pronta?" disse entrando in camera.

Io: "si ho quasi fatto"

J: "sono agitato"

Io: "stai tranquillo, ci siamo io Luke"

J: "lo so ma è difficile"

Io: "Justin ce la farai, ora andiamo"

Scendemmo le scale e salimmo in macchina. Justin iniziò subito a guidare e dopo circa mezz'ora eravamo arrivati. Potevo notare quanto fosse teso e agitato.

Io: "su coraggio"

Allungò la mano per bussare ma si farmò, così decisi di bussare io al posto suo. Da dentro si sentì una voce femminile e la porta si aprì rivelando una bellissima donna.

P: "Justin...." disse la donna non credendo ai suoi occhi. Delle lacrime scesero rigandole il viso.

Non passò molto tempo che Justin si fiondò tra le sue braccia abbracciandola fortissimo.

P: "venite entrate" disse asciugandosi le lacrime.

J: "piacere signora io sono Jennifer. La fidanzata di suo figlio" dissi un po' imbarazzata.

P: "piacere, chiamami pure Pattie tesoro. Sei proprio una bellissima ragazza"

Io: "grazie mille, anche lei è molto bella"

J: "mamma dov'è papà?"

P: "a lavoro"

J: "mhh ok"

P: "comunque... chi è questo bambino?"

J: "oh... è nostro figlio"

P: "che cosa?"

J: "emh si... sono venuto soprattutto per questo, per farvelo conoscere. Ora sei nonna, non sei contenta?"

P: "certo che lo sono! Lo sai che l'ho sempre desiderato, come si chiama?"

J: "Luke"

P: "mi piace molto questo nome"

J: "sono contento"

P: "dai adesso mettiamoci seduti in salotto che mi divete raccontare tutto"

Iniziammo a parlare tranquillamente quando la porta si aprì ed entrò un uomo, sicuramente il padre di Justin.

J: "papà..." Justin si alzò guardandolo per pochi secondi.

Jer: "Justin... oh mio dio quanto tempo. Sei cresciuto tantissimo"

J: "mi sei mancato papà" gli corse incontro abbracciandolo e il padre non esitò a ricambiare.

J: "papà sono venuto qui per vedere come stavate, ma soprattutto per farvi conoscre due persone. Innanzitutto lei è Jennifer, la mia ragazza"

Mi alzai e mi presentai.

Io: "pacere signore. Sono Jennifer"

Jer: "pacere. Chiamami pure Jeremy"

J: "e poi papà... lui è Luke"

Jer: "e chi è il tuo fratellino?" mi chiese.

J: "no è nostro figlio"

Jer: "veramente? Wow non me lo aspettavo"

J: "beh in realtà nemmeno noi. Ora sei diventato nonno, sei contento?"

Jer: "certo Justin! Perché non cel'hai detto prima?"

J: "volevo dirvelo di persona, anche per rivedervi. Dopo tutto quello che è successo non ero sicuro nemmeno di venire qui"

Jer: "Justin sono successe tantissime cose e in questi anni ci sei mancato tantissimo, ma io e tua madre ti abbiamo perdonato. Sei nostro figlio, ora hai una famiglia e sei cresciuto. Quello è il passato e dobbiamo solo lasciarcelo alle spalle. Potrai sempre contare su di noi"

J: "vi voglio bene" abbracciò i genitori mentre io li guardavo sorridendo.

Ero felicissima che avessero chiarito e che ora tra di loro andasse tutto bene, se lo meritava.

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