-Ma perchè, mamma?- Chiesi sbuffando,
-come perchè?- mi guardò esterrefatta, -stanno venendo Hans e sua figlia, mi pare ovvio che tu debba indossare qualcosa di diverso da Boxer e maglietta del pigiama- ricominciò ad apparecchiare frenetica la tavola,
-intendevo: perchè dobbiamo fare questa stupida cena? E' una cosa tra voi due, perchè devo conoscere sua figlia?- Smise di apparecchiare e scostò i suoi lunghi capelli biondi, mettendoseli dietro l'orecchio,
-amore mio- disse sorridendo impacciatamente, conoscevo fin troppo bene quell'espressione mista fra imbarazzo e felicità, di quando mi stava per dare una notizia che non mi avrebbe fatto piacere, si avvicinò e mi scompigliò i capelli, -io e Hans, stavamo pensando di approfondire il nostro rapporto, quindi desideriamo che tu e Juno vi conosciate... sono sicura che sia una ragazza adorabile- sorrise ancora e si avviò in camera sua, -finisci tu di apparecchiare, per favore? Ma prima vestiti- gridò dal piano di sopra; sbuffai, sapevo che non mi aveva detto tutto.
Salì in camera mia e lanciai un'occhiata all'armadio, afferrai un paio di pantaloni verde militare e una maglietta scura, dopo averli indossati e infilato un paio di converse nere senza neanche allacciarle, presi il cellulare.
<Niente da fare, stasera non posso venire, mia madre ci tiene troppo e mi ucciderebbe> mandai il messaggio a Noah e mi buttai sul letto con un braccio dietro la testa e l'altro a tenere il telefono, dopo qualche secondo lo schermo si illuminò e lessi ridendo la risposta:
<tranquillo, tanto neanche io ce l'avrei fatta... ho ancora il ghiaccio> mi infilai il cellulare in tasca e, solo appena mi ricordai di avere circa cinque minuti per apparecchiare la tavola, scesi di sotto.
Stavo mettendo quattro piatti a tavola, quattro bicchieri, quattro paia di posate, mi vennero i brividi al pensiero che i piatti su quella tavola sarebbero potuti essere quattro per sempre.
-Hai apparecchiato? Non ti potevi mettere qualcosa di più carino?- Mia madre aveva il solito tono agitato ma non appena la vidi sgranai gli occhi per la sorpresa,
-perchè ti sei vestita così?- Non era ne un vestito elegante ne uno che si indosserebbe tutti i giorni, ma era carino e lei era molto bella.
-Non posso farmi carina per una sera?- Mi chiese scendendo gli ultimi gradini,
-si ma...- suonò il campanello e mi passai entrambe le mani sulla faccia,
-fai gli onori di casa- mamma mi spinse verso la porta mettendomi una mano dietro la schiena e sfoggiando il suo sorriso più incoraggiante, mentre io le lanciai un'occhiataccia.
-Ciao- una ragazzina mi salutò sorridendo stranamente e guardava dentro casa mia come se aspettasse solo l'invito a entrare per rovistare ovunque.
La scansionai velocemente, come facevo con tutte le persone quando mi venivano presentate, era più che altro per 'decidere' se a prima vista le potevo accettare o no. Aveva i capelli color biondo miele raccolti e lisci che le arrivavano alle spalle, gli occhi invece erano grandi e furbi, color verde acqua, coperti da un paio di spessi occhiali rotondi, non era tanto bassa ed era snella, a prima vista comunque non era una di quelle che spiccavano per la bellezza, era più che altro una ragazzina comune di quindici anni su per giù, con un tocco in più di stramberia rispetto alle altre e con sguardo pressochè assente; la cosa che mi sorprese di più, tuttavia, furono i vestiti, una maglietta nera e una gonna dello stesso colore, e le scarpe? Anch'esse nere, quindi o faceva parte di una setta satanica o era la tipica adolescente nel periodo goth/dark/emo/non-so-che, era decisamente più probabile la seconda.
-Ciao!- Esclamò la mamma entrando in azione, -entrate dai- la ragazzina e Hans varcarono la soglia e l'uomo mi porse la mano,
-piacere di conoscerti Dustan- disse gentile, io gliela strinsi sorridendo, ero consapevole che a volte i miei sorrisi potessero apparire falsi e forzati, ma era davvero il meglio che riuscivo a fare quando non ridevo spontaneamente. Non che Hans mi stesse antipatico, anzi, credevo fosse perfetto per la mamma avere qualcuno, insomma era anche oggettivamente un bell'uomo, capelli castano chiaro e occhi azzurri, alto e con le spallone, ma semplicemente, non me ne fregava nulla di quella cena e avrei preferito stare con i miei amici.
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I have a nightmare (IN PAUSA)
FantasiaSe qualcuno avesse detto a Noah e Dustan che si sarebbero ritrovati a vivere l'esperienza più assurda della loro vita insieme a Juno e Abey, le escluse della scuola, sarebbero scoppiati a ridere. Peccato fossero troppo terrorizzati per farlo. (Stori...