- Ma buongiorno fiorellino – mi saluta Mike mentre Shawn si limita a farmi un cenno con la mano.
- Buongiorno un cazzo – ricambio gentilmente mentre lancio lo zaino ai piedi del muretto.
- Dormito male? - chiede cautamente il moro.
- Non hai capito – dico appoggiandogli una mano sulla spalla – non ho dormito affatto – concludo trattenendo una serie di imprecazioni molto poco signorili.
- Come mai? -chiede Mike.
- Quel cretino di mio fratello, dopo essere stato fuori tutto il giorno a contare le api, è tornato a casa con un troione da combattimento di un metro e ottanta e si sono dati alla pazza gioia per tutta la notte -
- E dove sarebbe il problema? - chiede Mike.
- Mi prendi per il culo? - ribatto alzando un sopracciglio.
- Non fare domande Mike – si intromette Shawn, guadagnandosi un mio sguardo di ringraziamento.
Mi massaggio le tempie chiudendo gli occhi e sto per rilassarmi quando un suono familiare interrompe quella bozza di calma che mi si era formata in testa. Campanella di merda.
- Vaffanculo – borbotto entrando a scuola tra la calca di studenti, lasciando Shawn e Mike indietro.
Faccio mente locale sull'orario mentre raggiungo l'armadietto e prendo i libri necessari.
Oggi devo evitare il maggior numero di contatti con il genere umano perché quando non dormo divento irritabile, altamente irritabile, e questo non è un bene né per me, né per chi mi sta intorno.
Raggiungo l'aula che dovrò occupare per ben due ore e prendo posto nel solito angolino in fondo, a destra della cattedra. Mi siedo e butto lo zaino sul banco, usandolo come cuscino.
Mentre cerco di riposare sento che qualcuno occupa il posto accanto al mio. Vinta dalla curiosità apro un occhio, giusto per vedere chi sia.
Jane.
Tiro un sospiro di sollievo nel vedere un viso amico e soprattutto dotato di cervello, e non un essere con un ermellino nella scatola cranica.
- Ciao Jane – la saluto seppellendo la faccia nel mio zaino-cuscino.
- Ehi Emily. Dormito poco? - chiede educatamente, mantenendo un tono di voce abbastanza basso, per non darmi fastidio.
- Pochissimo – borbotto.
- Per questa lezione riposati, ti copro io – mi rassicura.
Sollevo la testa borbottando un "che Dio ti benedica" prima di farla crollare nuovamente sopra il mio cuscino improvvisato.
- Tranquilla – mi rassicura con una leggera risata. - Basta che a pranzo mi racconti tutto -
Annuisco prima di lasciarmi completamente andare.
Finalmente è arrivata la tanto attesa pausa pranzo e io non vedo Mike e Shawn da stamattina, quando gli ho abbandonati in cortile. Li ho trattati di merda, mi sento terribilmente in colpa.
Prendo il vassoio e faccio la coda per prendere qualcosa da mangiare, anche se so che finché non chiarisco con i miei due migliori amici, non toccherò cibo, o qualsiasi cosa io mi ritrovi nel piatto.
Mentre la coda scorre lentamente, faccio passare lo sguardo tra gli studenti e i professori, alla ricerca di due persone in particolare. Una delle quali dovrebbe essere facilmente rintracciabile grazie ai suoi capelli colorati.
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Next To Me - Shawn Mendes
FanfictionEra tutto perfetto. Io, Michael e Shawn eravamo indivisibili. Poi è scattato qualcosa e tutte le certezze che avevo sono crollate, come un castello di carte. È successo tutto così in fretta, eppure, se ci penso, ricordo il momento esatto in cui tut...