Capitolo 18

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- Ora capisco perché non siamo mai andati a questo genere di feste – borbotta Mike.

Siamo davanti alla villa stratosferica di Megan Brown. Avete presente quelle mega villone bianche che si vedono nei film? Quelle con il giardino curato, il porticato con le colonne bianche e la porta di legno scuro?

Ecco, la dimora della signorina Brown è esattamente così.

Niente male, penserete.

Ma certo che no, se non fosse che in questo momento sembra che sia uscita da una di quelle commedie trash piene di colori sgargianti, brillantini e stampe a caso. Ci sono lucine colorate ovunque, che lampeggiano ad intermittenza a tempi differenti, festoni di colori totalmente a caso e rametti di vischio praticamente ovunque.

- Ho bisogno di bere – dico alla fine.

Entriamo nella villa, già affollata e piena di studenti.

Sarà una lunga serata.

*****

Dopo un paio d'ore in questa piccola trappola infernale devo ammettere che la festa alla fine non è tanto male. Devo ancora capire se è perché effettivamente è carina oppure se il merito sia dei tre drink che mi sono scolata nell'ultima ora.

Forse dovrei smetterla di bere, penso sorseggiando un altro cocktail fruttato.

Ed è proprio quando sto per farmi prendere dai sensi di colpa che un esemplare di Mike mi sfila davanti come se fosse in passerella cantando a squarciagola Single Ladies di Beyoncé.

Rido divertita poco prima che lui mi noti. In meno di mezzo secondo sono in mezzo alla pista, muovendomi a tempo (più o meno) su un paio di tacchi alti come la Tour Eiffel.

Bene, ma non benissimo.

Sono talmente presa dalla canzone che a mala pena mi accorgo di Shawn e Megan che parlano tranquilli in un angolo del salotto. Non me ne accorgo, ma lo fa Mike.

- COTTON FIOOOOC – chiama Shawn dalla pista, che subito punta lo sguardo su di lui, sorridendo.

Ovviamente quel grido da falco pellegrino ha attirato anche la mia di attenzione. Dire che divento nervosa è poco.

Quella razza di sgualdrina sta mettendo di nuovo le mani sul mio migliore amico.

Dopo che gli ha messo le corna con il mio fidanzato, che di conseguenza le ha messe a me.

Che al mercato mio padre comprò.

Vedo di sfuggita Mike recuperare il mio amico con poca grazia, trascinandolo per un braccio attraverso tutta la stanza, ignorando completamente le proteste della vacca. In tutto questo io mi sento come in bolla, con la testa leggera, i pensieri che vagano.

Direi che l'alcol sta iniziando a fare il suo effetto.

A malapena mi accorgo dei miei due amici che mi hanno affiancato.

- Perchè parlavi con la vacca? - chiedo, per poi tapparmi la bocca con entrambe le mani e ridacchiare in modo idiota.

Anche Shawn non trattiene un sorriso.

Mike invece non ci prova nemmeno a darsi un contegno: - Vacca? Quella è una ZOC- purtroppo non riesce a finire la frase perché qualcuno gli tappa prontamente la bocca da dietro.

- Non vorrai mica farti cacciare la notte di capodanno -

Alto, capelli biondi, occhi castani e tanti muscoli. Potrebbe quasi essere uno spreco, se non avesse il cervello di una gallina.

Next To Me - Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora