Capitolo 23

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I restanti quattro giorni della gita li passiamo a girare la magnifica Grande Mela. Quello che è successo tra me e Shawn ha decisamente rafforzato il nostro rapporto.

In più, quei gesti che io prima pensavo di immaginarmi, ora si sono fatti più audaci. Come quando stavo cercando di scattare una foto alla Notte Stellata di Van Gogh e lui mi ha abbracciato da dietro, prima di darmi dei giocosi baci sul collo facendomi ridere.

Oltre alle occhiate intenerite degli altri visitatori, abbiamo attirato anche uno sguardo di fuoco da parte della signorina Brown. Shawn era troppo impegnato a fare il pirla, ma io l'ho notata eccome. Se avesse potuto mi avrebbe ammazzato.

E la cosa continua a stupirmi perché, alla fine della fiera, è stata lei a tradirlo.

Anche in questo momento, quando a vacanza finita stiamo prendendo posto nell'aereo, lui mi tiene la mano con una naturalezza disarmante, tracciando dei cerchi immaginari con il pollice. Mi sembra di vivere in una specie di sogno senza capo né coda.

Questi giorni sono passati velocemente tra musei, pranzi al sacco e visite guidate. Nonostante la città sia indubbiamente stupenda, la mia attenzione non era mai rivolta ai monumenti, ai grattacieli, alle luci magiche della città, ma sempre a Shawn. Mi bastava che entrasse semplicemente nel mio campo visivo, anche per sbaglio, che io posavo lo sguardo su di lui, guardandolo con occhi diversi, fino a quando anche lui, sentendosi evidentemente osservato, posava lo sguardo su di me.

E sorridevamo entrambi come due idioti.

Non potete capire quanto io mi senta stupida a pensare cose del genere, ma non c'è niente da fare: ora che so di essere ricambiata, è come se tutti i miei sentimenti e le mie emozioni si fossero amplificate.

Il viaggio in aereo trascorre tranquillo: Shawn dorme accanto a me, Luke e Jane hanno appena finito di discutere e Mike sta leggendo un libro. Io mi limito a guardare fuori dal finestrino, perdendomi nella forma delle nuvole. È uno spettacolo che mi ha sempre affascinata.

Le nuvole sembrano sempre perfette, qualsiasi sia la condizione atmosferica, la luce, il vento o la forma. Sono sempre belle e impeccabili, maestose, e si adattano sempre a d ogni paesaggio. Lo dominano.

È bellissimo il paesaggio.

Certo, bellissimo fino a quando l'aereo non entra in una di quelle nuvole giganti e non si vede più niente. Solo bianco.

Con un sospiro riporto l'attenzione all'interno dell'aereo. Mi volto verso Shawn e istintivamente sorrido.

- Psst! - sento chiamarmi.

Mi volto verso il posto dietro al mio, trovando l'allegra faccia di Jane che mi guarda come chi la sa lunga.

- Ciao anche a te- le dico, cercando di ignorare il suo sorrisino malizioso.

- Come sta andando? - chiede sottovoce, indicando con un cenno della testa il sedile accanto al mio.

- Bene. Decisamente. Al momento mi sembra quasi di vivere in un sogno. Ma è sempre così all'inizio – rispondo lanciando una veloce occhiata al ragazzo addormentato.

- Non è vero – ribatte Jane – Con Scott non era così. -

- È vero. Con Scott nopn era così – confermo con un sorriso.

- Io... non vorrei rovinarti il momento – comincia Jane dubbiosa, facendosi subito seria.

Io aggrotto leggermente le sopracciglia, aspettando che continui.

- Ma state, come dire... escludendo Mike – mi dice con sguardo dispiaciuto.

Ora che ci penso, negli ultimi giorni siamo stati talmente presi dalla nostra nuova avventura, se così la possiamo chiamare, che non abbiamo passato molto tempo con Mike. Certo, non lo abbiamo completamente ignorato, ma non ci siamo neanche comportati come al solito, quando eravamo un trio inseparabile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30, 2020 ⏰

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