Quando Claudio arriva in ospedale da Mario sono da poco passate le tre del pomeriggio.
L'ha accompagnato lì l'ispettore, dopo che lui l'ha raggiunto in questura per sporgere denuncia e convalidare la deposizione.
Sono rimasti d'accordo che sarà Claudio ad avvertire Mario degli ultimi avvenimenti.
Per non farlo spaventare troppo vedendoli arrivare lì insieme di domenica pomeriggio.Il ragazzo, Andrea, è già stato prelevato e portato in questura in attesa di essere interrogato.
Per capire bene fin dove è opera sua e quanto invece sia colpa del padre.
Lo stesso è stato fatto con quest'ultimo.
Anche lui in questura, di nuovo, ma in un altra stanza.
Separati.Claudio e l'ispettore Serra, davanti all'ospedale, si salutano così.
Con la promessa di risentirsi di lì a qualche ora per vedere se è venuto fuori qualcosa dagli interrogatori.
L'ispettore gli annuncia comunque che in serata passerà per aggiornare Mario sulle prove raccolte e sui primi colloqui avuti con quell'uomo nei giorni scorsi.Si congedano e Claudio sale in reparto.
Arriva su e trova Anna, sua collega e amica."Ehi tesoro...sono giorni che non ti sento e vedo, non ci incrociamo da un po'. Come stai?"
"Ehi...bene...sono solo un po' stanco..."
"Eh lo vedo...hai una faccia...sei qui per Mario?"
"Si...si...poi magari quando ho più tempo...parliamo un po'..."
"Eh...mi devi raccontare un po' di cose ragazzo!"
"Ma si...senti...come è andata stamani? So che dovevano portarlo giù...e hai visto se ha mangiato poi?"
"Certo che sei proprio...come dire...beh comunque si ha mangiato. Controvoglia ma ha mangiato. Ed è tornato su verso l'una...adesso è in poltrona, finché resiste lo lasciamo alzato"
"Va bene grazie...vado...da lui...allora"Anna gli fa l'occhiolino e si rimette a lavoro.
Claudio arriva in prossimità della stanza blu, il poliziotto di guardia lo lascia entrare come sempre. Ormai per lui e i suoi colleghi il viso di Claudio è piuttosto noto.
Trova Mario seduto in poltrona, vicino alla portafinestra, con la gamba destra ingessata dal ginocchio in giù, appoggiata su una sedia a rotelle.
Sta guardando il panorama alla sua destra, palazzi su palazzi. Roma è così. Piena.
La tv accesa, a sonoro bassissimo, su un canale di sport.
È pensieroso, batte il cellulare in su e in giù sulla coscia.
Ha addosso dei pantaloncini corti sportivi neri e una coperta sulle gambe che però gli sta scivolando via piano piano. Ma lui non ci bada.
Gli hanno cambiato anche la maglietta e sistemato i capelli.
Anche alcune medicazioni sul braccio sono state cambiate.Lo sente entrare e si volta.
"Ehi...straniero...sei qui..."
Claudio gli va incontro e gli lascia un bacio a stampo e gli scompiglia i capelli.
E poi si mette a sedere sul letto vicino alla sua poltrona."Ciao professore...come stai? Finalmente fuori dal letto..."
"Sto abbastanza bene...mi hanno cambiato, lavato i capelli e medicato...e poi con la gamba più libera sto meglio...la tua collega, Anna, è stata molto carina. Mi ha rimesso a nuovo..."E poi si blocca.
In questi pochi giorni passati con Claudio, ha captato ogni sfumatura del suo viso, ha visto i suoi occhi e le sue espressioni cambiare continuamente. Non lo conosce ancora profondamente come vorrebbe, ma quel tanto che sa di lui, gli basta per capire che c'è qualcosa di strano nei suoi comportamenti.E Claudio ci mette del suo.
Sfugge ai suoi occhi, guarda altrove, cambia posizione sul letto continuamente.
Non sa dove mettere le mani e si tormenta il ciuffo ogni secondo."Claudio, che c'è? Che hai?"
"Perché? Ti sto ascoltando...dai continua..."
"Perché???? Ma ti sei visto? O ti ha morso una tarantola o c'è qualcosa che evidentemente ti rende nervoso...non riesci a stare fermo un attimo e...soprattutto...non mi guardi.
![](https://img.wattpad.com/cover/128173519-288-k134309.jpg)
STAI LEGGENDO
Fire Love
FanfictionClaudio & Mario...sempre loro. Per loro. Di loro. Un incendio... .....Mario professore e Claudio infermiere. Una storia difficile alle spalle....e l'amore che arriva come un treno...