Epilogo 🖤

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Otto anni dopo.

"Dai Claudio!!! Muoviti!!! Facciamo tardi!!!!"
"Ma non è colpa mia!!! Io sono già pronto! Ma la principessa qui è indecisa su quali scarpine mettere..."

Mario, in cucina intento a prepare uno zainetto tutto azzurro con le stampe di Frozen sopra, si avvia verso la camera da cui proviene la voce di Claudio.
Sta per entrare, ma si ferma poco prima, appena sente una vocina tutta miele pronunciare il suo nome.

"Papo, ma perché papi ha sempre qualcosa da ridire?"
"Ma no...è che lui è fatto cosi...ha questa fissa di arrivare sempre puntuale...e comunque tesoro è colpa tua se siamo in ritardo...sei sempre indecisa quando si tratta di vestiti..."
"Ma papo...sono una donna lo sai...è nella mia natura essere indecisi..."
"Ma sei sicura di avere 5 anni? Inizio a preoccuparmi..."
"Si si...cinque...sai che papi mi dice sempre che la mia vanità l'ho presa da te?"
"Ah papi dice questo...? Devo farci due chiacchiere uno di questi giorni..."
"Si ma non prendertela con lui...dice anche un sacco di cose belle su di te..."
"Ah meno male...tipo? Cosa dice?"
"Non so se dovrei dirtelo..."
"Ma io sono il tuo papo preferito...A me puoi dire tutto..."

Ma guarda tu questo...dopo me lo mangio...

"Ok te lo dico...Ma non sei il mio preferito...Io vi amo entrambi nello stesso modo..."

Ben ti sta.

"Ma lo so che ci ami allo stesso modo...stavo scherzando tesoro..."
"Mmmhhh...comunque dice che hai un cuore grande e pieno d'amore. Che sei bellissimo e molto premuroso. E che da quando sono nata io, sei diventato una persona anche migliore di quella che eri...se mai è possibile..."
"Dice tante cose belle...papi è un uomo meraviglioso...e tu sei fantastica come lui...Non potevo chiedere di meglio..."
"Ma papo...perché piangi?"
"Non sto piangendo...sono solo un po' commosso...mi succede sempre quando penso al tesoro prezioso che siete..."
"Ti voglio bene papo..."
"Anche io...da morire...Ma adesso sbrighiamoci, altrimenti qualcuno si arrabbia davvero...ballerine con brillantini o stivaletti con strass?"
"Stivaletti...almeno sembro più alta...e poi si intonano alla borsetta..."
"Giusto..."

Mario si stacca dal muro, butta giù il magone e si schiarisce la voce.

"Allora??? Siete pronti? Sto arrivando e voglio vedervi perfetti..."
"Prontissimi papi..."

Escono dalla camera, ritrovandosi tutti e tre nel corridoio.
La bimba gli corre incontro, Mario la solleva prendendola in braccio.

"Oh finalmente...tutto questo ritardo a cosa è dovuto?"
"Colpa di papo...aveva voglia di chiacchierare..."
"Ah si? Quindi i tuoi stivaletti non c'entrano niente?"

Mario incrocia lo sguardo del marito, che se la ride sotto i baffi divertito.

"Si forse un po' c'entrano anche quelli..."
"Ah ecco vedi...Dai andiamo, vai a prendere lo zainetto in cucina e aspettaci alla porta"
"Vado..."

La mette giù, la bimba corre via come un fulmine.
Mario incrocia le braccia, si appoggia allo stipite della porta e si rivolge al compagno con tono canzonatorio.

"Quindi tu saresti il suo papà preferito. Dimmi...Dimmi di più su questa storia...sono curioso..."

Claudio ride come un bambino, si avvicina a lui, accorciando le distanze come fa sempre quando Mario è nei paraggi. Anche dopo anni passati insieme, non riesce a non avere sempre un contatto fisico con la sua metà. E Mario uguale.
E se non possono toccarsi, devono per forza mantenere un contatto visivo. Gli viene naturale, non ci pensano nemmeno più.
E da quando c'è Margherita, si sono uniti ancora di più.

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