Capitolo 9 - Lui & Lui

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"Ssshhh....Zitto e godi professore. Ti riesce?"

Claudio è senza freni.
È delicato, dolce, lo tempesta di piccoli baci e lo accarezza con la lingua, poi improvvisamente diventa selvaggio, impetuoso e lo ingloba con tutta la bocca, va giù fino in fondo.
Lo accarezza sulla pancia, sui fianchi e poi scende e lo prende con tutte e due le mani mentre continua a leccargli solo la punta.
Mario è fuori di se.
Prova a tenersi al bancone, ma è d'acciaio e gli scivola sotto le mani sudate.
Inarca la schiena continuamente, prova ad aggrapparsi ai capelli di Claudio, ma non riesce mai a tenersi per molto perché lui non si risparmia e cambia movimenti velocemente.
Non gli dà pace.

"Mi...stai...ammazzando...Claudio..."

Claudio si stacca un attimo e ride tra un bacio e l'altro.

"Ah si...? Allora smetto..."
"Provaci e sei...morto..."

Claudio ride ancora, capisce che Mario è alla fine, ma sente che non vuole lasciarsi andare fino in fondo. Gli prende le mani nelle sue e le stringe forte.
Mario si ancòra a lui e chiude gli occhi di colpo quando Claudio torna giù all'improvviso e lo prende di nuovo tutto dentro. Alza il bacino in un gesto spontaneo e sa già che quella è la via del non ritorno.

"Claudio...sto per...togliti o..."

Ma Claudio non si toglie. Anzi.
Si interrompe solo un attimo, quello che basta per mandare Mario fuori di testa del tutto.

"Scordatelo amore mio. È la parte migliore. Vieni Mario...voglio sentire il tuo sapore nella mia bocca, voglio averti dentro mentre esplodi per me"

Torna giù, stacca una mano da quella di Mario, e inizia a massaggiarlo continuando ad andare su e giù con la bocca.

Mario sta iniziando a cedere e non capisce più niente. Si sente completamente in balìa di quell'uomo, delle sue labbra che sembrano essere state fatte apposta per lui.
Alza un attimo la testa e lo vede lì.
Chinato su di lui, ad occhi chiusi, completamente perso tra le sue gambe.
Con quel ciuffo biondo che ondeggia e le sue grandi mani che lavorano per lui.
È tutto...perfetto.

"Dio mio Claudio...mi fai...morir...cazzo!"

Non riesce nemmeno a finire la frase perché Claudio gli riprende tutte e due le mani, le incrocia alle sue e va a fondo per l'ultima volta.
Preso da un impeto assurdo.

"Vieni Mario."

Butta la testa indietro e si lascia andare.
Scioglie la presa e gli afferra i polsi, lo stringe e tira in su il bacino per quanto può.
Resta in quella posizione per qualche secondo mentre si riversa tutto nella bocca di Claudio.

"Cristo...santo...! Cazzo...!"

Inizia a tremare per la troppa sensibilità e torna col sedere giù.
Esausto.
Claudio lo accompagna piano piano senza staccarsi e poi si toglie lentamente.
Deglutisce e si tira su.
Mario gli lascia i polsi e si copre il viso con un braccio e si poggia l'altra mano sulla pancia.
È accaldato e respira veloce, completamente svuotato.

"Che fai...giochi a nascondino adesso...?
non coprirti...voglio vederti..."

Si allunga sopra di lui sorreggendosi con le braccia. Anche lui col fiatone e le pupille dilatate e umide.
Gli toglie il braccio dal viso e lo guarda.
Mario è inerme e disarmato sotto di lui.
Ha gli occhi lucidi e i capelli sfatti.
Le guance arrossate e il respiro ancora affannato.
Non è mai stato bello come ora.
E Claudio si incanta a guardarlo.

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