Capitolo 22 - Eternamente ora -

2.5K 216 26
                                    

"Ehm...ciao...ci siete...tutti...proprio tutti..."

Claudio rimane fermo sulla soglia della camera, Mario un po' più indietro rispetto a lui, non riesce ad aprire bocca.
Gli occhi di tutti puntati su loro.
Scioglie la presa dalla mano di Claudio, imbarazzato al massimo, abbassa la testa, ma tempo un secondo l'altro gliela riafferra in una morsa d'acciaio.
Senza guardarsi, basta l'amore che si passano attraverso quella stretta, a chiarire le cose.
Claudio guarda il padre, che all'improvviso sorride e mette fine a tutto.

"Ciao ragazzi! Dai entrate! Che la porta si regge anche da sola!"

Mario ride e alza la testa verso quell'uomo a cui l'appellativo di padre, calza a pennello.

Si avvicinano lentamente al letto, Claudio per primo si abbassa a salutare il padre, ma quest'ultimo ha furia di conoscere il ragazzo accanto a suo figlio, così lo liquida in meno di un secondo.

"Và che a te già ti conosco, voglio salutare lui!"
"Ah ma grazie, ti voglio bene anch'io papà"

Mario sorride imbarazzato, allunga la mano libera dalla stampella per presentarsi, staccando così la presa da Claudio.

"Salve...io sono Mario...piacere..."
"Ciao Mario, io sono Eros, finalmente diamo un volto al sorriso ebete di mio figlio!"
"Ma papà!!!! Guarda che sono qui!!!"
"Ti vedo ti vedo..."

Ridono tutti, compiaciuti da quell'aria di  confidenza creatasi in pochi minuti.

Poi dall'altra parte del letto una mano si allunga, e le presentazioni continuano.

"Ciao Mario io sono Andrea, il fratello di Claudio, e lei é mia moglie Marta"
"Ciao...piacere...Mario..."

Claudio li guarda dal suo angolo di mondo.
Senza accorgersene, si è semi nascosto tra il comodino e il letto, quasi risucchiato dal muro dietro di lui.
Li lascia fare.
Chiacchierare del più e del meno, scherzare, fare battute su di lui come se non fosse in quella stanza insieme a loro.
Parlano di tutto e di più.
Della riabilitazione di Mario, di quella di Eros, del lavoro di Andrea, di quanto è carina e generosa Marta. Come se fossero sempre stati una famiglia.
Vede Mario completamente a suo agio, che risponde alle battute del padre, fa complimenti alla cognata, che conversa col fratello come se fosse veramente il suo.
Lo vede ogni tanto girarsi per cercare il suo sguardo, che Claudio complice, ricambia subito.

"Manchi solo tu mamma. Ma tanto stai guardando lo so. Hai visto come siamo belli? Siamo una famiglia.
Finalmente anche il mio amore può dire di averne una.
Papà fa il pagliaccio come sempre...e Mario gli dà pure corda. Mi sa che ho appena creato un mostro.
Sai mamma...mi sa che ho capito che rumore fa la felicità".

"Ehi Clá!! Clá!!"
"Ohi Marta...scusami ero sovrappensiero...e poi questi fanno un casino..."
"Sì, si sono trovati non c'è che dire..."

Marta gli si avvicina piano, gli sfiora il fianco, strizzandolo un po'. Gli lascia un bacio sulla guancia.

"Sei bellissimo quando sei felice Claudio. Mario è  stupendo, mi piace già tantissimo. Sono così orgogliosa di te. E di lui...Che ti ha scelto...E quello che c'è tra voi...beh...si potrebbe tagliare con un coltello. È quasi palpabile. Sarete felici insieme. Lo so."
"Ti voglio bene Marta. Tantissimo."

Si abbracciano con le lacrime agli occhi, e la cosa non passa inosservata agli occhi degli altri presenti.

Quando si staccano, Marta abbraccia forte anche  Mario.

"Non so come ci sei riuscito, ma continua. Non mi aveva mai detto ti voglio bene da quando lo conosco."

Mario sorride e ricambia l'abbraccio come può. Ma Marta stringe forte e lui perde un po' l'equilibrio.
Ma Claudio è gia dietro di lui a sostenerlo con un braccio. Prima ancora che se ne accorgesse Mario.

Fire Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora