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Jimin era abbastanza sconvolto da quello che era accaduto poco prima nell'altra classe, sconvolto dalle parole che erano uscite dalle labbra di Yoongi negli ultimi istanti passati in quella classe.

Insomma, era tutto partito da lui, che dopo tanto era finalmente riuscito a prendere in mano la situazione e a far sentire in imbarazzo il più grande, invece l'altro era stato capace di ribaltare il tutto e passare velocemente dall'imbarazzo alla strafottenza, lasciando il più piccolo senza parole.

Il rosa tornò in classe velocemente, con un'espressione strana in volto ed una fastidiosa sensazione al basso ventre, ma non lo diede a vedere e si sedette affianco al suo migliore amico.

"Ma si può sapere che diavolo hai fatto?! O beh...avete fatto..." aggiunse poi Taehyung guardando la faccia sconvolta di Jimin, per poi abbassare lo sguardo al cavallo dei suoi pantaloni, sconvolto.

"Oh. Porca puttana" disse Jimin in un sussurro. "Devo...è meglio che vada in bagno" fece poi alzandosi di scatto.

"Cosa?! Tra un po' arriva il professore e io voglio spiegazioni, cazzo!" esclamò il più alto afferrandogli il polso nel tentativo di bloccarlo.

"Per caso non ricordi che quell'idiota è un ritardatario?! Se arriva prima digli che mi sono sentito male" fece Jimin scappando in bagno senza ammettere repliche.

Non riusciva a credere di avere un'erezione causata da quello che era successo cinque minuti prima con Yoongi, non se ne capacitava, non era assolutamente possibile né giusto.

Entrò velocemente nel bagno dei maschi, ne cercò uno vuoto ed entrò dentro, chiudendo la porta a chiave, fece per tirare giù la zip dei suoi pantaloni quando sentì un gemito strozzato provenire da uno dei bagni, e si bloccò.

Si ricompose ed uscì fuori, avvicinandosi alla porta dalla quale sembrava venissero i gemiti, bussando.

"O-occupato" disse la voce, che Jimin riconobbe subito.

Yoongi.

Il ragazzo nel bagno era proprio Yoongi!

Si schiarì la voce, con un sorrisetto, poi parlò. "Serve una mano?" disse ridacchiando.

"Oh Cristo, non è possibile" parlò l'altro, quasi disperatamente.

"Eh già, apri questa porta, dai" disse battendo le nocche su di essa più volte.

"Cos- ma non lo vedi che sto in bagno?!" esclamò Yoongi.

"Dovresti sapere che non si fanno certe cose a scuola, Min" lo provocò l'altro ridendo piano.

Il più grande a quelle parole aprì la porta di scatto. "Mi faresti il favore di andartene così posso finire in santa pace ciò che avevo iniziato? Te ne sarei grato" disse stringendo gli occhi e guardandolo male.

Jimin lo guardò, rosso in viso e con le pupille dilatate, per poi, in una frazione di secondo, entrare nel bagno con lui e chiudere a chiave la porta.

"Che cazzo stai facendo, esci subito da qui" bisbigliò Yoongi, con un'espressione sconvolta, mentre tentava di coprirsi.

"Ma come...non trovi sia meglio avere davanti ai tuoi occhi la persona che ti ha ridotto così?" disse Jimin inarcando le sopracciglia e sorridendo soddisfatto.

"Io non...che diavolo ne sai tu?!" esclamò il moro.

"Lo so, perché come puoi notare...sono nella tua stessa situazione" affermò il piccolo alzando le spalle.

Yoongi lo guardò, con un'espressione a dir poco indecifrabile sul volto, nel tentativo di dire qualcosa di sensato, ma Jimin si avvicinò, mordicchiandosi il labbro, per poi sorridere e portare una mano sul cavallo dei pantaloni dell'altro, stringendo.

Il maggiore non riuscì a trattenere un gemito strozzato a quel gesto.

Nessuno dei due riusciva a capire cosa stesse succedendo, cosa diceva loro il cervello, e ancora, nessuno dei due stava bloccando l'altro.

La mano di Jimin entrò nei boxer del maggiore, che subito ansimò, continuando a guardare il ragazzo davanti a sé e chiedendosi per quale motivo stesse facendo una cosa del genere, ma poi chiuse gli occhi poggiando la testa al muro non appena Jimin iniziò a muovere la propria mano attorno al suo membro.

Il ragazzo con i capelli rosa si beò di quella vista, vedere il suo nemico nel suo stato più vulnerabile lo fece eccitare ancora di più; aumentò la velocità dei suoi movimenti, cercando di portare l'altro al culmine il prima possibile, d'altronde, anche lui aveva i propri bisogni.

"Cazzo, potrei venire anche solo guardandoti in questo stato" disse all'orecchio del più grande, mordendogli il lobo sensualmente.

Quelle parole furono per Yoongi il punto di non ritorno, si coprì la bocca con una mano per non far uscire un forte gemito quando raggiunse, forse troppo velocemente l'orgasmo, stringendo i capelli di Jimin.

Sospirò ancora, cercando di riprendersi, e quando i suoi sensi tornarono a funzionare in modo decente, spinse il più piccolo alla porta.

"Sei un fottutissimo pezzo di merda, Park, lo sai, vero?" bisbigliò a fior di labbra.

Jimin sorrise e Yoongi confermò che quel sorriso malizioso che spesso gli aveva rivolto nell'ultima ora fosse qualcosa di estremamente eccitante.

Tirò giù la zip dei suoi pantaloni e gli restituì il servizio fattogli poco prima, afferrando il suo membro con una mano e stuzzicandone la punta con il pollice.

Il più piccolo tirò un sospiro di sollievo e trattenne un gemito a quel gesto, che lo fece tremare. "V-vai più veloce" bisbigliò deglutendo a vuoto e chiudendo gli occhi.

"Ah no, non te lo meriti, piccoletto" sorrise il maggiore rallentando i movimenti e facendolo tremare.

"Dai...d-devo tornare in classe..." sussurrò lui, aprendo gli occhi e guardandolo con aria di supplica.

Solo allora il moro velocizzò i movimenti della propria mano, per poi udire un piacevole gemito uscire dalle labbra di Jimin e qualcosa di denso colargli tra le dita, mentre si godeva la vista degli effetti dell'orgasmo sul volto del minore.

Solo allora si allontanò da lui, abbassando lo sguardo sulla sua mano sporca e sorridendo lievemente.

"Non pensavo ti piacesse il cazzo, Min" disse Jimin, ansimando leggermente.

"Infatti. Mi sono fatto prendere dal momento, e mi pareva giusto ricambiare il favore, nient'altro. Ora pulisci" disse avvicinando la mano al suo viso.

"Sì, certo, come no" rise il più piccolo, incrociando le braccia al petto.

Il maggiore afferrò il suo viso con la mano pulita e lo guardò. "Ho detto pulisci, se non vuoi che ti sporchi la faccia con la tua roba" disse in tono serio, toccando le sue labbra con un dito.

Jimin lo guardò attentamente negli occhi, stupito da quelle parole, per poi schiudere la bocca ed accogliere le sue dita, cominciando a leccare via da esse il suo sperma, mentre continuava a guardare il maggiore.

Quando Yoongi fu abbastanza soddisfatto di quella vista, allontanò le dita ed aprì la porta, affacciandosi per poi uscire, e fare segno all'altro di seguirlo, non essendoci nessuno.

Lavarono via dalle proprie mani la sostanza appiccicosa dell'altro, per poi uscire dal bagno, ancora con le guance rosse ed un'espressione sconvolta per ciò che era appena successo.

"Ci si vede, hyung" fece Jimin, velocizzando il passo verso la classe.

Yoongi gli rispose con il dito medio e si girò dall'altra parte, provocando in Jimin una risatina, per poi tornare in classe anche lui.

Ho modificato giusto qualcosina, ma mi piace di più così :'')

нαтє мє вυт f*¢к мє...αиуωαу [м.уg+ρ.נм]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora